domenica 22 giugno 2025

L'attacco degli Stati Uniti contro l'Iran non va a vantaggio degli Stati Uniti...




Gli Stati Uniti, su ordine di Donald Trump, nelle prime ore del 22 giugno 2025, hanno pesantemente colpito gli  impianti nucleari iraniani ed altri obiettivi sensibili, anche con il rischio di perdita di radiazioni mortali.  

L'Iran, in risposta, come dichiarato da fonti iraniane, cercherà di chiudere lo Stretto di Hormuz, attraverso il quale passa circa il 20% del petrolio mondiale. I prezzi del petrolio saliranno alle stelle, superando probabilmente i 200 dollari al barile in pochi giorni. I mercati azionari globali crolleranno e i prezzi dell'energia saliranno vertiginosamente.

In caso di una risposta iraniana, contro obiettivi americani dislocati in Medio Oriente, probabilmente la NATO  si vedrebbe costretta ad intervenire,  in base all'Articolo 5 della Carta dell'Alleanza.  

In questo caso negli Stati Uniti ed in Europa si  innescherebbe il caos politico e una grave crisi economica, con prezzi del carburante che salirebbero a 8-10 dollari al gallone. I prezzi dei generi alimentari aumenterebbero a causa delle interruzioni della catena di approvvigionamento. Gli Stati Uniti ed i suoi alleati si troveranno coinvolti in una guerra estera su vasta scala, mentre allo stesso tempo cercheranno di far fronte al caos in patria. Questa situazione potrebbe diventare sempre più ingestibile da parte degli USA  e dei suoi alleati, anche considerando che il conflitto potrebbe allargarsi  ad altri attori..

Di fronte a queste  prospettive drammatiche  anche il Papa ha  ritenuto necessario intervenire, mettendo  in guardia dal possibile "abisso irreparabile" dopo gli attacchi americani all'Iran e chiede la fine della guerra in Medio Oriente: "Ogni membro della comunità internazionale ha la responsabilità morale di porre fine alla tragedia della guerra prima che diventi un abisso irreparabile...".



A dimostrazione di come la situazione stia diventando pericolosa riporto  la dichiarazione odierna del Ministro degli Esteri russo, Lavrov,   in relazione agli attacchi americani sul territorio iraniano:

 La Russia condanna fermamente gli attacchi statunitensi contro diversi impianti nucleari in Iran all'alba del 22 giugno, a seguito degli attacchi israeliani contro la Repubblica islamica.

La decisione irresponsabile di sottoporre il territorio di uno Stato sovrano ad attacchi missilistici e dinamitardi, a prescindere dalle argomentazioni addotte, viola gravemente il diritto internazionale e le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che in precedenza avevano inequivocabilmente qualificato tali azioni come inaccettabili. È particolarmente allarmante che gli attacchi siano stati condotti da un Paese che è membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

 Le conseguenze di questa azione, comprese quelle radiologiche, devono ancora essere valutate. Ma è già evidente che è iniziata una pericolosa escalation, che potrebbe minare ulteriormente la sicurezza regionale e globale. Il rischio di un'escalation del conflitto in Medio Oriente, già travolto da molteplici crisi, è aumentato significativamente.

Di particolare preoccupazione è il danno causato dagli attacchi agli impianti nucleari iraniani al regime globale di non proliferazione basato sul Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (TNP).

Gli attacchi contro l'Iran hanno inferto un duro colpo alla credibilità del TNP e del sistema di verifica e monitoraggio dell'AIEA che su di esso si basa.

Ci aspettiamo una reazione tempestiva, professionale e onesta dalla dirigenza dell'Agenzia, senza evasioni e tentativi di nascondersi dietro "equidistanza" politica. È necessario un rapporto obiettivo del Direttore Generale dell'AIEA da sottoporre all'esame di una sessione straordinaria dell'Agenzia, prevista a breve.

Naturalmente, anche il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite deve reagire. Le azioni conflittuali di Stati Uniti e Israele devono essere respinte collettivamente.

 La Federazione Russa chiede la cessazione delle aggressioni e l'intensificazione degli sforzi per creare le condizioni affinché la situazione torni su un canale politico e diplomatico.



(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)

Iran. Il giorno dei Bluster di Trump...




22 giugno 2025.  “Nelle prime ore del mattino abbiamo completato con successo il nostro attacco ai tre siti nucleari iraniani, Fordow, Natanz e Isahan”, ha scritto Trump sul social Truth. E ha aggiunto che "un carico completo di bombe è stato sganciato sul sito principale, Fordow"


L’Iran ha definito gli attacchi statunitensi come “oltraggiosi”. È quanto dichiarato su X dal ministro degli Esteri Abbas Araghchi, in cui viene precisato che l’Iran, dopo l'ennesimo tradimento americano (che aveva chiesto la riapertura delle trattative), si riserva tutte le opzioni per difendersi. Il  ministro  ha detto che "l'Iran si riserva il diritto di rispondere in difesa della propria sovranità".  Nel frattempo, l'Iran ha chiesto una riunione d'urgenza del Consiglio di sicurezza dell'ONU.

