domenica 31 ottobre 2021

Bollettino di guerra del 31 ottobre 2021 - "Tanto tuonò che piovve..."

 L’Infezione è la paura

Quando c’è una paura, suscitata per uno scopo e quello scopo si fa fatica a raggiungerlo, tocca creare una paura più forte, e poi un’altra ancora più forte. E così via. Succede di questi tempi con i tamburi di guerra, percossi più che mai. Ma solo relativamente a una, o due, al massimo tre guerre. Tutte e tre da condurre in termini di conflagrazione nucleare. Di altre guerre, quelle vere, quelle in atto, si parla poco o niente. Succede con la continua minaccia, propagandata da tutti i media, da analisti d’ogni parte, da pacifisti e guerrafondai, di una prossimissima guerra tra USA e Cina, di un'imminente con la Russia, o di una prossima di Israele e USA contro l’Iran (peraltro iniziata da tempo in chiave strisciante, di terrorismo ed economica. Ricordo Giulietto Chiesa che, a ogni incontro pubblico, già vent’anni fa pronosticava come imminente la guerra alla Russia e, dal momento che lui su questo argomento era il più preparato, toccava credergli.


Chiaro che una guerra mondiale e perdipiù atomica, non può non spaventare a morte il colto e l’inclita, seminare il panico, la depressione, indurre la gente a scavarsi rifugi, non fare più figli. Se oggi politica e media agitano con tamburi, cimbali e corni tibetani questa apocalisse, del tutto ipotetica e, a mio avviso, inattuale finchè non avranno prima cambiato, a forza di paure e bacilli, le società umane (da vecchio fesso, mi posso sbagliare), è che tocca esaltare una paura più debilitante e paralizzante di quella suscitata dalla nuova peste. E, da lunga pezza, anche la paura della “catastrofe climatica” ( Verdi, Gates, Papa, Biden e High Tech). Questa a sua volta doveva potenziare la minaccia di un terrorismo dilagante dalla Libia a Boston, da Parigi, Nizza, Londra, Berlino e Monaco, a Mosul e Tunisi. Infine, Gebrejesus, Gates, Draghi e. giù, giù, fino a Fiugliuolo, a superarli tutti.

Insomma le guerre, o guerricciole (vere o finte), tutte mosse dall’intento di togliere di mezzo turbative e ostacoli al procedere dello schiacciasassi imperial-globalista, meglio non pubblicizzarle troppo. Lasciamole nella nebbia di invenzioni demonizzatrici fatte diffondere da pirandelliane parvenze di giornalismo...

Fulvio Grimaldihttps://fulviogrimaldi.blogspot.com/



sabato 30 ottobre 2021

Il bollettino dell'untore di ottobre 2021 - "Di contagio si campa..."

 


Covid, Sileri: terza dose obbligatoria per tutti e posticipa l’addio al Green pass

Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, su Radio Capital, è intervenuto per parlare di terza dose di vaccino contro il Covid (obbligatoria per tutti coloro che hanno fatto le prime due dosi). «Verosimilmente la terza dose sarà necessaria per tutti», ha detto, asserendo inoltre che la precedenza l’avranno coloro i quali hanno fatto il vaccino Johnson&Johnson il quale «avrà bisogno di un richiamo a tempi brevi», si legge su Il Giornale d’Italia.

«Entro l’anno – continua il sottosegretario alla Salute – si procederà a somministrare la terza dose per anziani e personale sanitario. Poi da gennaio al resto della popolazione, scaglionato in base a quando è stata somministrata la prima e la seconda dose».  Sul Green pass afferma  «lo toglieremo – scrive il Giornale d’Italia – ma non ora. Bisogna procedere per gradi. Prima toglieremo l’obbligo del distanziamento, poi le mascherine e infine il Green pass. Il vaccino obbligatorio non servirebbe, non convincerà i no vax a vaccinarsi».

https://www.lapekoranera.it/2021/10/26/covid-sileri-terza-dose-obbligatoria-per-tutti-e-posticipa-laddio-al-green-pass/


Sospeso il giudice Angelo Giorgianni per aver parlato sul palco dei “No Green pass” a Roma

È stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio il giudice Angelo Giorgianni, consigliere alla Corte d’appello di Messina, che il 9 ottobre scorso parlò a Roma dal palco dei No Green pass a piazza del Popolo nel corso della manifestazione. Lo ha deciso la sezione disciplinare del Csm, accogliendo la richiesta del procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi.

