giovedì 30 aprile 2020

1 maggio a Calcata... era solo un sogno


Google Street View Calcata Nuova.Google Maps.
Calcata Nuova - Piazza del Comune 

Zzz...  Driiiin (vecchia sveglia) Uhaaa!.. Mamma mia... fammi guardare dalla finestra, non si sa mai, Aaah!.. Fiiuu! Per fortuna la vita scorre normale. Allora mi vesto scendo per strada,  eeh... Cavolo! La gente è tutta sorridente. Mi saluta e io ricambio il saluto. Mi fermo quindi dal giornalaio per comprare un quotidiano e leggo subito che l'Italia è il primo paese al mondo scelto come meta dai ragazzi per venire a lavorare e studiare, che poi l'economia va a gonfie vele e che finalmente la globalizzazione del reddito ha eliminato l'emigrazione della povertà, che poi oggi è la festa della pace e si festeggiano 75 anni di prosperità dall'ultima disastrosa guerra mondiale per la messa al bando di tutte le armi di distruzione di massa... Eee... Tipitipidì... Tipitipidì (sveglia moderna). 

Una Mattina Mi Son Svegliato.  E ho Trovato l'Invasor,  l'Incubo Continua...

Avrei anche arricchito con più parole questo sogno, ma il mio ripudio alla tecnologia fa si che io debba sintetizzare i miei pensieri con i pochi caratteri a disposizione di un SMS, ho anche un vecchio smartphone che non adopero quasi mai ma sullo stato si, posto le mie ribellioni  che ormai quasi più nessuno guarda perché bannato e dannato da quelli che consideravo amici (si di Maria de Filippi :-D). Meglio così, almeno so che le poche persone rimaste nei miei contatti sono sincere. Vorrei un giorno mandare un bel letterone analogico stile Bibbia (per lunghezza) in modo da esprimere meglio le parecchie cose che avrei da dire, ma non saprei dove spedirla, a Treia? Vicolo Sacchette numero?... Vabbè, detto questo vi abbraccio e spero di incontrarvi presto. 
Vi Voglio Bene. Ciao.
(Roberto)


 Una manifestazione di libertà perduta di tanti anni fa... un 1 maggio a Calcata


Italia Ciao - La canzoncina per la nuova "liberazione"



Per alleviare il dolore da terrorismo mediatico delle ultime settimane, una distensiva canzone patriottica è proprio quello che ci vuole. Buon ascolto e, mi raccomando, passaparola …. se ti senti ancora italiano! (A.C.)

Italia ciao!

Questa mattina mi son svegliato,
Italia ciao! Italia ciao! Italia ciao, ciao, ciao!
l’americano ti ha liberato
e ha cacciato l’invasor.

Passano gli anni e poi i decenni,
Italia ciao! Italia ciao! Italia ciao, ciao, ciao!
si parla ancora di quel ventennio
e  non ti accorgi del black out,
E non lo vedi, che l’invasore,
è ancora qui, è ancora qui, è ancora qui, qui, qui
un nuovo Hitler, giacca e cravatta
che ti bacchetta da Bruxellesù

E’ sostenuto da ogni governo
che dice che, dice che, dice che, che, che
non c’è più guerra da settant’anni
però c’è sempre povertà

Chiudono aziende, ci son suicidi
Italia addio, Italia addio, Italia addio, addio, addio
disoccupati, sottopagati
costretti a dire sempre sì

Crollano i ponti e anche le strade
Italia ciao! Italia ciao! Italia ciao, ciao, ciao!
i tuoi paesi terremotati
son sempre lì che aspettano

La sanità, l’infrastruttura
Italia ciao! Italia ciao! Italia ciao, ciao, ciao!
non si può fare, non si può dire
perché l’Europa dice nein!

E si ha paura e non si investe
nel made in i, made in i, made in i, i, i
e compri fuori roba scadente
perché ti costa la metà

O italiano, ti rendi conto
Italia ciao! Italia ciao! Italia ciao, ciao, ciao!
che quel regime, che tanto odi
non è finito è ancora qua

E’ nelle banche, è nelle tasse
ed è nei vincoli bla, bla, bla
e piano piano, con il sorriso
ti toglierà la libertà


Povia: da "Bella Ciao" in "Italia Ciao" è record visualizzazioni

lunedì 27 aprile 2020

Tentativi empirici (non certificati) per neutralizzare il vaccino obbligatorio


Usa, vaccino sviluppato da team guidato da un italiano supera test ...

