lunedì 28 febbraio 2022

L'Unione Europea sta sabotando il negoziato di pace tra Russia e Ucraina



"Stanno per iniziare i colloqui tra Ucraina e Russia in Bielorussia e l'Unione Europea si macchia di creare il clima più ostile e bellicoso possibile. Una vergogna che la storia non cancellerà mai..."



E' chiaro. L'Unione europea non vuole i negoziati fra Ucraina e Russia. Mandando armi, vuole guerra.

 
Il 27 febbraio 2022 è successo questo. L'Ucraina aveva accettato di andare a negoziare in Bielorussia dove era arrivata la delegazione russa.
 
Pochissime ore, e l'UE/NATO ha deciso di mandare armi, munizioni, aerei, con alcuni paesi UE che facilitano anche la partenza di mercenari/volontari. Ed è stato anche il giorno dell'oceanica marcia "no guerra no Putin" in Germania, che ha dato la sua piccola mano ("il popolo lo vuole"), volente o nolente. 
 
Anche in Italia, le manifestazioni di sabato indipendentemente dalle intenzioni, si sono prestate a intenzioni governative bellicose. A Milano una serie di cartelli chiedeva il blocco aereo da parte della NATO.
 
Insomma invece di bombardare come ha fatto molte altre volte dal 1991, l'Europa stavolta manda armi e approva volontari. Questi ultimi, non è la prima volta: in Siria si precipitarono jihadisti da tutto l'Occidente, da tutto il mondo. Morte, distruzione, strazio. 
 
Allora l'UE vuole la guerra.
 
L'UE assassina il negoziato.
 
Qualcuno dovrebbe gridarlo dai tetti.


Marinella Correggia



Una disamina dei mezzi sulla scacchiera:

Una Inquadratura Militare, delle "Forze Riunite",
delle 4 Potenze Europee:
Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia:
Carri Armati: 1.265
Artiglieria Semovente: 485
Batterie Lanciarazzi Mobili: 107
Cannoni: 228
Aerei Da Combattimento: 809

Diamo invece ora,
Una Inquadratura Militare della Russia:
Carri Armati: 20.300
Artiglieria Semovente: 5.970
Batterie Lanciarazzi Mobili: 3.816
Cannoni: 4.486
Aerei da Combattimento: 1.416
Sulla Base di Questi Numeri,
Le 4 Nazioni danno Ultimatum alla Russia.

Allarghiamo Ora, al Quadro Generale,
Quadro Militare Usa:
Carri Armati: 5.884
Artiglieria Semovente: 950
Batterie Lanciarazzi Mobili: 1.197
Cannoni: 795
Aerei da Combattimento: 2.830
Quadro Militare Cina:
Carri Armati: 7.716
Artiglieria Semovente: 2.000
Batterie Lanciarazzi Mobili: 2.050
Cannoni: 6.246
Aerei da Combattimento: 1.527

Allarghiamo Ora, al Quadro di Confronto:
Quadro Riepilogativo Nato:
Carri Armati: 7.149
Artiglieria Semovente: 1.435
Batterie Lanciarazzi Mobili: 1.304
Cannoni: 1.023
Aerei da Combattimento: 3.639

Quadro Russia se Sola, Vs la Nato di cui Sopra:
Carri Armati: 20.300
Artiglieria Semovente: 5.970
Batterie Lanciarazzi Mobili: 3.816
Cannoni: 795
Aerei da Combattimento: 1416

Quadro Riepilogativo Russia/Cina:
Carri Armati: 28.016
Artiglieria Semovente: 7.960
Batterie Lanciarazzi Mobili: 5.866
Cannoni: 10.732
Aerei da Combattimento: 2.938
(di Pier Parodi)

domenica 27 febbraio 2022

Sanzioni alla Russia e soluzioni all'italiana - "Si torna al carbone, al nucleare ed al gas liquefatto americano"

 