Dopo i proditori  bombardamenti sul principale impianto civile nucleare iraniano Trump ha ripubblicato con spavalderia su Truth il  messaggio:  "Fordow non esiste più". Ma  Mehdi Mohammadi, consigliere del presidente del parlamento iraniano, fa sapere che "gli impianti  colpiti non hanno subito danni irreparabili", mettendo così in dubbio la potenza delle bombe americane "bluster".

Nel frattempo nello Stretto di Hormuz è scoppiato il caos: più di 50 navi petroliere occidentali stanno cercando di abbandonarlo con urgenza, temendo che l'Iran ne blocchi l'uscita.

Trump, da parte sua,  minaccia nuovi bombardamenti ancora  più pesanti  contro l'Iran se "non accetta di interrompere il conflitto", ovvero se l'Iran non capitola. Il tono isterico di queste minacce dimostra che Trump ha fretta e cerca una rapida vittoria. Mentre la strategia dell'Iran non è cambiata: resistere ai colpi. Le possibilità dell'Iran sono nella resistenza. Ecco perché Netanyahu e Trump hanno fretta e cercano di colpire l'Iran il più violentemente possibile, anche con attacchi terroristici a tradimento.

Alcuni analisti indipendenti  prevedono che se l'Iran inizia ad attaccare le basi statunitensi nella regione, uccidendo un certo numero di americani, allora è  probabile che  assisteremo a un tentativo di mettere Trump sotto accusa per una guerra iniziata senza l'approvazione del Congresso, e alcuni dei trumpiani delusi  potrebbero anche esprimersi contro Trump.

(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)



P.S. Coincidenze storiche: "La più grande avanzata militare per estensione e portata che il mondo abbia mai visto è attualmente in corso"  (Adolf Hitler, 22 giugno 1941)  -  "Questo è un momento storico per gli Stati Uniti, Israele e il mondo." (Donald Trump, 22 giugno 2025)



sabato 21 giugno 2025

Conflitto in Medio Oriente - Putin chiama Netanyahu, Pezeshkian e Trump con una proposta di de-escalation...

 






Video collegato segnalato da J.E.:  https://www.youtube.com/watch?v=5gy68YRZ1_0 

venerdì 20 giugno 2025

San Pietroburgo - Sessione plenaria del XXVIII Forum economico internazionale

 

20 giugno 2025. Vladimir Putin pronuncia un discorso durante la sessione plenaria del Forum economico internazionale di San Pietroburgo.


Dal 18 al 21 giugno 2025 si sta svolgendo in Russia il Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (“SPIEF 25”), si tratta della principale conferenza economica annuale in Russia. Sono presenti   20000 delegati da 140 Paesi.

Il tema trattato quest’anno è “Valori condivisi: la base per la crescita in un mondo multipolare”.

 Allo “SPIEF”,  capi di Stato, ministri delle finanze, dirigenti di aziende russe e straniere, finanzieri e scienziati si incontrano per discutere le questioni economiche che riguardano la Russia, i mercati dei paesi in via di sviluppo e il mondo intero. Presenti Bahrein, Vietnam, India, Indonesia, Kazakistan, Kirghizistan, Mongolia, Emirati Arabi Uniti, Oman, Thailandia, Uzbekistan, Cina e  l’Unione Economica Eurasiatica (ASEAN), ecc. 


Alcuni stralci del discorso di  Vladimir Putin del 20 giugno 2025 alla sessione plenaria:

"Il nostro vettore strategico è quello di cambiare attivamente, in modo coerente e graduale la struttura dell'economia nazionale. Abbiamo già ottenuto molto in questo ambito. Ma è ovvio che è di fondamentale importanza andare avanti, soprattutto alla luce dei cambiamenti radicali che stanno avvenendo nel mondo".

"Il nostro compito più importante quest'anno è garantire la transizione dell'economia verso una traiettoria di crescita equilibrata. Ciò significa che dobbiamo raggiungere un'inflazione moderata e una bassa disoccupazione".

“L’idea che l’economia russa si basi esclusivamente sulle materie prime e dipenda dalle esportazioni di idrocarburi è chiaramente superata e sta diventando un ricordo del passato".

Alla tavola rotonda  sono intervenuti, tra gli altri:

Il presidente indonesiano Prabowo Subianto,
Il Rappresentante del Re del Bahrein per gli Affari Umanitari e gli Affari Giovanili, Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale, Comandante della Guardia Reale del Regno del Bahrein, Nasser bin Hamad Al Khalifa,
Il Membro del Comitato permanente del Politburo del Comitato centrale del Partito comunista cinese, Vice Primo Ministro del Consiglio di Stato della RPC Ding Xuexiang,
Il  Vicepresidente del Sudafrica Paul Mashatile.
Ed altri...
Il dibattito è  stato moderato dal giornalista, CEO e presentatore di Sky News Arabia, Nadeem Dawood Koteish.


(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)

giovedì 19 giugno 2025

La Russia interloquisce con la Cina, mentre la UE compie timidi passi diplomatici verso l'Iran...



Vladimir Putin ha avuto una conversazione telematica con Xi Jinping, ha dichiarato il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov.

Punti principali:

Russia e Cina aderiscono ad approcci identici e condannano fermamente le azioni di Israele che violano la Carta delle Nazioni Unite;

Mosca e Pechino partono dal presupposto che la soluzione della situazione in Medio Oriente non può essere risolta con la forza;

Nel corso della conversazione i leader hanno discusso anche delle relazioni bilaterali tra Russia e Cina;

Putin e Xi Jinping terranno colloqui approfonditi in Cina il 2 settembre 2025, a margine delle celebrazioni per l'80° anniversario della vittoria sul Giappone;

Russia e Cina sono pronte a coordinare gli approcci all'Asia centrale;

I  due leader  hanno anche  discusso i risultati del recente vertice del G7 e hanno notato le difficoltà tra i partecipanti all'incontro; l'assistente presidenziale ha aggiunto che "il vertice del G7 è stato ben lungi dall'essere il viaggio all'estero di maggior successo per Zelensky".

La conversazione tra Putin e Xi Jinping è durata circa un'ora e i leader si sono salutati calorosamente e amichevolmente.

Conseguentemente alla comunicazione tra Putin e Xi Jinping la portavoce del ministero degli Esteri della Russia, Maria  Zakharova, ha messo in guardia gli Stati Uniti dall'interferire con azioni militari contro l'Iran, poiché ciò potrebbe avere conseguenze incontrollabili.

Intanto  per il 20 giugno 2025 è stato programmato un incontro a Ginevra in cui la delegazione iraniana terrà delle consultazioni con i ministri degli esteri di Gran Bretagna, Francia e Germania e  con la rappresentante della UE, Kaja Kallas. L'incontro si svolge su richiesta europea.

Timidi passetti della Kallas


mercoledì 18 giugno 2025

Surprise! I magnifici G Sette di Kananaskis -meno uno- firmano un'ennesima dichiarazione congiunta contro la Russia...

 


I Paesi del G7, al termine del loro incontro tenuto a  Kananaskis, in Canada, il 17 giugno 2025.  non hanno firmato una dichiarazione congiunta sull'Ucraina. Trump ha lasciato il summit prima dell'arrivo di zelensky, limitandosi a fare 4 chiacchiere in panchina con Giorgia Meloni, in attesa di prendere il volo per tornare alla Casa Bianca. 

Motivo  addotto per  la partenza affrettata è stato il subbuglio  in Medio Oriente.

I magnifici 6 rimasti, oltre  alla condanna della resistenza dell'Iran ai desiderata USA/sionisti (questa in extremis firmata anche  dal Trump),  avevano preparato una bella condanna con aggiunta di sanzioni ulteriori contro la Russia.  Ma,  come si è scoperto, gli Stati Uniti non condividono  questa  posizione dei sei. Pertanto, non ci sono ulteriori sanzioni anti-russe da parte degli USA, né dichiarazioni di condanna nei suoi confronti. 

 

Il povero zelensky,  arrivato al  summit con Trump  assente, non ha potuto fargli la richiesta  di "acquistare" nuove armi dagli USA (con quali soldi non si sa, forse con quelli che gli hanno promesso gli alleati UE) ed  è rimasto a bocca asciutta. Il fatto è che sullo sfondo del conflitto in Medio Oriente, l'America è particolarmente cauta e non vuole impegnarsi ulteriormente nel conflitto ucraino, passato in secondo o terzo piano.

(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.) 


Medio Oriente in fiamme ed estintori all'opera...

 


18 giugno 2025. Un massiccio lancio di missili, un attacco alle centrifughe per l'arricchimento dell'uranio e il controllo dei cieli israeliani: Iran e Israele si sono scambiati una serie di attacchi durante la notte.

Cosa si sa al momento del conflitto:

Oltre 50 aerei da combattimento dell'aeronautica militare israeliana hanno attaccato durante la notte gli impianti di produzione di centrifughe per l'arricchimento dell'uranio in Iran.