In caso di una impossibilità totale di evitare un vaccino (vaccinazione forzata da violenza fisica e/o morale, ricatto professionale, impedimenti a poter partecipare ad un corso, ecc.) munirsi di un tubo di argilla in pasta (negozio di dietetica, o erboristeria), una garza e una banda autoadesiva.

Raggiungere le toilette appena possibile dopo l'iniezione e spalmare abbondantemente l'argilla sul sito del vaccino, mettere la garza e incerottare.


Conservare il tutto minimo due ore, il vaccino sarà assorbito quasi completamente dall'argilla.


Delle operazioni simili sono state testate su bebè, cani e gatti e si sono rivelate efficaci quasi al 100%, senza nessuna apparizione delle manifestazioni solite come febbre, stanchezza, eruzioni cutanee...


Per misura di sicurezza, si possono in più stimolare le difese immunitarie naturale con differenti metodi, a scelta o in associazione:

- Cloruro di magnesio, 40 ml di soluzione per un adulto-25ml per un bambino, tre volte al giorno, il giorno della vaccinazione e il giorno dopo.
Preparazione della soluzione: 20 grammi (1 sacchetto) in 1 litro di acqua (in farmacia).

- Estratto di semi di pompelmo: 30 gocce in un bicchiere di acqua, 3 volte al giorno, per 2-3 giorni

N.B. Scoperto nel 1980, la sua azione si estende a circa 800 tipi di batteri e di virus, e circa 100 tipi di micosi, e inoltre a un grande numero di parassiti unicellulari. Questo fatto fa dell'estratto di semi di pompelmi, con l'argento colloidale, il più potente antibiotico (antivirale, antimicotico) naturale conosciuto.


- Vitamina C naturale: acerola o cynorrhodon, 2 a 3 grammi al giorno per 2- 3 giorni.

Un'altra soluzione:
In virtù del principio che "non è il vaccino che è obbligatorio, ma solo il certificato!", trovare un medico intelligente e pietoso, che... [...]


Ultima Ratio - a mali estremi, estremi rimedi!
L'ASPIVENIN (ASPIRA-VELENO DI SERPENTI, API... E VACCINI). Questo è un apparecchio, una grande "siringa" a depressione, invece di iniettare aspira. Io l'ho utilizzata varie volte dopo punture di vespe, e funziona!  (Giuditta) 

Paperino eroe per caso della chimica a fumetti - Scienza in cucina ...



venerdì 24 aprile 2020

Come evitare la vaccinazione "obbligatoria"... Alcuni suggerimenti


Coronavirus e fase 2: nel Lazio vaccinazione antinfluenzale e anti ...

So che ne avete  sentite tante, ma questi suggerimenti  sono, secondo me, essenziali per poter prendere una decisione motivata, non solo da ragioni idealistiche, ma anche pratiche e salutistiche.

1) Il primo video, di un avvocato che ha ha cuore la libertà personale, mostra cosa c'è nei vaccini a partire dal minuto . Se scegliete di farli, meglio usare quelli per animali (se ne esistono simili) perché quelli non hanno tutto ciò che di estraneo c'è in quelli per umani.

2) Il secondo video è l'intervista a uno dei migliori 50 medici americani, con esperienze in diversi campi, collegati all'argomento di nostro interesse. Lo ritengo una vera perla.

Un abbraccio a tutte e tutti (anche se non si potrebbe), Marco Bracci

PS:  Sono di Livorno, città natale del fondatore del partito anarchico Pietro Gori, e un po' di sangue ribelle mi è rimasto.

Lazio, l'ordinanza di Zingaretti: vaccino obbligatorio per 2,2 ...

Per riuscire ad evitare una vaccinazione *obbligatoria (ma anticostituzionele)* è necessario sapere cosa dire e cosa fare:

● IMPORTANTE"Non Rifiutare" il vaccino, altrimenti sarai considerato combattivo e sovversivo, ma puoi gentilmente rifiutare il loro servizio facendo quanto segue:

● Domanda 1
Se non te lo danno subito, chiedi di avere il foglio per "Consenso informato", che NON DOVRAI FIRMARE, pena l'autorizzazione volontaria alla vaccinazione.
Se te lo danno, leggilo ma non firmarlo, e prima fai le segg. ulteriori domande:

● Domanda 2
Chiedi al medico se il vaccino contiene anche MRC-5 (queste sono cellule di feto abortito e altro DNA -es. sangue di scimmia-mercurioalluminio, ecc.).

Se è così, hai il diritto di rifiutare.