L’intervento in piazza del Popolo

Nel suo intervento a piazza del Popolo Giorgianni aveva detto che i manifestanti avevano dato un «preavviso di sfratto» a «coloro che occupano abusivamente i palazzi del potere» e aveva invocato nei confronti di questi ultimi una nuova Norimberga, chiedendo «giustizia per i morti, le privazioni, la sofferenza che hanno causato».

Le reazioni

La ministra della Giustizia Marta Cartabia aveva reagito dando incarico ai suoi ispettori di procedere ad accertamenti. Poi si era mosso anche il pg della Cassazione, mentre al Csm il gruppo di Area aveva chiesto l’apertura di una pratica in Prima Commissione. Davanti alla Sezione disciplinare la difesa di Giorgianni aveva provato a giocare la carta del rinvio, allegando la richiesta del magistrato, che andrà in pensione a gennaio, di anticipare a novembre il collocamento a riposo. Inutilmente però, visto che il tribunale delle toghe è andato dritto per la sua strada, accogliendo la richiesta del pg.

https://www.lapekoranera.it/tag/angelo-giorgianni/



Manovra 2022, stanziati fondi per “farmaci innovativi” e vaccini: nulla per ospedali e personale sanitario

Dopo anni di tagli alla sanità e crisi dovuta al Covid, ci si aspettava una manovra, da parte del governo Draghi, che prevedesse stanziamenti per ospedali e personale sanitario, visto che ogni giorno ci mettono al corrente su quanti anziani con patologie pregresse finiscono in rianimazione ANCHE per il famigerato visus del partito comunista cinese uscito dai laboratori di Whuan.

Invece il governo di coloro che si stracciano quotidianamente le vesti per la nostra salute stanziano per il Fondo sanitario nazionale 2 miliardi l’anno fino al 2024 «per l’acquisto di farmaci innovativi e di vaccini» la notizia è riportata dal Corriere della Sera.

Ormai dovrebbe essere palese anche per i più ingenui che ci sia un interesse nel far arricchire Big Pharma anziché potenziare il Servizio Sanitario Nazionale. E che pandemia, e campagne vaccinatorie varie, hanno un interesse economico che nulla ha a che vedere con la salute della popolazione.

https://www.lapekoranera.it/2021/10/27/manovra-2022-stanziati-fondi-per-farmaci-innovativi-e-vaccini-nulla-per-ospedali-e-personale-sanitario/



Gli autori del "misfatto"

venerdì 29 ottobre 2021

Quel "buon partito" di Draghi...

 

Della serie: "Ride ben chi ride ultimo"

Esiste un “partito di Draghi”? Esiste, esiste. Non un partito normale – va da sé – con sedi, iscritti e organi direttivi. Ma un partito inteso come progetto politico, come strumento per raggiungere determinati obiettivi.

E quali potrebbero essere gli obiettivi da centrare nell’Italia di questo ingarbugliatissimo ultimo scorcio del 2021? Incominciamo da quello piú immediato, piú urgente da raggiungere per i draghisti e per i loro ispiratori: impedire che le forze politiche sovraniste possano vincere le prossime elezioni e formare un governo che si opponga ai desiderata dei poteri forti. Quali sono questi desiderata? É presto detto: globalizzazione economica, mondialismo politico, cancellazione degli Stati Nazionali attraverso l’immigrazione di massa, e “riforme” rigoriste (dalla controriforma delle pensioni in giú) destinate a produrre un ulteriore ridimensionamento delle condizioni di vita delle popolazioni.

Non é detto che questi siano gli obiettivi intimi di Mario Draghi, ma sono probabilmente – é la mia personale “opinione eretica” – gli obiettivi che sono perseguiti da quei poteri finanziari che su Draghi fanno affidamento per scongiurare il pericolo di “perdere” l’Italia. Gli stessi poteri – é sempre il mio personale punto di vista – che intendono utilizzare Sir Drake per ricondurre all’ovile di Washington un’Unione Europea che, negli anni della Merkel, si é appiattita sugli interessi tedeschi, anche quando questi divergevano (non molto, in veritá) da quelli americani.

Cosí, dopo avere scansato le elezioni anticipate nel 2019 e dopo aver costretto l’Italia a subire un governo che era espressione di tutte le forze perdenti, ecco che dagli alambicchi delle Duecento Famiglie é venuta fuori l’ipotesi Draghi. Con tutta la grancassa della propaganda mainstream tendente a dipingerlo come una specie di Uomo-della-Provvidenza. Cosa in veritá piuttosto facile, in una Italia che veniva dall’esperienza di Conte, Casalino, Arcuri, Azzolina e associati. Naturalmente, il palcoscenico interno e internazionale é stato apparecchiato in modo da fornire uno scenario ideale alla performance dell’uomo del Britannia: lodi e sbrodolamenti, ossequi al suo prestigio planetario, esaltazione di una risalita del PIL invero non sconvolgente, atteso che si veniva dai valori sottozero dell’anno precedente.

