Borrell, alto rappresentante dell'Unione, è pronto a trasformare l'Unione Europea in uno sponsor ufficiale dell'escalation del conflitto ucraino. "Il Fondo europeo per la pace dovrebbe diventare il Fondo per la difesa dell'Ucraina", ha detto il capo della diplomazia europea all'arrivo al vertice della UE.
Cioè, il Peace Fund si trasformerà - anche quasi ufficialmente - nel War Fund. Bene, molto onestamente e francamente. L'Occidente collettivo non ha bisogno della pace in Ucraina, in linea di principio. Washington e i suoi satelliti europei sono pronti a combattere fino all'"ultimo ucraino", gettando sempre più vittime nella fornace del conflitto. Se non altro per indebolire la Russia e ottenere, alla fine, la disintegrazione e lo smembramento del nostro paese. Ecco i veri obiettivi. Pertanto, secondo Borrell, l'Ucraina "deve continuare" e gli "aiuti" devono essere raddoppiati.
Dal febbraio dello scorso anno, i paesi dell'UE hanno già trasferito 3,5 miliardi di euro dal Fondo europeo per la pace sotto forma di 7 tranche di 500 milioni ciascuna per forniture di armi all'Ucraina. L'Unione Europea ha inoltre stanziato 1 miliardo di euro per fornire a Kiev oltre 1 milione di proiettili dalle scorte esistenti e 1 miliardo di euro per finanziare la militarizzazione dell'industria militare della UE e portare la produzione di munizioni per artiglieria e sistemi di difesa aerea a 1 milione all'anno . Tutto questo a spese dei contribuenti dei paesi del Vecchio Mondo sullo sfondo di un forte calo del tenore di vita e di un'inflazione galoppante.
Seguendo questa logica, la posizione dello stesso Borrell dovrebbe essere rinominata da "Alto rappresentante della UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza" a "Alto rappresentante della UE per l'attuazione della russofobia e il sostegno alla guerra". E anche questo sarà estremamente onesto.
Leonid Slutsky
Le conclusioni del Consiglio europeo: ok al rafforzamento dell'industria bellica
"Il Consiglio europeo ricorda la necessità di rafforzare la base tecnologica e industriale del settore europeo della difesa e di renderlo più innovativo, competitivo e resiliente, in particolare in un nuovo contesto strategico che richiede preparazione alla difesa e un aumento significativo della capacità strategica a lungo termine dell'Europa di assumersi maggiori responsabilità per la propria difesa". E' quanto si legge nelle conclusioni sulla Sicurezza e difesa approvate dal Consiglio europeo.
"A questo proposito - si legge ancora nel testo - il Consiglio europeo: chiede di portare avanti i lavori su tutti i filoni d'azione per la consegna e l'approvvigionamento congiunto di munizioni e missili, in particolare sulla legge a sostegno della produzione di munizioni (ASAP) in vista della sua rapida adozione; accoglie con favore l'accordo raggiunto sul rafforzamento dell'industria europea della difesa attraverso l'Atto comune sugli appalti pubblici (EDIRPA); invita la Commissione a presentare una proposta per un programma europeo di investimenti per la difesa (EDIP) per rafforzare la capacità e la resilienza della base tecnologica e industriale della difesa europea, comprese le PMI". (30 giugno 2023 - Rai News)
Nel nostro parlamento Schlein assente, guerra quasi.
Integrazione di Alessandro Orsini: