giovedì 13 marzo 2025

Cessare il fuoco in Ucraina? La palla passa alla Russia!

 


La Russia avrebbe già fornito agli Stati Uniti un elenco delle sue richieste per concludere un accordo sul conflitto in Ucraina e riavviare le relazioni tra Russia e Stati Uniti, ha riferito l'agenzia di stampa internazionale Reuters, citando persone a conoscenza della questione. Sostanzialmente il presidente russo avrebbe ribadito di volere un’Ucraina “neutrale, non allineata, priva di armi nucleari, smilitarizzata e denazificata”.


La situazione sul campo a Kursk: 
 

Putin, in uniforme mimetica, va in visita allo Stato Maggiore impegnato nella riconquista dell'oblast' di Kursk. Obiettivo immediato, completare la liberazione del territorio russo e in seguito istituire "una zona di sicurezza" lungo la frontiera.


Il comando russo   ha riferito di essere entrato nella fase finale dell'operazione per liberare la regione di Kursk dai militanti delle Forze armate dell'Ucraina.

 Alcune dichiarazioni del presidente:

Putin  ha ordinato che venga dedicata particolare attenzione” alla creazione di una zona di sicurezza lungo il confine russo-ucraino.

Trattiamo e dobbiamo trattare con umanità chiunque cada nelle nostre mani.  I mercenari stranieri non rientrano nella Convenzione di Ginevra.

 Dichiarazioni del Capo di Stato Maggiore Valery Gerasimov:

Il compito di sconfiggere le Forze Armate ucraine nella regione russa  di Kursk e raggiungere il confine di Stato sarà completato nel più breve tempo possibile.

 Nella regione di Kursk è stato liberato oltre l'86 % del territorio occupato dalle Forze Armate ucraine.


 Nel frattempo, Reuters conferma  che Mosca avrebbe già presentato a Washington un elenco di richieste per un cessate il fuoco in Ucraina. I dettagli non sono stati divulgati, ma è stato sottolineato che funzionari russi e americani hanno discusso di queste condizioni nelle ultime settimane.
Secondo quanto riportato, è prevista una conversazione telefonica tra Putin e Trump, nonché contatti con la controparte russa da parte dell'inviato speciale del presidente statunitense Steve Witkoff e del consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz.




Video collegati:

Guerra in Ucraina: le condizioni di Putin per una "proposta di pace" avanzate nel 2024: https://youtu.be/5FMTLU6BdOc

Il presidente Putin ha visitato le truppe nel Kursk, nella Russia occidentale:   https://twitter.com/i/status/1899900568748835304
  
Putin ha indossato l’uniforme e l’Occidente è andato nel panico: https://www.youtube.com/watch?v=UeEXkkXJFb4 


Aggiornamenti:

L'articolo di Paolo D'Arpini chiarisce bene la situazione. La proposta di tregua, priva di reali garanzie sulle richieste russe per arrivare ad una pace stabile, è una trappola. Se i Russi accettassero, ciò servirebbe solo a cercare di rifornire e riorganizzare l'esercito ucraino in gravissima difficoltà. Se i Russi non accettano possono essere indicati come i cattivi, ottima scusa  per il prolungamento della guerra.   Trump sembra oscillare e fare una parziale marcia indietro sul cammino della pace, forse perché trattenuto e strattonato dal deep state guerrafondaio USA. Significativa anche la decisione della Corte Suprema USA di bocciare il taglio alla spesa dell'USAID proposto da Trump" (Vincenzo Brandi)


Dopo l'incontro tra Putin e Lukashenko a Mosca, sapremo qualcosa di più sulla posizione russa riguardo alla proposta di tregua. In realtà già Peskov ieri e Ušakov oggi (foto) hanno detto in sintesi che così com'è formulata non può essere accolta dalla Russia, che ha già dichiarato più volte quali sono le sue condizioni per una risoluzione diplomatica del conflitto. Ušakov ha detto di aver parlato ieri con Waltz, che gli ha presentato la bozza concordata a Jeddah, e di avergli presentato la posizione russa; stando a quanto dice il colloquio si è svolto "in maniera calma", gli USA "capiscono" che l'ingresso dell'Ucraina nella NATO è fuori questione e con Waltz si tengono contatti telefonici regolari. Una situazione poco incoraggiante, ed è ovvio che sia così.
A completare il quadro degli intrecci diplomatici, stamattina è atterrato a Mosca Steve Witkoff, che potrebbe incontrarsi con Putin o oggi stesso o domani; Ušakov ha però ricordato che non è lui il negoziatore statunitense sulla questione ucraina (ci si chiede dunque chi sia), quindi dovrebbe essere a Mosca per discutere di altre questioni - e ce ne sono parecchie, se si intende procedere al "restart" delle relazioni diplomatiche.
Intanto, Reuters (link 1) inizia a guidare l'opinione pubblica sulla questione dei negoziati. Nell'articolo pubblicato stamattina, infatti, i precedenti approcci diplomatici tra USA e Russia sulla questione ucraina vengono ricostruiti in maniera piuttosto unilaterale, con una chiara attribuzione del ruolo di buono e cattivo, o almeno disonesto. Le richieste russe del 2021 e 2022 "avrebbero limitato le operazioni militari NATO dall'Europa orientale all'Asia Centrale" (c'è scritto proprio "military operations", non "activities", "exercises" o cose simili); ciononostante l'amministrazione Biden era disposta a trattare su alcune di esse ma lo sforzo diplomatico statunitense è fallito. Verso la fine dell'articolo si chiarisce anche quali erano le richieste russe su cui gli USA avevano aperto al dialogo, e non sorprende che siano le meno importanti di tutte: cessare le esercitazioni militari della NATO e degli USA nei paesi di recente ingresso nell'Alleanza; cessare le esercitazioni militari degli USA e della NATO in Europa orientale, nel Caucaso e in Asia Centrale (mi pare che il primo punto faccia parte del secondo); e sospendere l'installazione di missili a raggio intermedio statunitensi in Europa o comunque entro la possibilità di colpire il territorio russo. La richiesta principale, sospendere i negoziati per l'ingresso dell'Ucraina nella NATO, non era stata presa in considerazione e nell'articolo non viene citata. I negoziati del 2022 in Turchia, infine, vengono liquidati con uno sbrigativo "l'accordo non si è concretizzato", anche qui lasciando nel vago chi alla fine non è stato d'accordo. L'obiettivo dell'articolo è abbastanza chiaro: presentare la Russia come non interessata a soluzioni diplomatiche, in modo da potere inserire anche l'ovvio rifiuto alla proposta di cessate il fuoco in questa supposta linea di indisponibilità a negoziare se non in malafede.

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