Il quadro politico, poi, é stato rimodulato in modo da offrire a Sir Drake una prateria su cui scorrazzare a piacimento: non solo la Sinistra, sempre pronta a sostenere tutte la battaglie dell’estrema Destra economica; non solo i rimasugli di un Centro alla ricerca di impossibili rivincite; ma anche i “moderati” di una Destra che da tempo remavano contro la linea dei rispettivi partiti: Giorgetti e i suoi nella Lega, e in Forza Italia quel corazziere pentito di Brunetta che é convinto di essere un genio della politica.

Il disegno é chiaro: togliere qualche cosa a destra, e trasferirla al centro, per confluire insieme ai centristi dell’ala sinistra (Renzi, Calenda & Co) in un vagheggiato “Grande Centro”. Dove il “grande” sembra quasi una battuta di spirito, considerato che al centro sono tutti piccoli quanto a voti. E considerato altresí che, in politica, non é mai successo che dall’unione di varie debolezze sia venuta fuori una forza. Lí l’unico che abbia un peso politico specifico é Renzi. E Renzi mira soltanto a sopravvivere lui, e non gliene frega niente dei sogni di gloria di Brunetta e degli equilibrismi scenici di Giorgetti.

Ma a chi tira le fila dell’ectoplasmatico “partito di Draghi” la cosa non importa affatto. Il loro progetto non é quello di creare una grande forza politica. A loro basta un similpartito lillipuziano “né di destra né di sinistra”, purché sia in grado di sottrarre alla Destra anche pochissimi voti, quel tanto che sia sufficiente ad impedirle la vittoria.

La manovra, questa volta, non va giú a Silvio Berlusconi. Non che lui sia pregiudizialmente contrario all’ipotesi di un piccolo grande centro; potrebbe tornargli utile anche per mimetizzare il previsto crollo di Forza Italia, che secondo alcuni si attesterá ben al di sotto dello striminzito 8% che ancora le attribuiscono i sondaggi ufficiali.

Non che il Cavaliere sia contrario, dicevo. Ma adesso una prospettiva del genere farebbe naufragare definitivamente il suo sogno (proibito?) di diventare Presidente della Repubblica. Per inseguire questo sogno ha bisogno, ha assolutamente bisogno che non venga meno un solo voto dell’attuale schieramento parlamentare di centro-destra; in modo da poter dedicarsi tranquillamente a ricercare i voti mancanti nella magmatica palude dei “responsabili” di turno. Dai palazzi giungono i rumors piú strani. Secondo alcuni, addirittura, i voti mancanti per il Cavaliere potrebbero arrivare anche dall’area renziana; area – si ricordi – che va ben al di lá di Italia Viva, comprendendo anche molti parlamentari del PD, molti piú di quelli che obbedirebbero a Enrico Letta. Stando a queste voci (si tratta soltanto di voci...) per il Segretario dem potrebbe anche arrivare un Enrico-stai-sereno numero 2.

Naturalmente, siamo nel campo della fantapolitica. Tutto sta a vedere se Sir Drake raccoglierá l’offerta di Berlusconi: non candidarsi al Quirinale, dietro promessa di restare a Palazzo Chigi fino al 2023.

Intanto, Draghi é uscito allo scoperto, sposando ufficialmente le posizioni della (pseudo) Sinistra: l’immigrazione non puó essere ostacolata perché é inevitabile, e i pensionati devono scordarsi quota 100.

A questo punto, non posso fare a meno di chiedermi: per quale dannato motivo la Destra – cioé il risorto asse Meloni-Salvini – dovrebbe favorire i progetti quirinalizi del Cavaliere? Per fare un favore a Giorgetti e Brunetta? O per sorbirsi altri due anni di sbarchi selvaggi e di inchini a Bruxelles?

Possibile che Giorgia e Matteo non comprendano che, anche se il Cavaliere dovesse farcela, sarebbe da pazzi concedere ai poteri forti altri due anni di tempo per erodere le posizioni della Destra, per infiltrare agenti provocatori, per sfruttare le frustrazioni di qualche caporale che aspira a diventare generale?