● Domanda 3 
Chiedi anche se c'è la possibilità di una reazione iatrogena
 "effetto indesiderato del vaccino, causato da molteplici composti o medicinali che agiscono l'uno sull'altro”.

Se il dottore dice: "Sì, è possibile "   hai il diritto (puoi/devi) di rifiutare la vaccinazione

  ● Domanda  4 (quella che ha funzionato per Marina)
Se le due domande sopra non sortono effetti positivi per la non vaccinazione, di':
"allora sono disposta/o a firmare se lei prima mi firma un documento che, in caso di qualsiasi problema di salute derivato dalla vaccinazione, se ne assume tutte le responsabilità civili e penali"

Se il dottore dice: "NO, non firmo nulla", hai il diritto (puoi/devi) di rifiutare la vaccinazione

Ringrazia il dottore e gli infermieri per l'offerta e vattene.

Ricordati che i medici hanno fatto il giuramento di Ippocrate e sono obbligati a onorarlo - RICORDAGLIELO se necessario..

Questo è il modo in cui possiamo rifiutare rispettosamente e legalmente i loro "servizi obbligatori offerti", e non c'è assolutamente nulla che possano obiettare a riguardo.
Solo con la forza possono obbligarti, ma per ora (e spero mai) non siamo in simili condizioni.

Ora lo sai!

Una persona avvisata potrà salvare tante persone, soprattutto anziani e bambini, che, in questo momento, sono stati presi di mira. Ii primi perché "hanno già dato e sono soltanto un costo per le casse dello Stato e per chi detiene il debito pubblico. I secondi perché, non avendo il sistema immunitario sviluppato (fino ad alcuni mesi) o ancora mal funzionante (se di pochi anni), sono maggiormente vulnerabili ai danni provocati dai vaccini (vedasi probabilmente i bambini della pubblicità di Telethon, le morti bianche in culla, autistici, ecc. ecc.).

image.png

Come dice chiaramente il monumento alla depopolazione (Georgia Guidestones, a Elberton-Georgia, USA) l'obiettivo dei gestori del mondo, seguaci di Baal, è quello di ridurre la popolazione mondiale e, nel frattempo, di controllarci in ogni ambito della nostra vita. Un es.: Il DPCM prescriveva di stare a 1 m di distanza dagli altri, poi sono diventati 2 metri. Perché? Perché si sono accorti che i sistemi satellitari che tracciano i movimenti delle persone e degli automezzi hanno una precisione di 1,5 metri, per cui, se due persone o più stanno entro un raggio di 1,5 m, non riescono a distinguere chi sono e cosa fanno.

Postato dalla Signora Lorella Di Luce e io lo condivido, con modifiche e aggiunte di video e immagini.

Marco Bracci

Marco Bracci - Independent broker - Marco Bracci | LinkedIn

1) Perché ci vogliono vaccinare.:

2) Cosa contengono i vaccini (dal min. 7)


giovedì 23 aprile 2020

Al tempo del #iorestoincasa lo scivolo è un optional



Per tutte le persone normali, è il tempo del #iorestoincasa per coronavirus; la circolazione in strada delle persone è condizionata dalle necessità individuali.
#iorestoincasa, invece, perché mi muovo con la sedia a rotelle.

I medici mi hanno prescritto una TAC ed ho scelto il Laboratorio più vicino a casa.
Aiutato dalle mie due figlie, in auto, abbiamo raggiunto quel Laboratorio. Nella fase di trasferimento dall'auto alla sedia, due passanti hanno offerto la loro collaborazione.

Il Laboratorio ha 2 ingressi con gradini; le mie figlie mi hanno permesso di entrare e, dentro, hanno visto uno scivolo.
Alla uscita hanno chiesto di usare quello scivolo e  . . .   ci sono riuscite.
Lo scivolo era optional? Perché non dirlo? Ah, saperlo, saperlo!
Resta il vuoto incolmabile del non riconoscimento della dignità di quelle tre persone (un padre con le sue due figlie). 

Vito Nicola De Russis

Vito De Russis | carteinregola

mercoledì 22 aprile 2020

Clandestini? Un tanto al kilo...


Perché la regolarizzazione dei “clandestini” è nel nostro ...

Il Governo di bene in meglio: clandestini un tanto al chilo, come le vacche.... Ma quale senso avrebbe regolarizzare persone che lavorano solo perché la loro condizione di clandestinità li rende ricattabili e quindi disponibili sul mercato nero per pochi euro al giorno?