Crisi ucraina, l'Italia dichiara lo stato di pre-allarme per il gas

Gasdotto  - Sputnik Italia, 1920, 27.02.2022
Si tratta del primo di tre step, in cui scatta il monitoraggio da parte del ministero della Transizione Ecologica sull'approvvigionamento del gas naturale.
L’Italia ha dichiarato lo stato di pre-allarme per il gas a causa del conflitto tra Russia e Ucraina. A farlo sapere è il ministero della Transizione Ecologica che monitora gli sviluppi della situazione.
“Il livello di pericolosità della minaccia alle forniture è sensibilmente maggiore rispetto a quanto previsto nelle analisi di rischio svolte in passato in ottemperanza del Regolamento Ue 2017/1938, da cui derivano gli attuali piani di azione preventiva e di emergenza", ha scritto il ministero in una nota, rilevando come “gran parte delle forniture di gas naturale che approvvigionano il sistema italiano” passino per il territorio ucraino.
Per questo il Mite "ha ritenuto opportuno predisporre eccezionali misure preventive volte a incentivare un riempimento dello stoccaggio anticipato rispetto alle procedure adottate in condizioni normali come discusso anche in sede europea durante l’ultima riunione del Gas Coordination Group del 23 febbraio scorso".
Il ministero, inoltre, sta sensibilizzando "gli utenti del sistema gas nazionale sulla situazione di incertezza legata al conflitto citato anche in relazione all'attuazione dell'Atto di indirizzo del Ministro della Transizione Ecologica del 24 febbraio 2022, benché la situazione delle forniture sia al momento adeguata a coprire la domanda interna”.
Impianto di gas in Germania ad Eugal - Sputnik Italia, 1920, 26.02.2022
Ecco a quanto ammontano le riserve italiane di gas
Intanto, il governo lavora per diversificare fonti energetiche e fornitori, con l'obiettivo di uscire indenni da un’eventuale riduzione del flusso di gas russo verso l’Italia.

Quello messo in campo dal ministero della Transizione Ecologica è comunque solo il primo di tre passaggi, che prevede un monitoraggio della situazione per cercare di tamponare possibili situazioni di emergenza.

Nei giorni scorsi il premier Mario Draghi ha annunciato la possibile riapertura di alcune centrali a carbone, che secondo il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima dovrebbero sparire entro la fine del 2025.
La situazione in atto ha prevalicato le ambizioni ambientaliste e ora è proprio nel carbone che l’esecutivo vede una soluzione, almeno momentanea, per evitare un’ulteriore impennata dei prezzi.
Dollari ed euro - Sputnik Italia, 1920, 25.02.2022
Franco: "Russia fuori dallo Swift? Problemi per pagare gas, anche per l'Italia"
Ma per far fronte ad un eventuale aggravamento della crisi, si punta ad incrementare le quote di gas in arrivo da Qatar, Algeria e Libia, ma anche di quello liquefatto trasportato dalle navi cargo degli Stati Uniti. Tra gli obiettivi, come si legge sul Messaggero, ci sarebbe anche quello di coprire il 20 per cento circa dell’import con le estrazioni dai giacimenti italiani.
Per il futuro, infine, si punta sulle rinnovabili, anche attraverso una semplificazione delle procedure burocratiche, e sulle dibattute centrali nucleari.

Fonte: https://it.sputniknews.com/20220227/crisi-ucraina-litalia-dichiara-lo-stato-di-pre-allarme-per-il-gas-15343823.html



Commentino: "Finalmente con la scusa delle restrizioni sulle importazioni del gas russo si torna a parlare di carbone e di nucleare... ed anche del famoso gas americano da fracking, importato via marittima,  che adesso diventa competitivo... e gli affari sporchi riprendono!" (P.D'A.)

sabato 26 febbraio 2022

La malattia perfetta e ulteriori notizie avverse


La malattia perfetta. Quella che non si sa come sia nata, come si affronti, come si curi. La malattia che si associa a mille altre malattie. Che può esser causa di tutti i possibili sintomi. Che non finisce mai, che produce conseguenze a ripetizione, che lascia uno strascico infinito.

La malattia molto contagiosa, assolutamente insidiosa, che puoi avere anche senza saperlo. Che solo il sistema ha modo di diagnosticare. Che solo con un approccio preventivo, ufficiale, indefinitamente reiterato e standardizzato, nei confronti del quale è pretesa un'adesione acritica e una fede cieca, può essere affrontata. Che solo un cocktail di norme rigide, confuse, mutevoli e contraddittorie può regolamentare.

