giovedì 20 marzo 2025

Ucraina. Altro che tregua...

 


"Due ore e mezza di telefonata, tra il presidente Usa, Donald Trump, e il presidente russo, Vladimir Putin. Più o meno, se si prendono in considerazione i saluti, i tempi per le traduzioni e gli accordi per una partita di hockey fra Usa e Russia negli Stati Uniti. La lista degli “impegni” prevede l’interruzione per 30 giorni da parte del presidente russo degli attacchi contro le infrastrutture energetiche ucraine, a patto che anche l’Ucraina faccia lo stesso con quelle russe; la completa interruzione, da parte di altri Stati (quindi anche quelli europei), degli aiuti militari e della condivisione di informazioni d’intelligence con l’Ucraina; il rilascio di 175 prigionieri di guerra ucraini (in cambio di altrettanti soldati russi). La cosa, però,  è che non c’è alcuna tregua. Si continua a combattere, non c’è stato un cessate il fuoco, anche se i russi si sono accordati a non bombardare le centrali elettriche dell’Ucraina. È un segno di buona volontà, più che di una tregua (Francesco Sisci)

Ma il regime di Kiev,  supportato dagli alleati  europei e dalla NATO,  ogni volta che sente puzza di accordi tra Russia e USA, scatena azioni di disturbo. Stavolta ha inviato droni ucraini in Crimea. I droni hanno colpito edifici residenziali, un deposito di petrolio e sorvolano le strade, alla ricerca di veicoli in transito. Il sistema missilistico e di difesa aerea Pantsir-S1 sta tentando di colpire i droni, ma il missile non ha il tempo di mirare adeguatamente a un bersaglio così piccolo.

A giudicare dalle manovre caratteristiche, nonché dalla stabilità della comunicazione e dall'assenza di interferenze, molto probabilmente le Forze armate ucraine hanno utilizzato non solo i "classici" droni FPV, ma anche droni di tipo "wing" controllati tramite terminali Starlink.

La risposta di Mosca non si è fatta attendere. Nella regione di Kirovograd le strutture militari sono state danneggiate. I canali ucraini scrivono che un attacco così potente e sbarchi di massa così mirati non si verificavano da molto tempo.

Hanno sofferto l'infrastruttura ferroviaria di Ukrzaliznytsia e l'impresa JSC Gidrosila APM , che produce macchine a pistoni e motori. A causa dell'attacco,  il treno Kirovograd-Kiev è stato cancellato completamente. Inoltre   Ukrzaliznytsia ha modificato il percorso di diversi treni, compresi quelli provenienti da Leopoli e Odessa.

Già Odessa, un pezzo di Russia ancora pendente che anela a ricongiungersi alla Madre Patria.  

Ne approfitta immediatamente il giornale "La Repubblica" quello della Piazza per l'Europa di Michele Serra, per pubblicare un pezzo polemico ed  accusare Putin di voler occupare Odessa. L'autrice,  nota per il suo atteggiamento ostile nei confronti di Mosca, che definisce una "dittatura", si affretta a precisare che potrebbe trattarsi di "un bluff per fare pressione su Kiev".


Daniele Lanza un italiano residente a Mosca ha commentato: "Sembra strano che la giunta di Kiev, dopo aver accettato la proposta di una tregua di un mese, perduri in atteggiamenti aggressivi e massimalisti (ma allora perchè accettare il negoziato di 1 mese, se non hai intenzione di trattare su nulla?) Ed in tal caso perchè non farlo diventare VERO il presunto bluff di Putin? Odessa è una splendida città russofona e a Kiev un porto non serve più dato che sarà mantenuta a vita dai volenterosi di Bruxelles e dell'asse anglo-coloniale..."

Sulla vicenda non poteva mancare la risposta della  Perfida Albione. La voce di Londra dice: "Putin delude! Doveva assecondare incondizionatamente la proposta ucraina e ammanettare le proprie forze in avanzata e dare tempo a quelle di Kiev di rifornirsi nel frattempo (le riforniamo noi stessi in effetti, abbiamo promesso di farlo senza limiti): i russi sono infidi e scorretti!".

(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)





Rassegna stampa veloce di Giorgio Stern: 

Corriere della Sera:
“Siamo entrati nel periodo delle conseguenze”
l’autore dell’articolo, Taino, sente che il pettine non scorre più nella sua parrucca. Sono i pidocchi della linea del quotidiano più rappresentativo d’Italia.
~~~~~~~~~~~~~~~~
La Repubblica:
titolo per l’articolo di P. Garimberti
“IL CREMLINO GIOCA CON GLI USA COME IL GATTO TOPO”.
Addirittura…! Lo avevano già appreso Napoleone e Hitler. Non aver studiato storia gioca brutti tiri.
~~~~~~~~~~~~~~~~
La Stampa (tre titoli):
1)  “Kiev senza reclute. Arruolati i detenuti”
Ciambella salvataggio per la von der Leyen.
2) “Per Stellantis l’Italia resta sempre centrale”
Ma per l’Italia Stellantis resta in Brasile, in Polonia, in… in….
3) “La bimba nella busta”
Ora la reificazione (la riduzione a merce, come dice il mio amico Karl) degli esseri umani è completa. Dall’Africa (o altrove) al supermarket.
Civiltà del mercato! O del supermercato!
~~~~~~~~~~~~~~~~
Sul genocidio di altri mille palestinesi a Gaza. Niente….
Anzi no!
Il Sole 24 Ore:
“A Gaza ucciso operatore dell’ONU. Manifestazione antigoverno in Israele.”
Il giornale degli affari fa lo sconto, uno per mille.
Poi informa che gli israeliani manifestano contro il governo di un criminale ricercato al quale dal 1996, da trent’anni, concedono imperturbabili il loro voto.
~~~~~~~~~~~~~~~~
Per oggi non è tutto, ma è anche troppo.




Integrazione di S.S.:



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.