L'esercito israeliano ha invitato i residenti di Teheran a lasciare uno dei quartieri della città. Hanno affermato di voler lanciare un nuovo attacco contro obiettivi nella capitale iraniana. Israele continua a colpire la cittadinanza civile in Iran 
 lasciando sul campo numerose vittime   (finora si contano diverse centinaia  di morti e 1500 feriti)

Da parte sua l'Iran ha lanciato diversi missili contro obiettivi militari a Tel Aviv, Haifa, Gerusalemme e Alta Galilea, causando tre vittime incidentali, mentre il Ministero della Salute israeliano ha parlato di  90 persone ferite negli attacchi missilistici dell'Iran che sono state ricoverate in ospedale durante la notte.

L'Iran ha smentito le voci sull'assassinio dell'ex presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad. Diversi media avevano precedentemente riportato che un individuo sconosciuto aveva tentato di assassinarlo nel centro di Teheran.

Si è tenuta una riunione a porte chiuse alla Casa Bianca, negli Stati Uniti. Si è conclusa senza una decisione definitiva  di colpire l'Iran, scrive il Wall Street Journal. Allo stesso tempo, ABC News ha riferito che gli Stati Uniti potrebbero decidere un'azione militare contro l'Iran entro 24-48 ore.

L'Iran, in previsione di un  attacco  diretto da parte degli USA, ha preparato missili e altre capacità per possibili risposte  alle basi americane in Medio Oriente.  Il New York Times dice che i vertici militari iraniani stiano pianificando possibili attacchi di rappresaglia qualora le forze americane si unissero agli attacchi israeliani contro l'Iran.  

Intanto gli USA preparano massicce forze nelle aree limitrofe del conflitto. I media main stream riportano che sette aerei da trasporto C-17 e tre cisterne KC-135 statunitensi sono dirette alle basi che circondano l'Iran, mentre due portaerei sono già  posizionate nell'area più altre navi  USA ed alleate.

Allo stesso tempo si prospettano flebili ma significative possibilità di pace. Gli Stati Uniti tirano fuori  la carota negoziale:  se l'Iran riprende i colloqui e accetta di interrompere l'arricchimento dell'uranio, i funzionari statunitensi si aspettano che "un incontro ad alto livello possa svolgersi questa settimana",   al che l'Iran ha prontamente indicato di "essere pronto a riprendere i negoziati con gli Stati Uniti",  scrive  ABC News.

Anche il  direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Mariano Grossi, getta acqua sul fuoco: "Non vi è alcuna prova che il programma nucleare iraniano sia di livello bellico", riporta  Tasnim News.



(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)


Videos collegati:

Dietro il Sipario. Per l'intelligence USA, l'Iran non stava costruendo l'arma nucleare: https://www.youtube.com/watch?v=q6Uoc65LbZg


Il Contesto. L'Iran non è in ginocchio. Ore decisive con Umberto Pascali e Giacomo Gabellini: https://www.youtube.com/watch?v=pRQ6ryM4t7Y


Alessandro Orsini. Israele chiede aiuto a Trump: https://www.youtube.com/watch?v=CNiKkB4-cHU


Nicolai Lilin. NETANYAHU STA TRASCINANDO TRUMP IN GUERRA: https://www.youtube.com/watch?v=M_1RsI2cDlg


martedì 17 giugno 2025

Medio Oriente. La diplomazia delle minacce...



Un'altra folle notte a Washington, a base di pizza e Coca Cola, con tutti al lavoro alla Casa Bianca e al Pentagono.  

Le fonti del Jerusalem Post nell'amministrazione statunitense ritengono che gli iraniani possano avere un'ultima possibilità  prima che gli americani entrino  direttamente nel conflitto.

Trump ha affermato di volere una "vera conclusione alla questione della rinuncia dell'Iran alle armi nucleari, sperando che ciò avvenga prima di un possibile e risolutivo coinvolgimento degli Stati Uniti". scrive  CBS

La questione iraniana viene risolta lentamente. Uccidendo persone chiave, facendo saltare in aria infrastrutture  e subito dopo suggerendo soluzioni e  dando speranza per i negoziati.

Anche i media italiani si inseriscono nel discorso parlando della possibile eliminazione della Guida Suprema iraniana. Come nel 2011, durante la distruzione della Libia,  abbiamo assistito  alla cattura, tortura e uccisione dal vivo  del suo leader.  Uno schifo immenso, ma la gente si abbevera a queste "fonti". E negli ultimi anni, la Libia non è stata l'unico Paese a essere distrutto pubblicamente. (scrive J.E.)