Una malattia burocratica la cui gestione è sottratta ai medici ed affidata agli archivi elettronici. Che non riceve assistenza dagli ambulatori ma dai call center. Che va trattata con questionari e con quesiti a cui rispondere a distanza, e non con auscultazioni e visite specialistiche. Una malattia che paralizza e disattiva il sistema sanitario pubblico a vantaggio delle grandi catene di cliniche private.

Una malattia che crea isolamento e divisione, diffidenza e disprezzo. Una malattia che serve a imporre restrizioni e sottomissioni. Che produce discriminazione e sottrazione sistematica di ogni diritto e di ogni libertà personale. Che impone il potere di polizia, la criminalizzazione del dissenso, la delazione e il tradimento. Che richiede lo stato di emergenza, l'uomo forte al comando, la sospensione delle norme costituzionali. Che comporta l'allontanamento sociale dei dissidenti, il disprezzo pubblico verso i dubbiosi, la perdita del lavoro per chi non si allinea.

La malattia che distrugge le piccole realtà imprenditoriali consegnando il loro giro d'affari, frutto del lavoro di decenni o addirittura di secoli, a gigantesche multinazionali nate ieri e già in cima all'economia mondiale. Che produce quantità industriali di disoccupati assicurando risparmi stellari al sistema pensionistico statale e accelerando vertiginosamente quel processo di automazione produttiva che porterà, quanto prima, alla piena sostituzione della macchina all'uomo. Macchine che obbediscono senza chiedere. Che non necessitano di illuminazione, riscaldamento, assicurazioni sugli infortuni, tutele sindacali, contratti, stipendi. Macchine che eseguono senza dissentire. Senza scioperare mai.

Una malattia che sbatte fuori dalle scuole gli insegnanti più critici, che forma i giovani alla sudditanza e alla paura. Quella paura sulla base della quale ogni popolo può esser dominato e asservito al potere. Quella paura della morte che soltanto una malattia perfetta come questa può risvegliare e mantener costante in ogni singolo attimo della giornata.

La malattia perfetta. Quella che non inizia e non finisce.

La malattia che scava una profonda e fredda tomba, una volta per tutte, nell'esistenza vuota di chi ha ucciso per sempre, dietro ai suoi occhi ciechi, ogni attitudine al Pensiero.



ULTERIORI NOTIZIE AVVERSE

Gentili lettrici e lettori, anche lunedì 21 febbraio 2022 le pagine 2 e 3 di "LA VERITA'" erano molto interessanti.

E Conte avrebbe potuto costringere Speranza - emerito incapace - a fare qualcosa di decente. Si sta comportando come un padreterno ma le sue "deprecabili" decisioni sono lodate da tv e giornaloni. 

Dopo quattro mesi aveva già scritto - precedendo il celebre Zangrillo - un libro in cui narrava che il covid era già estinto. Era lui che doveva sparire.

 La quarta dose è stata introdotta - con  risultati disastrosi -  in Israele. Sostenendo il contrario Magrini - capo dell'AIFA - ha raccontato una balla colossale. Posso inviare a chi lo desideri i dati di sei Paesi registrati negli ultimi 60 giorni.

Nel 1960 la farmacologa Frances Kelsey si oppose al riconoscimento del farmaco TALIDOMIDE negli USA. Era già usato in molti Paesi per alleviare la nausee da gravidanza.

IPOTIZZO' GRAVI EFFETTI AVVERSI SUI NASCITURI. Fu snobbata e insultata.

Dopo migliaia di morti e migliaia e migliaia di malformazioni, nel 1962 il TALIDOMIDE fu ritirato in tutto il mondo e Frances Kelsey cessò di essere la "bieca complottista". Gli effetti avversi dei Pfizer e dei Moderna - che Speranza tiene nascosti - stanno venendo alla luce.