Tali persone, una volta regolarizzate, andrebbero a competere con gli Italiani e non solo Italiani che stanno perdendo il proprio lavoro in queste settimane, soprattutto nei settori del turismo e ristorazione, accendendo così un ulteriore focolaio di malcontento possibile fonte di atti violenti a sfondo razzista. Forse è l'ennesimo trucchetto per fare ulteriore deflazione salariale... (F.R.)


Articolo collegato:

Qualcuno avrà  strabuzzato gli occhi nel sentire un ministro della Repubblica proporre di regolarizzare 600mila clandestini? Magari avrete pure pensato che fosse una proposta talmente assurda da essere presa seriamente in considerazione da qualcun altro. E invece, dopo il prevedibile appoggio all’ideona del ministro Bellanova da parte dei soliti apologeti delle porte aperte, è arrivato pure il sostegno del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Anzi, quest’ultima ha proprio specificato che il governo “sta lavorando a una sanatoria” che però non riguarda proprio tutti i 600mila irregolari che il ministro delle Politiche agricole vorrebbe regolarizzare.

“Il problema che si pone è quello della raccolta, bisogna fare emergere chi lavora in nero anche per una questione di sicurezza”, ha detto Lamorgese durante un’audizione alla commissione Affari costituzionali della Camera. Il ministro ha specificato che a riguardo è in atto “una riflessione” ma “per ora non c’è nulla di concreto”. La stessa Lamorgese ha poi aggiunto di essersi sentita con la collega Bellanova, con cui quindi sta cercando di mettere le basi per questa strabiliante iniziativa, ma la proposta “non è nei termini di 600mila“ essendo limitata soltanto al settore agricolo.  E quindi quanti sono i clandestini che il governo intende regolarizzare?

“Regolarizzare solo quelli che servono”

Ecco le cinque cose che Salvini dovrebbe fare (e non fa) per ...

“Vedremo poi – ha detto Lamorgese – se ci sarà una previsione normativa. Ora siamo in fase di discussione. Si parla di regolarizzare non tutti gli irregolari presenti, ma quelli che servono e con delle regole“. Allo stesso tempo c’è chi ha messo “sul piatto” anche la possibilità di regolarizzare anche “colf e badanti, ma non è stata ancora definita una linea certa con gli altri ministri”, ha precisato il ministro dell’Interno. Insomma in piena emergenza coronavirus il governo sta valutando seriamente l’ipotesi di mettere in regola gli immigrati clandestini, che in quanto tali andrebbero semmai espulsi, limitando però la gentil concessione soltanto a quelli “che servono” (ah, quanto umanitarismo).

Sorvolando sulla discutibile valutazione in merito, è piuttosto emblematico che in piena pandemia e con il dramma economico in atto che sta coinvolgendo gli italiani, due ministri si impegnino così tanto per assicurare documenti e lavoro a stranieri irregolari. Senza oltretutto prendere in considerazione, salvo ulteriori delucidazioni a riguardo, la proposta avanzata da vari politici e da buona parte del mondo del lavoro di coinvolgere i percettori di reddito di cittadinanza. Certo, non tutti saranno in grado di lavorare nei campi, ma davvero nessuno di questi può farlo? Ci permettiamo di dubitarne.


Eugenio Palazzini, Autore presso Il Primato Nazionale - Pagina 56 ...

Commento di F.G.: "E’ proprio così, si inserisce nel progetto del banchiere telefonico Colao..."

martedì 21 aprile 2020

Gomblotto, gomblotto... e la sindrome del complottista


I Gomblotti del popolo | La Marianna

"il complottista è colui che crea un complotto e non colui che lo analizza. In questo senso bisogna notare come questa semplificazione induca a un cortocircuito cognitivo per cui chi riesca a individuare una dinamica occulta debba essere per forza parte della stessa dinamica se non addirittura causa."

Sindrome del Complottista


Leggo con molta preoccupazione che, dopo Sovranismo psichico tra i neolinguismi Treccani, sia stata inserita la Sindrome del Complottista tra le malattie di MedicinaItalia ovvero il sito più bazzicato dagli ipocondriaci italiano scriventi.

Parlo di molta preoccupazione innanzitutto perché penso che l'andazzo delle discipline psicologiche e soprattutto psichiatriche, negli ultimi tempi, porti spesso a un generalizzato approccio omologante e standardizzante degli individui sociali. Inoltre mi preoccupa il fatto che creare uno strumento istituzionale di questo tipo possa dare modo di mettere a tacere anche tutto ciò che è dubbio legittimo di coloro che mettono in discussione molte dinamiche egemoniche cercando di raccappezzarsi in un mondo che spinge sempre più a un globalismo imposto.