In qualche modo il nuovo eccidio è già un fatto di routine.  Lo dimostra in un'intervista ad ABC News, Netanyahu, che alla domanda "Ha intenzione di colpire la Guida Suprema dell'Iran?"  Ha risposto: "Senti, stiamo facendo quello che dobbiamo fare. Non entrerò nei dettagli. Ma abbiamo eliminato i loro migliori scienziati nucleari. Sono praticamente la squadra nucleare di Hitler, capisci? Li abbiamo eliminati. Abbiamo ancora del lavoro da fare su altri obiettivi.  Ma voglio dire che non stiamo difendendo solo noi stessi. Stiamo difendendo tutti.  Stiamo difendendo anche il mondo intero. Hanno missili balistici che possono già raggiungere in profondità l'Europa e presto potranno raggiungere gli Stati Uniti. Volete che chi grida "morte all'America" abbia armi nucleari e i mezzi per portarle nelle vostre città? Oggi è Tel Aviv, domani è New York.  Guarda, capisco "America First". Ma non capisco "America is dead". Quindi facciamo qualcosa che serve a tutta l'umanità. È una battaglia tra il bene e il male. L'America è sempre stata e dovrebbe essere dalla parte del bene".

Intanto, Israele,  per dare una dimostrazione concreta di quanto essa sia dalla parte del "bene",  sta preparando una nuova operazione dinamitarda contro l'Iran "che farà sembrare quasi innocua l'esplosione di massa dei cercapersone in Libano",  lo ha affermato l'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti, Yechiel Leiter.



(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)

lunedì 16 giugno 2025

Il grido di guerra d'Israele: "Viva la muerte tua!"


Quella che segue è la lista delle guerre lanciate da Israele contro Paesi e Territori sovrani dal  1947/1948 e sino agli anni recenti:


1947/1948, il conflitto, iniziato con la pulizia etnica sionista, fu poi combattuto in Palestina tra Egitto, Siria, Transgiordania (ora Giordania), Libano, Iraq e Israele.

1956, novembre, aggressione all'Egitto assieme a Francia e Inghilterra per il dominio del Canale di Suez e contro il governo Nasser.

1967, aprile, aggressione alla Siria: bombardamenti degli aeroporti.

1967, giugno 1967, nuova aggressione all'Egitto detta "guerra dei sei giorni"(operazione focus), occupazione militare illegale di tutta la Palestina, Gerusalemme compresa.

1973 la guerra, iniziata da Egitto e Siria, fu combattuta su territorio egiziano e siriano.

1981, giugno, aggressione all'Iraq, bombardamento e distruzione dell'impianto nucleare di Osiraq (operazione babilonia).

1982, aggressione e invasione del Libano; occupazione della fascia confinaria meridionale del Paese (operazione pace in galilea).

1985, ottobre, aggressione alla Tunisia; bombardamento di Tunisi (operazione gamba di legno).

2002, giorno di Pasqua, invasione dei Territori Amministrati dall'Autorità Nazionale Palestinese (operazione scudo difensivo).

2006, luglio, bombardamento a tappeto di Gaza (operazione piogge estive) e invasione del Libano meridionale (operazione giusta retribuzione).

2008, febbraio, invasione e bombardamento di Gaza (operazione inverno caldo).

10) 2008, dicembre – gennaio 2009, invasione e bombardamento di Gaza (operazione piombo fuso)

2012, novembre, invasione e bombardamento di Gaza (operazione colonna di nuvola).

2014, luglio, invasione e bombardamento di Gaza (operazione margine di protezione).

2023, 4 luglio, aggressione alla Cisgiordania, (ANSA: la più grande dopo operazione scudo difensivo di Pasqua 2002)


Gaza è sotto assedio militare dal 1989 e da allora la sua popolazione è ininterrottamente sotto il fuoco dell'esercito di Tel Aviv, a cui si aggiungono le citate operazioni belliche.  Così come per il Libano, Israele usa violare con costante sistematicità la frontiera con la Siria bombardando ogni angolo del Paese.


Questa è la rassegna (peraltro incompleta) delle guerre provocate dallo "stato sionista ebraico”.  (Nota: tra parentesi e in corsivo i nomi dati da Israele alle maggiori operazioni belliche intraprese).


Giorgio Stern




Integrazione recente: 


Attacco proditorio contro l'Iran nella notte tra il 14 ed il 15 giugno 2025: ("Rising Lion") e giorni successivi...





Una annotazione a latere: 

A Chernobyl dal 1986  si convive con  l'effluvio radioattivo che resterà attivo per parecchi altri  anni, se non di più. Anche in Iran, a breve,  si potrà dare l'addio ad insalata e vegetali di campo, mentre saranno benvenuti tumori e malattie varie, per chissà quanto tempo. Di questa messe di doni mortali dobbiamo ringraziare i solleciti sionisti che stanno provvedendo a distruggere gli impianti nucleari iraniani. Tutto nel silenzio dei bollettini medici e politici internazionali.  Eh già, mica si possono accusare gli  israeliani (e nemmeno gli americani che li aiutano) di star compiendo  l'opera:  rendere tutto il Medio Oriente sino ai  Paesi del Mediterraneo, una tomba  mortale.  Il signor Sion si deve "difendere" e -come sapevano  bene gli antichi- "si vis pacem para bellum!". D'altronde lo disse anche un  antico ebreo: "Muoia Sansone con tutti i Filistei" e con la Santa Bibbia non si scherza! 