La più grande compagnia assicurativa tedesca nel campo medicale ha dichiarato di aver ricevuto - in otto mesi - 200.000 richieste (10 milioni i suoi assistiti) per cure mediche sostenute dopo la vaccinazione. Almeno due milioni di tedeschi hanno avuto effetti avversi.

Nel libro "Il vaccino che ha cambiato il mondo" ispirato dal ricercatore turco Ugur Sahin proprietario con sua moglie ricercatrice Ozlem Tureci di Biontech, socia di Pfizer, è scritto che il 40% dei vaccini messo in commercio dopo le regolamentari verifiche è stato poi ritirato perché risultato poco utile o addirittura dannoso.

Speranza vuole assolutamente continuare con un "siero" che non è ancora stato approvato da FDA perché non "testato". Cosa dichiarata dallo stesso Ugur Sahin. Ma con sua moglie ha già messo in saccoccia qualche miliardo di  dollari.

GUERRE E GRAN VACCINAZIONI SI FAN SOL PER I MILIONI.

Considerazione finale:

Se la probabilità di "ricovero in rianimazione" dei non vaccinati è 100 rispetto ai 60 dei boosterati (dato ufficiale ISS) la probabilità di questi ultimi di sopportare effetti avversi è 300 rispetto a 0 dei non vaccinati.

E' una riflessione fatta da molti medici che stanno rischiando il posto di lavoro pur continuando ad aiutare i loro pazienti.

Questo pseudo vaccino è più pericoloso del covid. Ormai lo sanno anche i marmi degli ospedali.

Luigi Caroli - ste72mi@yahoo.it




Zio Sam: "I want you for U.S. army"...

 


La posizione dell’Italia e dell’Europa non può essere semplicemente quella simboleggiata in questa foto. Non può essere cioè di facile allineamento agli Usa, bensì di assumere finalmente il ruolo che le compete nello scacchiere mondiale, che in questo momento dovrebbe essere quello di trattare, mediare, fra le fazioni in guerra. Non può essere quello di giocare a fare i “buoni” titolati a dare lezioni ai “cattivi” russi, visto che Usa e Ue si sono macchiati di guerre illegali e criminali (peggio ancora se avallate dall’Onu) in ex-Jugoslavia, Afghanistan, Iraq, Libia, Somalia e via bombardando.

Infatti l’attacco criminale di Putin all’Ucraina è un post scriptum degli imperialismi del XX secolo. Putin parla a nome di un popolo che non dimentica nulla, tantomeno la sua vocazione nazionalista ancora frustrata dal crollo dell’Urss e dalle irresponsabili provocazioni dell’Occidente che ha fatto di tutto per umiliarlo, violando l’impegno di non allargare la Nato a Est; Biden a nome di un popolo che non ricorda quasi nulla, salvo i tributi di sangue pagati a far guerre in giro per il mondo, perdendole drasticamente tutte dal 1945. Noi, cittadini della cosiddetta Europa, pagheremo il solito tributo di soldi per conto terzi, passando da uno stato d’emergenza (sanitario) a un altro (bellico), a tacere del sanguinoso tributo umano delle popolazioni ucraine, indipendentiste e russe, nonché dei profughi di entrambe le parti (che respingeremo come sempre).

L’Europa resterà il vaso di coccio fra due potenze che si rafforzano a scapito nostro, perché l’Europa politica e militare non è mai nata per non dispiacere al residuato bellico della Nato (a 31 anni dalla fine del Patto di Varsavia), con alleati indecenti come la Turchia (impegnata a sterminare i curdi nel silenzio degli atlantisti); vaso di coccio finché accetteremo che lo Zio Sam faccia casini in giro lasciandoci il conto da pagare, in termini di migranti (Libia e Afghanistan), terrorismo (Iraq), affari mancati (Cina) e bollette (Ucraina).

L’Italia in Europa continuerà a contare meno di niente se politica e giornalismo si accalcano a copiare da oltreoceano le invettive contro Putin e a dare la caccia a chi è di più o di meno amico di Putin, sol perché i loro interessi sono di misera bottega elettorale. Servirebbero, in Italia una forza politica e in Europa una nazione, che tengano una postura più terza e meno appiattita sugli Usa. Per ora non si intravvedono.