Una terraformazione culturale calata dall'alto per un maggior controllo della massa che è sempre più numerosa e grazie al web indisciplinata dal punto di vista intellettivo.
Riguardo l'essere indisciplinati bisogna fare un appunto. A parer mio è necessario lavorare sull'esondazione di informazioni a carattere virale che possono dare adito a psicosi generalizzate sia dall'alto che dal basso, ma lo strumento dovrebbe essere la consapevolezza attraverso metodo logico di discernimento e non coercizione e standardizzazione del comportamento. Le cause del dilagare di dinamiche web sconclusionate sono sintomi di profondo disagio sociale e culturale e vanno inquadrate in un'analisi olistica di concause complessive senza cedere alla tentazione facile della colpevolizzazione individuale. 

Giudizio di colpa che denota presunzione se la certificazione dell'appartenenza al mondo dell'analisi psicologica può tenerci al riparo dalle stesse dinamiche, giudizio di colpa che denota arroganza se si parte dal presupposto analitico di una superiorità intellettiva di base.

Tornando a bomba sulla collocazione semantica di "complottismo" bisogna fare l'appunto classico per cui teoricamente il complottista è colui che crea un complotto e non colui che lo analizza. In questo senso bisogna notare come questa semplificazione induca a un cortocircuito cognitivo per cui chi riesca a individuare una dinamica occulta debba essere per forza parte della stessa dinamica se non addirittura causa. In un certo senso ritengo veritiera questa ambiguità semantica visto che le dinamiche egemoniche occulte e palesi hanno come oggetto la quasi totalità della popolazione umana in un modo o in un altro. 

Ma tralasciando le sottigliezze lessicali, vorrei porre l'accento sul fatto che le analisi delle dinamiche egemoniche occulte sono parte integrante di una forma mentis umanistica sin dagli albori della cultura classica mediterranea che affonda le radici culturali nel precedente mondo mediorientale. In questa visione storica è facilmente identificabile una strutturale propensione analitica delle dinamiche socioculturali da parte di quel ristretto gruppo di persone che dedicarono la loro vita allo studio e alla ricerca.

Per cui concludo dicendo che l'approccio medico occidentale istituzionalizzato sul comportamento umano denota fallacia perché autoreferenziale. A parer mio, si dovrebbe lavorare sulla consapevolezza individuale, sociale e culturale dal basso verso l'alto in una interazione interdisciplinare e non etichettare un intero approccio alla realtà come disfunzionali a priori, spinti dalla certificata autorità a poterlo fare.

I dislivelli culturali e la disuguaglianza sociale dovrebbero essere oggetto di analisi integrata tanto quanto la psiche umana nello specifico di questo fenomeno.

 

domenica 19 aprile 2020

Covid-19 inquieto. Per uscire dal contagio bisogna tentarle tutte... (!?)

Pillola Rossa o Loggia nera:ecco il libro tra Matrix e Twin Peaks ...

Al netto dell’imposizione e della medicina che non sa convincere ma “ordina“, vi scrivo da  Dirigente di Comunità e qualche esame di psicologia. I casi personali non possono essere indicazioni sanitarie sono i grandi numeri che ci indicano attraverso lo studio epidemiologico cosa va fatto, quale vaccino è meritevole di dare protezione da una malattia. Tutto quello che ho studiato e tutto quello che abbiamo messo in atto, dopo lotte e scioperi, cioè il Servizio Sanitario Nazionale, si può tranquillamente buttare nel cesso. Questo non può giustificare un'opposizione “strumentale “ o individuale al vaccino. Gli interessi economici le big farma hanno distrutto la fiducia nella medicina. Quando tutto sembra perduto, bisogna ricominciare, studiare e prendere parola contro le burionate pericolose ma non rinunciare alla medicina che ci fa vivere meglio... (P.M.)