 Michele Rallo



giovedì 28 ottobre 2021

Enrico Mattei, un italiano e marchigiano verace, che merita di essere ricordato...


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Nell'ottobre del 2015 andai a Matelica, il paese in cui  Enrico Mattei è sepolto, assieme a Lorenzo Luccioni e ad Alberto Meriggi, per assistere ad una commemorazione dello sciopero femminile, organizzata dalla CGIL, che ci fu parecchi anni fa per i diritti delle lavoratrici del comparto tessile. 

(Vedi: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2015/10/23/matelica-memoria-e-storia-del-lavoro-nel-tempo-resoconto-del-convegno-organizzato-dallo-spi-cgil-il-23-ottobre-2015/)

La presenza di Enrico Mattei a Matelica è sempre molto sentita... Enrico Mattei fu  l’unica persona al mondo che ha osato sfidare le potentissime “Sette Sorelle” del petrolio. 


Ed il 27 ottobre 1962 è stato assassinato.

Ecco le Corporation anglo-americane sicuramente co-interessate: Standard Oil of New Jersey (statunitense, oggi Exxon-Mobil), Royal Dutch Shell(anglo-olandese, rimasta Shell), Anglo Persian Oil (britannica, oggi BP), Standard Oil of New York (statunitense, oggi Chevron-Texaco),Socony (statunitense, oggi Chevron-Texaco), Standard Oil of California (statunitense, oggi Chevron-Texaco), Gulf Oil (statunitense, oggi Chevron-Texaco)


Paolo  D'Arpini



Nota integrativa: 

Perché è così importante ricordare Enrico Mattei...?

Il 27 Ottobre del 1962 fu assassinato un Uomo che visse lottando per la libertà, per il benessere di tutti, contro ogni forma di sfruttamento, di sottomissione. Un idealista nella posizione di poter risolvere la gran parte dei problemi del mondo semplicemente proponendo un modo diverso di gestire il petrolio.

Il 27 Ottobre del 1962 fu assassinato un Uomo e con lui la possibilità di una diversa economia, etica, funzionale per tutti, anche per i più deboli. Fu assassinato un metodo per trattare con i paesi arabi, pacifico, alla pari. Fu assassinata la possibilità di rendere liberi ed indipendenti i paesi del terzo mondo. Fu assassinata la visione di un mondo dove le risorse energetiche sono di tutti, non di poche ricche società.

Il 27 Ottobre del 1962 fu assassinato un Uomo, il nemico delle grandi multinazionali, degli accordi segreti per gestire l’economia mondiale. Fu assassinato il nemico di chi uccide per soldi, per potere. Fu assassinata la speranza di riscatto per le classi più deboli, più povere.

Il 27 Ottobre del 1962 fu assassinata l’Italia, fu assassinata la libertà. Ogni leader italiano oggi, per diventare un grande leader, deve ripartire da dove quell’Uomo ha lasciato, deve trovare ispirazione nell’azione di quell’Uomo assassinato il 27 Ottobre del 1962. L’unico errore che quell’Uomo commise fu non cedere di un millimetro, spingersi sempre oltre ciò che è possibile per fare ciò che è giusto, instancabilmente, ignorando l’enorme importanza della sua vita. Quanto male è stato fatto al mondo dagli impuniti autori di quell’assassinio. Altrettanto male fa chi non ricorda, chi lascia cadere nell’oblio della storia, della memoria, il significato profondo di quel 27 Ottobre...

Luca Pinasco - Il Mediterraneo.org











martedì 26 ottobre 2021

Roma. G20, alcune proteste si possono fare, altre no...


Dopo un'estenuante trafila in questura (permettono ai fascisti di assaltare la Cgil per poi dire che, dopo i fatti accaduti, sono inevitabili le restrizioni alla libertà di manifestare), il quadro delle iniziative in occasione del G20 è finalmente composto.

Ecco cosa ci sarà:

venerdì 29 ottobre 2021  mattina: students strike e corteo degli studenti e delle studentesse organizzato dalla Rete della Conoscenza e dai Fridays For Future

sabato 30  ottobre 2021 pomeriggio: manifestazione dei movimenti sociali con ritrovo alle 15 a Piazzale Ostiense (MM PIramide) e corteo fino a piazza Bocca della Verità

domenica  31 ottobre  2021 ore 10-16: assemblea nazionale di convergenza dei movimenti sociali presso il Teatro Garbatella (MM Garbatella)

da giovedì 28  ottobre sera a lunedì 1 novembre mattina: Climate Camp organizzato dalla rete eco-sociale delle realtà romane, presso il LOA Acrobax

L'insieme di iniziative segna un fondamentale passo avanti nella convergenza fra i movimenti sociali.