Non restano che i Movimenti pacifisti che, pur nel loro troppo variegato e purtroppo ininfluente arcipelago (meriterà aprire un franco dibattito al riguardo), ripartendo dalla tragedia Ucraina devono  imporre in discussione un programma di Pace e Nonviolenza. Uscita dell’Italia dalla Nato. Smantellamento degli arsenali atomici e loro allontanamento dal Paese. Drastica riduzione delle spese militari.  


Rete Ambientalista - movimentodilottaperlasalute@reteambientalista.it





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Commento-integrazione di Jure Eler:

"Come correttamente evidenziate, la Russia non ha mai fatto alcuna "guerra illegale": in Afghanistan, ad esempio, il suo esercito è intervenuto su richiesta del legittimo governo afgano, così come è avvenuto in Siria, e così è sempre stato fin dai tempi dell'URSS, dalla Corea al Viet-Nam a Cuba. La sua politica pacifica è evidenziata dalle 8 basi d'appoggio militari fuori dai sui confini, mentre gli USA hanno 800 basi da combattimento e postazioni missilistiche strategiche a decine di migliaia di chilometri dal suo territorio, e qua in Friuli abbiamo le sue B-12 sotto al culo, come a fine comunicato timidamente accennate. Di russe, basi missili e bombe nemmeno una.

E proprio per tutto questo, dei vostri acrobatici e sempreverdi nè-nè ne abbiamo le tasche piene.
Perchè la responsabilità de "l’attacco criminale di Putin all’Ucraina" non è un "post scriptum degli imperialismi del XX secolo", e nemmeno il frutto di una "vocazione nazionalista del popolo russo frustrato"affermazione che mostra un pregiudizio etnico razzista che vi disonora.

La piena responsabilità di quel che accade oggi in Ukraina va imputato unicamente alla UE impestata dalla NATO e al suo Comandante in capo il Presidente USA, per ultimo oggi Joseph Biden. E' questo il personaggio che ha eseguito il compito, prima da vice di Obama delle mille guerre ed ora promosso a primo attore, di mettere nei guai gli ukraini, nazificando il loro paese e spingendoli a minacciare la Russia, assieme a collaboratori quali John Kerry e Victoria Nuland Maidan, quella del "che l'Europa si fotta", perseguendo un progetto di soffocazione politica ed economica ad ottenere la conquista di un paese chiave per l'espansione ad Est della NATO fino ai confini russi, in un'Ukraina che dal '90, una volta "liberata" dall'URSS, ha perso un quarto della sua popolazione attiva costretta ad emigrare. Un personaggio che ha fatto pagare loro un pizzo di 50.000 $ al mese al figlio Hunter Biden Burisma gate, che li ha riempiti di armamenti e debiti, e cui ora gli ukraini chiedono aiuto contro l'Orso incazzato. Sindrome di Stoccolma verso chi li ha massacrati come popolo e nazione, e che ora sta mettendo nei guai un'altrettanto sindromata e fratturata Europa, che è uno degli obiettivi geopolitici dell'amministrazione neo-con USA da almeno trent'anni (e nel cassetto da ottanta), assieme all'accerchiamento e isolamento della Russia (parentesi presidenza Trump a parte, a conferma) ad evitare ogni possibile saldatura euroasiatica, economica e politica, per impedire lo sviluppo di un possibile competitor mondiale, a difesa dell'egemonia USA del dollaro. Strategia di cui la UE e la NATO sono gli strumenti, l'uno economico e l'altro politico-militare. Poi lo stronzo, il criminale, sarebbe Putin costretto a difendere il suo Paese e la sua gente, messo qui al pari di un Joseph Biden, un tipo lucido e onesto da cui la NATO dice di prendere ordini, quando è invece solo un pagliaccio, come Bush Junior: come allora, il regista sta celato nella fossa e dietro il sipario.