Altra opzione:

Qualche giorno fa mi è arrivata una serie di documenti che tengo preziosi: vero o falso, sono arrivate fino a me lettere  e notifiche da inviare alle ASL o altro Ente- 1, per i Vaccini richiesti (adulti e bambini) -1 è indicato un sito: www.mednat.news/vaccini/lettera_asl.htm
E' il mio asso nella manica, da sfoderare come una spada se qualcuno osa provare ad obbligarmi a fare una vaccinazione.
Mi risulta un po' misterioso, ma in caso estremo non avrei problemi a ricorrervi.
Lettere/notifiche da inviare via PEC o R/R. In totale 3 lettere. La DIFFIDA comprende la negazione del consenso per qualsiasi trattamento sanitario... "Poi se volete essere perfetti e non pagare multe, ed essere liberi dalla giurisdizione italiana: Dovete fare il vostro TRUST,  che contiene la Sovranità individuale + esistenza in vita + Legale rappresentazione di FINZIONE/PERSONE GIURIDICHE, dei figli ed introducete tutto, persino i vostri beni mobili ed immobili nel vostro TRUST, estero vestito (extraterritoriale), e legalmente sarete al sicuro. Non so se qualcuno, competente in diritto, può valutare meglio. (F.L.)

Altra considerazione:

"....sembra scontato che qualsiasi introduzione di qualsiasi nuovo vaccino comporti per certo una diminuzione di malattie per cui siano necessari medicinali "antibiotici e prodotti per curare l'influenza" o quant'altro tale vaccino andrebbe a coprire. Non è una bilancia, ma un affare mele più pere. Studi di alterazione di difese immunitarie causata da interazione tra diversi vaccini non mancano su pubblicazioni scientifiche ufficiali, non è invenzione di complottisti." (G.N.)


Coronavirus, Zingaretti spedisce i malati di cuore dai privati ...


Articolo di riferimento:

Roma, 17 apr 15:20 - (Agenzia Nova) - È stata firmata l'ordinanza dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, su proposta dell'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato, per rendere obbligatoria la vaccinazione antinfluenzale e anti pneumococcica per tutti i cittadini over 65 anni e tutto il personale sanitario. Lo riferisce una nota della Regione Lazio. L'obbligo sarà a decorrere dal 15 settembre 2020 in concomitanza con l'inizio della campagna di vaccinazione regionale. La mancata vaccinazione per il personale sanitario comporterà l'inidoneità temporanea allo svolgimento della mansione lavorativa ai sensi del dg. 81. La mancata vaccinazione per le persone ultra 65 anni comporterà l'impossibilità di accedere a centri anziani o altri luoghi di aggregazione che non consentano di garantire il distanziamento sociale, inoltre vi è una forte raccomandazione per effettuare il vaccino antinfluenzale per tutti i bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni attraverso il pieno coinvolgimento dei pediatri di libera scelta. "Con questa ordinanza il Lazio raccoglie l'appello lanciato dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per ridurre i fattori confondenti per il Covid-19 in presenza di sintomi analoghi", commenta Zingaretti. "È una grande operazione di tutela della salute pubblica. Ricordiamo inoltre che ogni anno sono numerosi i decessi per complicanze soprattutto nelle persone più fragili e croniche", conclude D'Amato.

https://www.agenzianova.com/a/5e99af60b8d173.56744485/2899439/2020-04-17/coronavirus-zingaretti-firma-ordinanza-obbligo-vaccini-per-influenza-e-pneumococco?fbclid=IwAR116Jo1LOCL5X1v6ij_PmsKJ5m5EiX2MOv6ZUIFIk25T2no3BGP5Drinw8

sabato 18 aprile 2020

MES - Tutto quel che dovreste sapere...