Tutta questa distruzione fa parte  di un tentativo di  regime change in Iran, favorito dall'attacco israeliano, ma, dato che l'Iran sta rispondendo pesantemente con lanci di missili che hanno già causato distruzione e morte in Israele, il popolo israeliano potrebbe  finalmente insorgere contro il regime delinquenziale  di Netanyahu.

Paolo D'Arpini








domenica 15 giugno 2025

Il trombone di Washington e la pizza del Pentagono...

 


sabato 14 giugno 2025

Iran/israele dietro le quinte - La sceneggiata continua...



Il Patrono dell'Iran, Ali Khamenei,  in risposta agli attacchi sionisti: "Il regime sionista ha commesso un errore grave e fatale. Le conseguenze di questo errore gli causeranno sofferenze. L'Iran non permetterà loro di versare il sangue del suo popolo senza punizione e non dimenticherà gli attacchi ricevuti. Sono stati loro a iniziare questa guerra".

Il Times di Londra, in piena foga guerrafondaia, scrive: "Gli attacchi israeliani contro gli impianti nucleari iraniani erano attesi da tempo. Colpendo il regime di Teheran, Israele ha fatto un favore alla comunità internazionale".

Il generale israeliano  Tomer Bar ha dichiarato che gli attacchi contro la Repubblica Islamica hanno avuto pieno successo: "I nostri attacchi hanno un significato operativo e nazionale. Abbiamo danneggiato - e continueremo a danneggiare - siti strategici e fonti di informazione nemiche. Abbiamo colpito centinaia di obiettivi, abbiamo condotto una serie di attacchi precisi di rilevanza operativa che hanno migliorato la nostra superiorità aerea e la nostra libertà di azione contro l'Iran..." 

I media filosionisti statunitensi riportano in questi termini la risposta iraniana contro l'Iran: "Alcuni missili iraniani colpiscono Tel Aviv dopo che Israele ha lanciato una storica operazione anti nucleare". I media americani hanno  spiegato ai lettori sprovveduti che in questa storia l'aggressore vero  è l'Iran e non Israele, ma in verità è quest'ultimo l'autore del first strike che ha colpito impianti atomici civili ed ucciso numerosi civili innocenti ed esponenti governativi iraniani.

E come ha reagito al casino scatenato da Israele  il governo americano? -   "Marco Rubio ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma  che "Israele aveva informato l'amministrazione Trump in anticipo di questi attacchi, ma non ha affermato esplicitamente che gli Stati Uniti sostenessero ciò che Israele stava facendo... (sic)."   Poi un giornalista della CNN,  ha raccontato:  "Abbiamo avuto  una brevissima conversazione con Trump  e lui ha detto, cito, "Sosteniamo Israele, ovviamente, e lo sosteniamo in un modo in cui nessuno lo ha mai sostenuto prima". E poi ha aggiunto qualcosa di davvero straordinario: "Gli iraniani con cui avevamo iniziato a negoziare ora non ci sono più..." Ed a questo punto il giornalista ha chiesto:  "Sta dicendo che Israele ha  ucciso le persone con cui  ha trattato?"  E Trump ha risposto sarcasticamente: "Non sono certo  morti di influenza...". 

Ma alla fine le boutades finto-pacifiste degli yankee hanno mostrato di avere  le gambe corte. E lo vediamo anche  dalle news occidentali che invadono il web.  Sui social network stanno diventando virali  molti video inneggianti alla catastrofe, forse  creati utilizzando l'intelligenza artificiale.  Molte dichiarazioni divulgate dal main stream sono  demenziali e tese semplicemente a giustificare l'attacco israeliano.

Ad esempio: "La Francia sostiene Israele",  ha dichiarato Macron. 



(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.) 


Videi in sintonia:  

Il Vaso di Pandora. Dai disastri della propaganda a una nuova consapevolezza, Con  T. Alterio G. Sannino P. Cassina: https://www.youtube.com/watch?v=7Wems-UVWvY 

Visione Tv. Max Civili: "Trump è complice dell'aggressione di Israele": https://www.youtube.com/watch?v=bWiAkW-DiZE



venerdì 13 giugno 2025

La Grande Germania come il Grande Israele...



Nessuna speranza di redenzione per le genti tedesche che, come per i loro omologhi sionisti, hanno ancora la fregola di voler governare sul mondo intero. O di riffe o di raffe, con l'inganno o con le armi ancora una volta le armate teutoniche si preparano alla conquista dell'Est che Dio ha loro promesso: "Gott mit uns".

Come dichiarato  dal capataz  Netanyahu: "Decolleremo l'Iran ed il suo progetto  di distruggere Israele con la bomba atomica (che ancora non ha ma potrebbe avere in futuro). Ma l'Iran accampa scuse, rifacendosi alla favola di Fedro (Lupus et agnus),  e non vuole cedere alle nostre richieste ed allora noi lo distruggeremo...".