Il "compito" dell'Europa (quale Europa? Anche la Russia è Europa, e pure l'Ukraina. O vi riferite a quella sporca congrega di Bruxelles?) ovvero della UE, che conta 21 Paesi NATO su 27, e con essa dell'Italia con la diretta partecipazione a EuroMaidan di suoi politici di primo piano (Pittella PD in primis), è stato da sempre un ruolo di supporto alle politiche espansioniste NATO, di collaborazione al colpo di stato del 2014, di insabbiamento e disinformazione sulla questione ukraina per farla marcire, portandoci così alla situazione attuale. La UE è stata il braccio economico e politico della NATO in Europa fin dalla sua nascita. Chiedere ad essa un'azione di pace è come chiedere ad un verme di fermare un treno.

E non preoccupatevi dei profughi dell'Ukraina: se li prenderà la Russia, se necessario e se lo vorranno, come già sta facendo per gli sfollati delle Repubbliche del Donbass da otto anni massacrate dalle bande naziste del governo di Kiev, così come ha fatto la Serbia con i profughi kosovari d'ogni etnia e religione cacciati dalle bande UCK create, sostenute e armate dalla NATO, dai suoi collaboratori mediatici e ONG di complemento, e da tanti utili idioti. Come oggi le bande naziste del comico Zelensky."
(Jure Eler)



Altro commento di Giorgio Stern: 


Superman Biden. Questo comanda la NATO (o almeno così dicono) che dispone della militarizzazione di mezza Italia (per chi non cogliesse il nesso  vedi: 

"Il soave profumo dell'imperialismo"... e la puzza di tutte le basi Nato in Italia:   https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2022/02/il-soave-profumo-dellimperialismo-e-la.html


 

Nota - "Dopo la notizia che la Russia è pronta a inviare una delegazione per i colloqui con l'Ucraina, pochi istanti fa il Cremlino ha annunciato che Putin ha accettato di organizzare i negoziati dopo che Zelensky si è detto pronto a discutere dello "status neutrale" dell'Ucraina (cioè non aderire alla NATO)"

Mio commentino: “Nel frattempo però si viene a sapere da Televideo che Zelensky si è chiuso in un bunker a Kiev, in stile hitleriano, e non ha più parlato di avviare dialoghi di pace con Putin. Mentre le forze ucraine continuano a bombardare il Donbass e si servono della popolazione civile di varie città come scudi umani...” 


venerdì 25 febbraio 2022

Arredanga romba coiomba: "Italia pronta alla guerra contro la Russia..."



 Al termine del’incontro della Nato a Bruxelles, il ministro della Difesa italiano Lorenzo Guerini ha spiegato: «Dall’incontro esce un messaggio molto chiaro di determinazione e coesione dell’alleanza. Abbiamo discusso dell’implementazione di misure nell’Europa orientale e sud orientale e della disponibilità di alcuni paesi ad ospitare tali misure. L’Italia come sempre, in pieno spirito di solidarietà, continuerà a fare la sua parte ed è pronta a rafforzare, a seguito delle decisioni che saranno assunte in ambito Nato, il proprio contributo alla postura di deterrenza nel fianco est e sud-est, chiaramente previa autorizzazione parlamentare». (Dove l'opposizione non esiste o quasi. ndr)

Detto in termini comprensibili: siamo in guerra contro la Russia sotto comando NATO

Conseguenza immediata? L'Italia ha almeno 200 obiettivi strategici nel mirino di Mosca, solo per limitarci agli obiettivi militari principali, tra cui una decina di porti, da Trieste a Napoli, da Genova a Taranto.

Conseguenze a breve: stato d'emergenza prorogato per stato di guerra, e relativi provvedimenti e conseguenze sul piano politico, sociale, economico, democratico.

 "NATO FERMATEVI!"
 

 400 militari italiani sono già in campo nell’operazione Enhanced Forward Presence in Lettonia e 1000 sono pronti a schierarsi. «Mille fra alpini e bersaglieri, camionette Lince, autoblindo Puma, 8 Eurofighter ed F35; più la portaerei Cavour» ha twittato l’ex parlamentare Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista. 