Che confusione… E quanta disinformazione sul MES. Non disinformazione generica, magari dovuta a scarsa conoscenza dei fatti; ma disinformazione sistematica, lucida, costruita a tavolino, dosando mezze verità e intere bugìe, con il preciso scopo di confondere gli ingenui, per distogliere da sé la riprovazione dell’opinione pubblica e per indirizzarla contro l’avversario.
Una cosa è certa: il MES viene ormai percepito come un cavallo di Troia tedesco, e tutti vogliono prenderne le distanze. Tutti, tranne i vertici del PD e pochi eurocrati impenitenti, capitanati – non a caso – dal solito Mario Monti, colui che affermò essere la Grecia «la manifestazione più concreta del grande successo dell’euro» [vedi “Social” del 22 marzo 2013].
Ad aprire le danze della disinformazione è stato il premier Giuseppi II, il quale non più tardi di un mese fa si era fatto intervistare dal “Financial Times” per dichiarare che «la strada da seguire è quella di aprire una linea di credito del MES per tutti gli Stati membri, in modo da aiutarli a combattere le conseguenze dell'epidemia di Covid» [vedi “Social” del 27 marzo 2020].
Dichiarazione pazzesca, che ha fatto lievitare le pulsioni anti-UE dell’opinione pubblica italiana, e che ha fatto insorgere i poveri grillini, i quali devono pur tentare di salvare quel che resta della loro faccia.
Ma ecco che, l’altro giorno, Giuseppi II si è prodotto in una brusca inversione a U, dichiarando nell’ultima (e criticatissima) conferenza-stampa “made in Casalino” che «l’Italia non ha bisogno del MES perché lo ritiene totalmente inadeguato e inadatto all’emergenza che stiamo vivendo». Poi, in evidente debito di ossigeno, ha tentato anche un triplo salto mortale: «Il MES esiste dal 2012, non è stato istituito ieri o attivato la scorsa notte, come falsamente e irresponsabilmente è stato dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni. (…)Meloni era ministro quando il MES è stato sottoscritto, se ne assuma la responsabilità pubblica.»
Contraddizione in termini: se è vero che il MES esiste dal 2012 (governo Monti) ne deriva indubitabilmente che la Meloni (non essendo più ministro dal novembre 2011) non aveva alcuna «responsabilità pubblica» da assumersi. Peraltro, in contrasto con l’orientamento del suo partito di allora (il PDL berlusconiano) la Meloni non aveva neanche votato la ratifica parlamentare del relativo trattato.
Dopo la conferenza-stampa, ai giornalisti che chiedevano conto di questa evidente discrepanza, le solite “fonti di palazzo Chigi” dichiaravano che «le trattative furono portate avanti nel 2011 dal governo Berlusconi IV, con Meloni ministro, poi approvato alle Camere nel 2012». Versione peraltro ripresa dagli uomini del PD e dai giornalisti fiancheggiatori nei dibattiti televisivi che sono seguìti.
Versione – inutile dirlo – del tutto fantasiosa, come vedremo. Innanzitutto, se proprio vogliamo ricercare le responsabilità remote, non possiamo fermarci al 2011 o al 2012, ma dobbiamo necessariamente andare indietro nel tempo, almeno fino al 1997, quando il governo di allora (il primo gabinetto Prodi) sottoscrisse il cosiddetto “patto di stabilità”, che cristallizzava ed eternava i funesti “parametri di Maastricht”, disponendo inderogabilmente che il deficit di bilancio degli Stati-membri non dovesse superare il 3% del PIL. Era il primo cardine di quella “stabilità” che per noi (e non solo per noi) ha significato lacrime e sangue.
Successivamente, non essendo sufficiente questa disposizione a buttare sul lastrico i popoli europei, nel 2005 (al tempo del 2° governo Berlusconi) la Commissione Europea stabilì un secondo e più infame precetto: il debito pubblico degli Stati-membri doveva essere inferiore al 60% del PIL, o comunque – piccola concessione al Cavaliere e ad altri recalcitranti premier dell’Europa meridionale – doveva procedere verso quel traguardo (per noi irraggiungibile).
Orbene, erano queste le forche caudine della cosiddetta “stabilità”: deficit di bilancio al 3% del PIL, debito pubblico al 60% del PIL. Senza l’osservanza di quei due precetti, le economie dei singoli paesi non sarebbero state considerate “stabili”.
Tralasciamo alcuni passaggi intermedi ed arriviamo al 2010, l’anno in cui nei piani alti di Bruxelles si decideva di affrettare i tempi per imporre agli Stati-membri l’obbligo della farlocca “stabilità” comunitaria. La decisione non era calata brutalmente sul tavolo dell’Unione, ma camuffata con il progetto di fornire ai paesi europei uno strumento creditizio che potesse intervenire efficacemente per aiutare gli Stati in difficoltà. Il progetto veniva codificato l’anno seguente, nel luglio 2011, dandogli una forma ibrida (metà fondo finanziario e metà organizzazione internazionale) e attribuendogli una denominazione criptica: Meccanismo Europeo di Stabilità. Il riferimento al Patto di Stabilità era esplicito, anche se si tentava di camuffarlo dietro il soprannome – bugiardo – di “Fondo salva-Stati”.