Altrettanto dice il ministro degli Esteri tedesco, David Wadephul, che  ha dichiarato "la Russia non è pronta per i negoziati di pace nei modi da noi proposti e accettando la tregua di un mese, accampando varie scuse, quindi noi la puniremo!".

La risposta della portavoce del ministro degli esteri russo, Maria  Zakharova, non si è fatta attendere: "Permettetemi di ricordarlo: è stata la Germania (Merkel) a ingannare la comunità mondiale, dimostrando solo verbalmente la volontà di attuare il piano di pace degli accordi di Minsk, mentre in realtà ha cercato di armare Kiev e di spingerla nell'abisso dello spargimento di sangue; è stata la Gran Bretagna (Johnson) a dissuadere Kiev dal negoziare con Mosca nella primavera del 2022; sono stati gli Stati Uniti (Biden) a insistere per impedire a Zelensky di condurre qualsiasi negoziato con la Russia".


"A quanto pare, dopo la Baerbock non hanno arieggiato correttamente le stanze del Bundestag  e Wadephul ha contratto lo stesso virus).

A dimostrazione di come gli occidentali ed i sionisti  siano pappa e ciccia, ovvero falsi e bugiardi, sia nei confronti della Russia che dell'Iran,  ecco l'intervento del tycoon Trump che  ha elogiato gli attacchi di Israele contro l'Iran su ABC, definendoli "eccellenti".


Il presidente degli Stati Uniti ha inoltre osservato che l'America aveva dato una possibilità agli iraniani: "surrender or die", ma che questi non ne hanno tratto vantaggio. "Ora sono stati colpiti duramente. Molto duramente. Il più duramente possibile", ha detto Trump suggerendo che "ora è  meglio che accettino l'accordo  da noi proposto: ovvero  rinunciare al nucleare sia militare che civile,  e basta!"

"O  tempora o mores, senatus haec intellegit..." (Cicero dixit)




(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)

Israele, lo stato canaglia, colpisce pesantemente l'Iran (ma è solo l'inizio...)



Tanto tuonò che piovve! Israele ha effettuato almeno 300 attacchi aerei contro l'Iran. Lo riporta Al-Arabiya. L'operazione è stata chiamata "Forza del Leone".

Cosa si sa fino a ora:

Prime ore del 13 giugno 2025 - Il ministro della Difesa israeliano ha confermato  l'attacco preventivo contro l'Iran. Gli aerei sionisti  hanno preso di mira un'area in cui risiedono i comandanti di alto rango del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell'Iran;

Le IDF "si preparano  a continuare l'attacco per  diversi giorni di combattimenti". L'obiettivo dell'operazione è "eliminare la minaccia iraniana";

Secondo fonti israeliane gli Stati Uniti erano stati informati in anticipo  degli  attacchi all'Iran;

Il Segretario di Stato americano Rubio ha invitato l'Iran a "porgere l'altra guancia e  non adottare misure ostili contro le forze statunitensi nella regione in seguito all'attacco di Israele";

Teheran ritiene che, data la situazione,  gli Stati Uniti siano complici degli attacchi israeliani contro l'Iran;

L'attacco israeliano ha ucciso il comandante del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica Hossein Salami, e gli scienziati nucleari Azad Mohammad Mehdi Tehranchi, presidente dell'Università Islamica, e l'ex capo dell'Organizzazione per l'energia atomica dell'Iran Fereydoon Abbasi; 

La Guida Suprema dell'Iran nomina Habibollah Sayyari Capo di Stato Maggiore ad interim delle Forze Armate iraniane in sostituzione di Mohammad Bagheri ucciso  dagli attacchi israeliani, inoltre  ha nominato il generale Ahmad Vahidi capo del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica (IRGC) in sostituzione del defunto Hossein Salami;

La Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha affermato che Israele subirà "severe punizioni" per aver attaccato il Paese;

Trump ha  confermato di essere stato messo a conoscenza  degli attacchi israeliani contro l'Iran e che per lui non è stata una sorpresa;


L'esercito israeliano conferma di aver ucciso  tre dei più alti comandanti militari iraniani. Mentre l'agenzia di stampa iraniana Nour News riporta che almeno sei scienziati nucleari iraniani sono stati uccisi nell'attacco israeliano.

Nella capitale, Teheran, gli attacchi israeliani hanno distrutto molti edifici residenziali. Ci sono state molte vittime civili.  

Sul campo petrolifero, invece, il Ministero del Petrolio iraniano ha annunciato che gli attacchi israeliani non hanno causato danni significativi alle raffinerie e ai principali impianti di stoccaggio del petrolio e che tali impianti continuano a funzionare senza interruzioni.

