Mentre le forze armate russe continuano la loro avanzata, soprattutto nell’oblast’ di Kursk, i presidenti Trump e Putin si sono sentiti telefonicamente ed hanno imbastito una serie di appuntamenti tra loro rappresentanti (di cui uno si svolge oggi 24 marzo a Riad) nel tentativo di trovare un accordo di pace. Stando a quanto trapelato finora, sarebbe emersa una convergenza di punti di vista in merito alla necessità di porre fine al conflitto attraverso una pace duratura. Dai primi segnali di apertura nei negoziati in Arabia Saudita, gli Stati Uniti sperano di ricavare una tregua e un netto miglioramento delle relazioni con la Russia.
Resta ancora da stabilizzare lo scenario mediorientale. Quadrante, quest’ultimo, dove si registra la ripresa delle ostilità tra le forze israeliane e i gruppi armati palestinesi, il rientro di Ben-Gvir nel governo, il licenziamento del direttore dello Shin Bet Ronen Bar ad opera del premier Netanyahu, la riattivazione del processo di riforma giudiziaria, la crescita delle proteste di piazza contro l’esecutivo e la ripresa dei raid Usa contro gli Houthi yemeniti, i quali non manifestano tuttavia alcun segnale di cedimento. Il presidente Trump, dal canto suo, ha annunciato che riterrà l’Iran responsabile per qualsiasi operazione che gli Houthi dovessero lanciare d’ora in poi, dopo aver fatto pervenire una lettera alla Guida Suprema Ali Khamenei in cui si sottolinea la necessità di un nuovo accordo sul nucleare iraniano, da formalizzare entro due mesi.
Di questi temi ne parlano l'analista Giacomo Gabellini e Salvo Ardizzone, specializzato in questioni mediorientali: https://youtu.be/WJKUPnI13u4
Una annotazione di Giorgio Stern sulla situazione in Palestina: "Gaza. Un dato contabile?..: In prima pagina su La Repubblica, 24 marzo 2025, il titolo: “Gaza, contabilità di un massacro sono 50mila morti”, 50 mila morti (scrivere uccisi conduce a interrogativi spiacevoli) equivalgono a circa trentamila tonnellate di bombe sganciate che, dal 7 ottobre 2023 ad oggi, hanno fruttato 26 miliardi netti di profitti ad una fabbrica che, per correttezza, non indico...”
Also read: https://www.blackagendareport.com/israeli-fascism-fueled-us-and-european-white-supremacy
Video collegato: Il Vaso di Pandora. Su Tel Aviv l'ombra oscura del regime. Con Giacomo Gabellini e Stefano Orsi: https://www.youtube.com/watch?v=uVlb6xc9mfA
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