Tutte realtà che arricchiranno il corteo e che parteciperanno all'assemblea di domenica 31, che avrà lo scopo di confrontarsi tra tutte le vertenze in campo sia per rafforzare ogni singola lotta, sia per costruire una strategia comune di confronto e mobilitazione per il prossimo autunno-inverno, durante il quale molti nodi verranno al pettine e servirà la costruzione di una massa critica adeguata. 

L'assemblea sarà strutturata con quattro interventi introduttivi, durante i quali prenderanno parola le realtà che in questi mesi hanno costruito processi reali di convergenza. 

Il gruppo di facilitazione - Info: 20genova21@gmail.com


Flash d'agenzia: https://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/clima/2021/10/18/g20-fridays-for-future-manifestera-a-roma-il-30-ottobre_ad5d2455-2414-40fa-9c51-e2af69fdce2b.html

domenica 24 ottobre 2021

Roma. Quel G20 che ci fa tanto male...

 Corteo nazionale sabato 30 ottobre e assemblea dei movimenti domenica mattina 31 ottobre


Il 30 e 31 Ottobre 2021 si riuniranno a Roma governi del G20, i 20 Paesi del mondo che vantano di rappresentare i due terzi del commercio, l'80% del PIL mondiale, ma anche il 75% delle emissioni di gas serra globali.
In altre parole: gli stessi poteri, le stesse ricette, gli stessi interessi, la stessa ingiustizia che ci hanno portato nella crisi e nella pandemia.
Come accade ad ogni edizione, i rappresentati di soli 20 Paesi continueranno a decidere le sorti del mondo intero, guidati dai consigli delle grandi multinazionali e silenziando le richieste della società civile, sistematicamente esclusa dalle discussioni.
Faremo sentire le nostre voci in piazza, perchè l'alternativa che vogliamo è la convergenza delle lotte per la giustizia climatica, sociale e di genere per la dignità delle persone e del lavoro, per liberare il mondo da armi, muri, razzismi e fascismi, per la rivoluzione della cura. L'alternativa è possibile, necessaria, e parte da tutt@ noi.
In occasione della chiusura del #G20 a presidenza italiana, presentiamo ai grandi la nostra famiglia: plurale, ferita, inclusiva, biodiversa, resistente. Riprendiamoci insieme in tante e tanti la parola e la piazza.

Comitato organizzativo

sabato 23 ottobre 2021

Roberto Gualtieri e le speranze dei pedoni romani... (e di Vito De Russis)



Il nuovo Sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri,  si è insediato in Campidoglio: da questo momento dobbiamo sperare che venga umanizzata la vivibilità romana, iniziando dalla mobilità, essenziale alla vita. Ma, vedo il sole rosso di mattina e non di sera. 

Pertanto, se vogliamo registrare dei miglioramenti, dobbiamo essere realisti e vigilare per 60 mesi: 60 mesi di speranza.


1)           Il Sindaco, esperto di contabilità, votato da 565.352 elettori, ha appreso dallo Stato italiano che corrispondono al 60,15%. Lui sarà trasecolato perché sostiene che sarà il Sindaco di tutti e, questi tutti, sono 2.359.250. Che fare? Dovrebbe convocare una conferenza stampa-C.S. per annunciare la rettifica: “Sono stato eletto dal 23,96% degli elettori, ovvero il 76,04% degli elettori non mi ha votato”. (Ha 60 mesi di tempo).


2)           Tra le idee chiare del Sindaco ci sarà la schiacciante preminenza della citata mobilità. Il Sindaco di tutti ha ricevuto (e accettato) l’eredità dalla ex Sindaca la quale, avendo ignorato per 63 mesi la esistenza di 6.446 Fermate Bus pubblici, non poteva trasferirle. Su minimo 240 km di carreggiata di quelle 6.446 Fermate, oltre 1milione di viaggiatori al giorno vengono massacrati nella dignità e nei diritti inalienabili. Il Sindaco sa che la mobilità urbana romana è in eterna emergenza e che, tra i citati viaggiatori, ci sono i 463.750 non elettori; tra questi c’è la popolazione scolastica che usa il Tpl e, a quelle Fermate, viene addottrinata-istruita a non rispettare le regole e accettare i maltrattamenti istituzionali. Il Sindaco di tutti dovrebbe convocare una C.S. per annunciare la fine immediata di quella inumana baraonda con il ripristino del rispetto delle vigenti regole. (Ha 60 mesi di tempo)