Sul campo diplomatico, dopo le bugie di Trump che aveva promesso che non ci sarebbero stati attacchi da parte di Israele fino alla definizione degli accordi sul nucleare all'incontro tra USA e Iran previsto per  sabato e domenica 15 giugno 2025, l'Iran ha dichiarato che  -a questo punto- non parteciperà ai colloqui con gli Stati Uniti in Oman.

Ma da parte israeliana non è finita qui:  "L'attacco all'Iran durerà almeno due settimane". Lo ha affermato il canale televisivo israeliano Canale 12, citando fonti del governo israeliano. Lo ha confermato indirettamente il Primo Ministro "Stranamore" Netanyahu:  "I primi attacchi contro l'Iran hanno avuto successo.[...]  I cittadini israeliani potrebbero dover rimanere nelle aree protette per un periodo di tempo prolungato, é opportuno prepararsi a risiedere nei rifugi munendosi di cibo, acqua, medicine, armi e quant'altro sia necessario alla sopravvivenza...".



Alcune  reazioni all'attacco dinamitardo sionista:

Il senatore statunitense Lindsey Graham, nel timore di una risposta iraniana, ha sollecitato gli amici d'Israele: "Andiamo! Preghiamo per Israele!".

Cuba e Venezuela hanno condannato fermamente l'attacco del regime sionista in varie parti dell'Iran, definendolo una minaccia alla pace mondiale.

L'Arabia Saudita ha condannato ufficialmente gli attacchi di Tel Aviv a Teheran, affermando che l'attacco viola la sovranità, la sicurezza e il diritto internazionale.

L'Europa ed il mondo nord atlantico "libero e democratico"  tacciono!  Nessuna condanna  da parte occidentale  e nessuna  sanzione contro Israele. Anzi nuove bombe sono pronte per essere consegnate all'esercito sionista, per rimpiazzare quelle consumate contro l'Iran, contro il Libano, contro la Siria, contro lo Yemen e -soprattutto- contro Gaza e la Cisgiordania. Questo è un terrorismo diverso?

(Notizie raccolte e assemblate da P.D'A) 



P.S. I petrolieri statunitensi gongolano. I prezzi del petrolio hanno iniziato a salire rapidamente, favorendo così l'estrazione costosa del carburante americano da fracking.  Il costo del greggio ha superato i 75 dollari al barile per la prima volta in sei mesi.



Video collegati: 

Il Contesto. Ucraina, Medio Oriente, Cina: Trump non è credibile. Con Marc Innaro: https://www.youtube.com/watch?v=EzMbYT1tjHU


Israele colpisce al cuore l’Iran. Con Marco Carnelos e Giacomo Gabellini: https://www.youtube.com/watch?v=umedmp3APV8


Visione TV. Alberto Bradanini: "L'attacco di Israele all'Iran è illegale e pretestuoso": https://www.youtube.com/watch?v=ikw57xgpN7s




Dietro le quinte:

Gli attacchi contro l'Iran sono stati effettuati dal territorio della repubblica islamica stessa.

Secondo quanto riportato dai media, l'operazione israeliana Rising Lion prevedeva il dispiegamento segreto di armi e droni all'interno dell'Iran. I giornalisti citano una fonte delle forze di sicurezza israeliane, che ha affermato che l'operazione è stata condotta in tre direzioni:

️ Le munizioni guidate erano mimetizzate in anticipo vicino ai sistemi di difesa aerea iraniani e sono state attivate al momento dell'attacco;

️ i missili sono stati lanciati contro obiettivi da veicoli portati segretamente in Iran;

️ Nei pressi di Teheran gli agenti del Mossad avrebbero dispiegato una base con droni kamikaze che hanno colpito i lanciatori della base di Asfadjabad.

Secondo la fonte, l'operazione ha richiesto diversi anni di preparazione ed è stata coordinata dall'intelligence militare delle IDF e dal Mossad. L'obiettivo principale era destabilizzare le difese aeree e danneggiare l'infrastruttura missilistica e nucleare.

Vi ricorda qualcosa?


Integrazione di V.M.: "E' semplice ipotizzare l'indebolimento del regime di Teheran a fronte dei recenti avvenimenti in Libano e Siria.   I raid israeliani di stamane hanno dimostrato l'inconsistenza della difesa aerea. Gli omicidi mirati dei vertici militari e degli scienziati nucleari, l'ulteriore vulnerabilità degli apparati di sicurezza e protezione. Trump e Netanyahu, forti della (relativa) impunità, si sono lanciati  lungo la strada che porta al "crollo del regime degli Ayatollah", tanto desiderato dai sionisti di tutto il mondo fin dal primo giorno della Repubblica Islamica dell'Iran. In questo momento, e con gli attacchi dei prossimi giorni, si vedrà se il Grande Satana l'avrà vinta o meno..."