 Marco Rizzo, PCI: 

DRAGHI PRONTO A FARCI MORIRE PER KIEV. POI VEDRETE CHE BOLLETTE. Mille fra alpini e bersaglieri, camionette Lince, autoblindo Puma, 8 Eurofighter ed F35; più la portaerei Cavour. Sab 27 Feb a manifestare in 20 città italiane. Roma Pza SS Apostoli dalle 15.Mio intervento alle h 17. pic.twitter.com/ZIdSXvBHF8

— Marco Rizzo (@MarcoRizzoPC) February 23, 2022
 
 Tutti gli altri, i 'pacifinti', CGIL, ANPI, PRC, Pap, Manifesto e sardine varie, eccoli come sempre nascosti dietro NATO e nè-nè, si tratti di Jugoslavia (e nel '99 il PdCI di Rizzo stava al Governo con D'Alema), di Iraq, poi di Libia, di Siria, di Afghanistan, ultimo del Kazahistan, e ora del Donbass, della Transnistria, della Crimea, della Bielorussia e di Kaliningrad: tutti obiettivi NATO. Per loro, ora i cattivi stanno a Mosca e a Minsk, sono Putin e Lukašenko, che non si sottomettono e resistono. Nel 1999 lo era Milošević. Nel 2011 Geddafi. Nel 2014 Assad. I primi due sono stati fatti fuori dalla NATO, il terzo s'è salvato con l'aiuto russo. La 'sinistra' compatibile preferiva forse, o le è indifferente, o addirittura propugnava per il Donbass una resa russa alla NATO modello Rambullet e una tale soluzione finale balcanica pure per Transnistria, Crimea, Caucaso, Bielorussia, Kaliningrad e poi magari pure dell'intera Russia? 

 Esemplare, oggi come 23 anni fa, Rifondazione comunista, gli stessi 'compagni' che nel 2011 assaltavano l'ambasciata libica a Roma con le bandiere controrivoluzionarie di Re Idris, appoggiando di fatto l'attacco internazionale alla Libia e la sua distruzione. Oggi si battono contro "la rinascita del nazionalismo russo":
 "Rifondazione Comunista condanna l’inaccettabile intervento militare russo e invita alla mobilitazione per la cessazione immediata del conflitto in Ucraina e la ricerca di una soluzione di pace. Rifiutiamo la logica bellicista e imperialista che ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa. Non ci arruoliamo e non mettiamo l’elmetto della NATO in testa. Condanniamo l’invasione russa dell’Ucraina e l’espansionismo della NATO che ha deliberatamente prodotto un’escalation irresponsabile alimentando il nazionalismo ucraino e l’attacco contro le repubbliche del Donbass. [...]". "Bisogna rifiutare di indossare l’elmetto della NATO che è corresponsabile della crisi in corso (....). Era evidente che aprire le porte della NATO all’Ucraina avrebbe scatenato il nazionalismo in Russia”.
Mentre invece ha scatenato la guerra civile di Kiev contro le popolazioni russe del Donbass.

Prima con il colpo di stato Nazi-NATO di EuroMaidan, poi con la persecuzione delle popolazioni russe di Ukraina che ha costretto alla resistenza le province di Luhansk e Donetsk.
La responsabilità ultima del fallimento diplomatico e della precipitazione bellica sarebbe quindi di chi bombardato si difende e chiede aiuto, e lo ottiene (sia pure anche per proprio interesse strategico, vitale), mica di chi minaccia e attacca da decenni lungo tutti i confini russi provocando per proprio disegno costanti minacce contro una Russia che fino ad oggi non ha mai invaso nessuno. Finora. Perchè quando si è costretti al muro, indietreggiare ancora si rivela difficile. 

Rassegna  a cura di Jure Eler
 
 


Mario Draghi: “L’attacco della Russia contro l'Ucraina è ingiustificabile, siamo vicini al popolo e alle istituzioni ucraine. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della NATO per rispondere immediatamente, con unità e determinazione”.

 
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Integrazione di Giorgio Stern:

"A differenza degli attuali Comandanti, Prodi sa leggere, scrivere e far di conto.

Sa che gli USA si serviranno dell’Italia e dell’Europa per contrastare Mosca.

È la versione USA di “Armiamoci e partite”.

Sa che la sua affermazione sulla NATO è un’affermazione retorica.

Sa, ma, a differenza di quegl’altri, ha il coraggio di parlare..."