3)           Il Sindaco sa che la emergenza da traffico e mobilità a Roma è stata riconosciuta con DPCM 4.8.2006 sui dati al 31.12.2005; che quei dati peggioravano anno x anno; che nel 2012 venne valutata dal PCM nella candidatura di Roma alle Olimpiade 2020; che venne interrotta dalla Protezione Civile nel 2013. Il Sindaco sa che l’attuale mobilità urbana, paragonata a quella del 31.12.2005, è peggiorativa e pregiudica seriamente le candidature di Roma ad ospitare  eventi internazionali, mondiali. Il Sindaco non può aspettare 60 mesi.


4)           Si sostiene che la ex Sindaca, Raggi, chiedeva la dichiarazione della emergenza da traffico e mobilità. Dubito dopo la presa visione dei splendidi dati pubblicati     (link: https://www.facebook.com/photo/?fbid=4537059979639842&set=g.331153827070833 )     che, il nuovo Sindaco, deve rendere trasparenti verificandone la integrità, veridicità, completezza, omogeneità ed esaustività e cogliendo l’occasione di impegnarsi al costante aggiornamento, tempestività, chiarezza e semplicità espositiva e facile accessibilità al fine di alimentare la concreta e sentita partecipazione del cittadino/utente. (Ha 60 mesi di tempo). 


Vito Nicola De Russis





venerdì 22 ottobre 2021

Polemiche pandemiche in salsa TV - Rintuzzi alla senatrice Licia Ronzulli



Gentile senatrice Licia Ronzulli, dopo aver assistito, non senza sgomento, alla sua crisi isterica nel corso della trasmissione “Dritto e Rovescio” della  sera del 21 ottobre 2021 -su Rete4- nel corso della quale, in collaborazione col suo sodale politico (di finta sponda opposta) Emanuele Fiano, inveiva contro il pacato e più che ragionevole argomentare di Enrico Montesano - ritengo opportuno scriverle per riprendere le argomentazioni di quest’ultimo, confidando, se ne ha, in altrettanto pacate controdeduzioni.

 

Lo faccio prendendo spunto dalla fonte (*) delle notizie riferite da Montesano, riprese da un articolo recentemente apparso sul quotidiano Il Tempo, a firma del giornalista Franco Bechis, di cui riporto i più significativi passaggi.

 

·         Nella tragedia delle tante persone che sono venute a mancare con lo scoppio della pandemia, dicevamo che sarebbe stato bene dividere i morti PER Covid dai morti CON Covid. E infatti adesso, a distanza di più di un anno, i dati ci danno ragione. E non sono dati presi da qualche sito negazionista, ma è ciò che emerge dal nuovo rapporto dell’Istituto superiore di Sanità sulla mortalità per Covid, il quale avrebbe ucciso assai meno di una comune influenza. Secondo il campione statistico di cartelle cliniche raccolte dall’Istituto solo il 2,9% dei decessi registrati dalla fine del mese di febbraio 2020 sarebbe dovuto al Covid 19. Come è possibile? Facciamo chiarezza”.

 

Come spiega Franco Bechis

 

·         dei 130.468 decessi registrati dalle statistiche ufficiali al momento della preparazione del nuovo rapporto solo 3.783 sarebbero dovuti alla potenza del virus in sé. Perché tutti gli altri italiani che hanno perso la vita avevano da una a cinque malattie che secondo l’Iss dunque lasciavano già loro poca speranza. Addirittura il 67,7% ne avrebbe avuto insieme più di tre malattie contemporanee, e il 18% almeno due insieme”. Secondo l’Iss il 65,8% degli italiani che non ci sono più dopo essere stati infettati dal Covid era malato di ipertensione arteriosa, il 23,5% era anche demente, il 29,3% aggiungeva ai malanni un po’ di diabete, il 24,8% pure fibrillazione atriale”.

 

E non basta

 

·         il 17,4% aveva già i polmoni ammalati, il 16,3% aveva avuto un cancro negli ultimi 5 anni; il 15,7% soffriva di scompenso cardiaco, il 28% aveva una cardiopatia ischemica, il 24,8% soffriva di fibrillazione atriale, più di uno ogni dieci era anche obeso, più di uno su dieci aveva avuto un ictus, e altri ancora sia pure in percentuale più ridotta aveva problemi gravi al fegato, dialisi e malattie autoimmuni”.

