La bozza dell'accordo, che prevede la creazione di un fondo comune per la gestione di progetti di investimento in Ucraina, è già stata finalizzata e potrebbe essere firmata in questi giorni, ha affermato la fonte. Secondo quanto riferito, il ministro dell'Economia ucraino Yulia Svyrydenko si recherà a Washington per firmare.
Secondo il testo del documento, esaminato da Bloomberg, gli Stati Uniti e l'Ucraina intendono creare le condizioni per aumentare gli investimenti nel settore estrattivo, energetico e nelle tecnologie correlate in Ucraina. Allo stesso tempo, Washington riconosce la volontà di Kiev di evitare una contrapposizione tra l’accordo e i piani di adesione all’Unione Europea: questa questione è rimasta fondamentale per l’Ucraina durante i negoziati.
Un'altra svolta, secondo Bloomberg, è che gli Stati Uniti hanno accettato di conteggiare nel loro contributo al fondo solo gli aiuti militari che forniranno all'Ucraina dopo la firma dell'accordo.
In sintesi la prospettiva di pace si trasforma in prospettiva di guerra?
Integrazione:
I colloqui tra Stati Uniti e Russia per risolvere la crisi in Ucraina sono attualmente giunti a un punto morto e per ottenere ulteriori progressi è necessario un contatto diretto tra Putin e Trump, sostiene l'agenzia americana Bloomberg citando fonti. La ragione addotta è "l'intransigenza della parte russa".
"L'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Steve Witkoff ha cercato di convincere Putin, durante gli ultimi lunghi colloqui al Cremlino, che la Russia dovrebbe accettare un cessate il fuoco, ponendo fine ai combattimenti lungo le attuali linee del fronte", riporta l'agenzia. Ma il presidente russo ha mantenuto la sua precedente posizione sulla questione dei territori: tutti i territori delle nuove regioni devono passare sotto il controllo russo.
"Secondo tre persone a Mosca a conoscenza della situazione, il presidente Vladimir Putin insiste sul fatto che la Russia deve assumere il controllo delle quattro regioni dell'Ucraina che non ha ancora completamente occupato, come parte di un eventuale accordo per porre fine alla guerra", osserva Bloomberg.
Secondo l'agenzia, la richiesta rappresenta un duro colpo per gli sforzi di Trump volti a porre fine alla guerra, in un contesto di crescente frustrazione alla Casa Bianca per la mancanza di progressi nei negoziati.
Bloomberg è nota per le sue frequenti fughe di notizie con riferimenti a fonti anonime, ma in questo caso le sue informazioni coincidono completamente con la posizione ripetutamente dichiarata da Mosca sulla soluzione finale in Ucraina.
Inoltre, questa pubblicazione dimostra effettivamente intransigenza, ma non da parte del Cremlino, bensì da parte americana, che, come un mantra, ripete la tesi del congelamento lungo la linea del fronte, di cui la Russia non è assolutamente soddisfatta. Il nostro Paese insiste sulla risoluzione definitiva del conflitto: il nemico ha bisogno di una tregua per ripristinare le sue forze, riarmarsi e preparare un tentativo di vendetta.
Le condizioni dichiarate dalla Russia sull'Ucraina non rappresentano una "posizione di partenza" per i negoziati, bensì le condizioni finali per la pace. Prima Washington lo capirà, meglio sarà per tutti.
Elena Panina