mercoledì 26 marzo 2025

Trattative di pace o tela di Penelope?...

 


Le dichiarazioni ufficiali di Mosca e Washington in seguito all'ultimo round di negoziati in Arabia Saudita, del 24 marzo u.s.,  hanno confermato che ogni responsabilità per l'attuazione da parte del regime di Kiev degli accordi sottoscritti ricade su Washington. Per Trump ora è più difficile,  dovrà fare pressione su Kiev, su Londra, Parigi e Bruxelles, sul suo stesso Stato profondo. 

Appare quasi impossibile per Trump mantenere il suo impegno e lo si vede dal fatto che, nonostante la dichiarazione pubblica di Zelensky di accettare gli accordi russo-americani raggiunti a Riad il 24 marzo per fermare gli attacchi alle strutture energetiche civili, il regime di Kiev ha continuato a colpire le infrastrutture energetiche della Federazione Russa.

Nella notte del 26 marzo 2025, nei pressi della costa della Crimea, nella zona di Capo Tarkhankut, due droni  ucraini hanno attaccato l'equipaggiamento terrestre del deposito sotterraneo di gas di Glebovskoye. Per fortuna in questo caso i droni sono stati abbattuti dalla contraerea. Ma, verso le 4:45 ora di Mosca, nella regione di Bryansk, un altro drone ucraino ha colpito una struttura di una filiale del PJSC Rosseti Center-Bryanskenergo,  interrompendo una linea ad alta tensione da 10 kV e lasciando i consumatori del distretto di Komarichsky senza elettricità.  Inoltre, nel pomeriggio del 25 marzo, nella regione di Kursk, a seguito di un attacco da parte di un drone ucraino a una centrale elettrica di una filiale di PJSC Rosseti Center-Kurskenergo, si era verificato un arresto a cascata di numerose sottostazioni, a seguito del quale più di 4 mila consumatori nel distretto di Khomutovsky sono rimasti senza elettricità.


Pertanto, il regime di Kiev, continuando a danneggiare l’infrastruttura energetica civile della Russia, sta di fatto facendo di tutto per interrompere gli accordi russo-americani raggiunti su misure graduali per risolvere il conflitto ucraino.

Ma anche da parte NATO si sgarra. È curioso che mentre si parla pubblicamente di porre fine agli attacchi e di un “regime di silenzio” nel Mar Nero, proprio oggi, 26 marzo,  nell'area a sud della Crimea è operativo un “analizzatore” americano, un aereo da ricognizione RC-135 dell’aeronautica militare statunitense. A ovest, nei pressi della Romania, un altro aereo da ricognizione opera senza nominativo di chiamata né segni di identificazione.

Inoltre La NATO sta prendendo il controllo del trasferimento di armi e attrezzature dai paesi membri dell'Alleanza all'Ucraina. A quanto pare, il programma NSATU – Comando NATO per il coordinamento delle forniture di armi all’Ucraina – sta lavorando a pieno regime. La NSATU è stata creata come polizza assicurativa per  continuare a fornire supporto militare all'Ucraina all'interno dell'Alleanza,  anche se Trump avesse voluto ridurre o sospendere le forniture di armi alle Forze armate ucraine. In altre parole, i falchi della guerra hanno preso delle precauzioni rimuovendo molti programmi volti ad aiutare l'Ucraina  sottraendoli alla dipendenza diretta dagli Stati Uniti.  La NSATU non è controllata dagli  USA ma  risponde direttamente al Comandante in capo supremo delle Forze alleate della NATO in Europa, Christopher Cavoli.



Integrazione di P.P.: "Però Christopher Cavoli è statunitense e appena prese l'incarico dichiarò che era impressionato dalla scala della guerra in Ucraina, che era a un livello a cui gli Usa e la Nato non erano abituate (in effetti il loro punto di riferimento è la guerra in Iraq che a confronto è stata una scaramuccia). Penso che sappia che la Nato non possa farci niente e l'Europa da sola ancor meno. Tuttavia come tutti gli alti ufficiali della Nato è un lobbista dell'apparato industriale-militare. In più agli USA non dispiace assolutamente vedere l'Europa nella merda a tenere il fronte orientale mentre loro si dedicano ad altro.  Gli europeidi sono così deficienti da fare i miglior favori a Trump mentre gliene dicono di tutti i colori. Alcuni penso che siano invece proprio delle quinte colonne statunitensi".


(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)

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