 

Allora, senatrice Ronzulli: quali controdeduzioni ritiene plausibili? Siamo di fronte a dati fasulli e artefatti intenzionalmente dal giornalista Bechis, o è addirittura l’Istituto Superiore della Sanità a ciurlare nel manico confondendo le idee e così legittimando improbabili “negazionismi complottisti”

 

Risponda la prego, siamo tutt’orecchi. Non è con gli isterismi che si fanno valere le proprie ragioni. Specie da una posizione di peso politico come quella da lei occupata…… ne va della credibilità delle istituzioni! E in questo periodo, mi creda, men che meno ce lo possiamo permettere!  

 

Adriano Colafrancesco

 



PS: Per l’attualità e non di meno “gravità politica” della materia trattata, ritengo opportuno coinvolgere e invitare al confronto anche un significativo numero di suoi colleghi del Parlamento, che a questo fine metto in copia per conoscenza, vista peraltro la trasversalità e convergenza di opinione dominante nella narrazione pubblica in merito alle gravi vicende pandemiche, in atto da ormai quasi due anni, nel nostro paese e nel mondo intero.

 

(*) Fonte: Covid ha ucciso meno dell'influenza: il dossier dell'Iss - Il Paragone


Licia Ronzulli - Con vaccino


giovedì 21 ottobre 2021

Pandemia e shopping... (il conto della serva)



...qualche notiziola simpaticamente significativa. Tra Pfizer e Moderna, quelli del liquidino tossico con dentro di tutto, dalla penetrazione nelle nostre vene e cellule ricaveranno entro il il 2022, 93 miliardi di dollari, che si aggiungeranno a quelli già ricevuti dall'umanità plebea sotto forma di stanziamenti di Stato. Così supereranno finalmente i loro connazionali del militare che, come loro, si sono rifatti castello e parco spremendo il sangue da una serie di popoli. E' il caso di lasciarli fare?

Grazie alla così definita pandemia, sono sbocciati nel mondo da essa globalizzato ben 130 nuovi miliardari, di cui sentivamo un angosciante mancanza, con la loro nuova ricchezza di 2,1 trilioni di dollari. Un prelievo dalle tasche degli esseri umani normali da rendere quello dei Rothschild, Rockefeller e Warburg nel corso del secolo passato, nonostante i profitti da due guerre mondiali, un'operazione da briganti di passo.

Roba da fare incazzare la classe operaia, i lavoratori in genere, al punto da farsi sparare cannonate di acqua gelata in faccia per un paio d'ore e subire mazzate in testa, senza retrocedere. Roba che neanche il preparato letale dei grandi cerusici e stregoni genico-chimici era riuscito a provocare. Dalla guerra biopolitica dall'alto in basso, alla vecchia cara lotta di classe dal basso all'alto.

Ciò che conta, ora, è non restare alla finestra. 

Fulvio Grimaldi - https://fulviogrimaldi.blogspot.com/



mercoledì 20 ottobre 2021

Ipocrisia politica, censura e astensionismo - Il parere di Paolo Rossi

 


"Sono un ex senatore ed ex deputato del centrosinistra (2006-2018). Non affermo tutto ciò per esibire vuote mostrine (tra l'altro non sarebbe molto di moda), ma per sottolineare una personale storia politica che mi ha portato ad avere un ruolo istituzioonale di cui mi sono sempre sentito fiero ed onorato. Non voglio entrare nel merito del dibattito no-vax o pro-vax, ma sottolineare la pericolosa deriva antidemocratica e illiberale in cui sta scivolando il Paese. 

Tralascio la mia personale avversione per un governo che, in nome di un'emergenza, ha raccolto intorno ad un banchiere (abilissimo, potente e qualificato, di questo non vi è dubbio), forze politiche antitetiche in un minestrone rancido e inqualificabile dal punto di vista di qualsiasi democrazia. 

Di fronte alla pandemia è evidente che un Paese maturo avrebbe di certo dovuto far quadrato e trovare soluzioni possibilmente comuni, ma ognuno dalla sua parte del campo, viste le enormi differenze presenti nell'ambito di questa vasta maggioranza. Non è andata così. 

L'impressione è che si sia presa "la palla al balzo" per appiattire il nostro sistema democratico a vantaggio di interessi globali piuttosto evidenti. Nello specifico, l'adozione del Greenpass anche per i lavoratori, unici al mondo ad adottare un restrittivo provvedimento del genere a parte qualche sparuto regime (ma si vede che siamo i più bravi), è assurdo per la sua palese contradditorietà. 

Si concede formalmente la facoltà di non vaccinarsi, ma chi ne usufruisce viene penalizzato in barba al dettame costituzionale. Il segretario del mio ex partito (ormai supinamente risucchiato dal pensiero draghiano) dichiara che i non vaccinati sono addirittura paragonabili agli evasori fiscali, i sindacati non difendono milioni di lavoratori pesantemente penalizzati, la stragrande maggioranza dei media canta a squarciagola la stessa canzone restringendo palesemente lo spazio a chi tenta di suonare liberamente altra musica. 

E poi ci si domanda perché la gente diserta le urne (ma a chi ha il pallino in mano va bene così). Sono indignato, oltre che piuttosto preoccupato."

 Lettera a Il Fatto, 19 ottobre '21, dell'ex sentore del PD, Paolo Rossi



martedì 19 ottobre 2021

Lasciapassare sanitario e le apprensioni di monsignor Carlo Maria Viganò...



Sto seguendo con viva apprensione le vicende della pacifica protesta che i portuali di Trieste hanno indetto  contro l’illegittima norma che obbliga tutti i lavoratori a munirsi di un lasciapassare sanitario, ottenibile sottoponendosi all’inoculazione del siero genico sperimentale, o sottoponendosi ogni quarantott’ore al tampone.


Avete ormai compreso, cari amici, che il cosiddetto vaccino sia ancora in fase sperimentale; che non si conoscano gli effetti a lungo termine; da settimane si contano sempre più reazioni avverse e decessi, che l’Autorità sanitaria – con la complicità dei media – cerca di nascondere catalogandoli come malori improvvisi. Siamo tutti cavie, oggetto della sperimentazione di massa imposta dalle case farmaceutiche ai loro servi nelle istituzioni. Sapete parimenti che il vaccino non garantisce alcuna immunità, non protegge dal contagiare né dall’essere contagiati. E sapete che pure i tamponi hanno un’attendibilità minima, perché non sono stati pensati per essere utilizzati a scopo diagnostico.


Eppure, un dipendente non può lavorare, non può percepire lo stipendio, né avere i permessi di malattia e di maternità, se non accetta di sottoporsi a questo vile ricatto, con il quale vi si vuole costringere a vaccinarvi o a dimostrare di non essere stati contagiati da un virus che nessun laboratorio – ripeto: nessuno – ha ancora isolato, ma solo sequenziato. E sfido chiunque a dimostrare il contrario.


La violazione delle libertà naturali, dei diritti civili e costituzionali, del diritto alla libertà di parola e di pacifica manifestazione è divenuta strumento di coercizione e di ricatto da parte di un’Autorità civile che non tutela più la salute e il benessere dei cittadini, ma col pretesto della psicopandemia li vuole rendere schiavi. Schiavi da controllare, da sorvegliare, dei quali tracciare ogni movimento, ogni acquisto, ogni transazione, ogni attività... 


Stralcio di un intervento di Carlo Maria Viganò, Arcivescovo 






domenica 17 ottobre 2021

La forza del vazzino...



Tra tutti i vaccini che ho conosciuto nella mia vita (pertosse, difterite, tetano, vaiolo, morbillo, rosolia, parotite, epatite, meningite e tubercolosi), non ho mai visto un vaccino che prevede che si debba indossare una mascherina e mantenere il distanziamento sociale anche quando si è completamente vaccinati.

Non ho mai sentito parlare di un vaccino che fa contrarre o diffondere il virus anche dopo la vaccinazione.

Prima di questo, non abbiamo mai sentito di premi , sconti, incentivi per fare un vaccino.

Non esistevano discriminazioni per chi non li avesse fatti.

Se non facevi un vaccino nessuno ha mai cercato di farti sentire una cattiva persona.

Non ho mai visto un vaccino che minacci il rapporto tra familiari, colleghi e amici.

Non ho mai visto usare un vaccino per minacciare il sostentamento, il lavoro, la scuola.

Non ho mai visto un vaccino che permettesse ad un bambino di 12 anni di sostituire il consenso dei suoi genitori.

Dopo tutti i vaccini che ho elencato sopra, non ho mai visto un vaccino come questo, che discrimina, divide e giudica una società come quella di oggi.

E mentre il tessuto sociale si sfalda... mentre lottiamo uno contro l'altro....

Elettricità +40%
Gas +30%
Metano Auto RADDOPPIATO
benzina 1,8 euro
etc etc etc...

È un vaccino potente!

Fa tutte queste cose menzionate eppure non fa quello per cui  dicono sia stato progettato...

(Farmacista Anonimo Veneziano)