Al tempo, in Italia era nuovamente al governo (per la quarta volta) Silvio Berlusconi, che non attribuiva al MES l’importanza dovuta. Sia per il solito approccio “moderato” che faceva ritenere al Cavaliere di riuscire ancora una volta a salvare capra e cavoli; sia – soprattutto – perché il MES di cui si parlava (si parlava soltanto) nel 2011 non aveva ancora le sue infami connotazioni. Connotazioni che gli sarebbero state attribuite soltanto un anno più tardi, dopo che la crisi dello spread (causata artificialmente dalle banche tedesche) ebbe prodotto il defenestramento di Silvio Berlusconi, considerato indisponibile ad attuare in Italia una politica di “lacrime e sangue”.
Contrariamente a quanto affermato dalle imprecisate “fonti di palazzo Chigi”, quindi, non fu il 4° governo Berlusconi a «portare avanti le trattative per il MES» nel 2011, ma il governo Monti nel 2012.
Per ciò che è seguito a quegli eventi, non voglio ripetermi, e perciò rimando a quanto ho già scritto su queste stesse pagine. Ricordo in particolare due articoli: “Italia a sovranità limitata, grazie al MES” (8 febbraio 2013) e “MES: tutto è cominciato col governo Monti” (6 dicembre 2019).
Preferisco, piuttosto, dedicare alcune riflessioni agli ultimi sviluppi. Spiegare perché – almeno a mio sommesso parere – anche questo mezzo-MES “incondizionato” non sarebbe altro che l’ennesimo agguato tedesco contro gli interessi italiani.
Per capire quale perfida manovra si celi dietro questa nuova campagna per imporci il MES, bisogna fare un po’ mente locale. Dunque, il Coronavirus ha prodotto la attuale emergenza economica, dovuta alla necessità di far fronte alle spese immediate per sopperire alle carenze dei vari servizi sanitari nazionali (disastrati dalle “riforme che l’Europa ci chiede”); ma, soprattutto, ha posto le premesse per una emergenza economica ben più ampia, che si paleserà nei prossimi mesi, quando ci sarà bisogno di far ripartire le economie nazionali, azzoppate da tre mesi (almeno) di paralisi.
Ebbene, soprattutto per questa seconda crisi i paesi dell’Europa latina e mediterranea hanno richiesto alla cosiddetta Unione cosiddetta Europea di dar vita ad un aiuto concreto della collettività degli Stati-membri in favore dei paesi UE maggiormente in difficoltà.
È stato a questo punto che si è scatenato l’inferno: i tedeschi ed i loro valvassori hanno notificato di non essere disponibili a garantire i prestiti di cui Italia, Spagna ed altri “sudisti” avrebbero avuto bisogno. Se Roma, Madrid o Lisbona volevano dei prestiti per sopravvivere, se li garantissero da soli. Come? Con il MES. Quindi, con la minaccia di fare la fine della Grecia.
A proposito – apro una parentesi – proprio in questi giorni la Grecia, dopo aver già venduto il porto di Atene ai cinesi, è stata costretta a vendere anche il suo secondo porto, quello di Salonicco. A chi? Indovinate un poco, proprio a tedeschi e francesi.
Torniamo a noi. Di fronte alla ondata di antieuropeismo seguìta alla cafonata dei tedeschi (gli olandesi sono soltanto dei prestanome) madame Merkel ha cercato di aggiustare il tiro. Nel suo piccolo, nel suo piccolissimo, anche Giuseppi – lo abbiamo visto – ha fatto macchina indietro. No, i buoni tedeschi non vogliono impiccarci come hanno fatto con i greci, e quindi – dalla solita mediazione ad usum delphini – è venuto fuori il miracoloso “pacchetto” che l’Unione Europea ha messo in campo per l’emergenza Coronavirus.
Il cosiddetto pacchetto (in realtà un “pacco” nella accezione peggiore del termine) prevede un totale di 365 miliardi per l’intera Europa. Montante modestissimo, più o meno quanto la Kanzlerin ha stanziato per sostenere le industrie tedesche. E non è tutto, perché il pacco è stato confezionato con arte, in una “logica di pacchetto” che non riesce a nascondere gli obiettivi reali della manovra. Dunque, tre quarti del totale (240 miliardi su 365) è rappresentato da un cosiddetto “MES incondizionato”: e vedremo poi cosa si celi dietro il termine “incondizionato”. Per il resto, si tratta dei soliti specchietti per le allodole, un po’ come gli aiuti “poderosi” promessi in Italia da Giuseppi.
Dunque, ai 240 miliardi del “MES incondizionato”, dovrebbero aggiungersi 100 miliardi del SURE (per contribuire alla cassa integrazione nei vari Stati) e 25 miliardi di un fondo di garanzia della Banca Europea degli Investimenti che – secondo le pie intenzioni dei proponenti – dovrebbe generare prestiti alle imprese europee per 200 miliardi. Un po’ come da noi l’intervento dello Stato a garanzia dei prestiti erogati dalle banche dovrebbero trasformare i pochi spiccioli degli aiutini governativi in una manovra “poderosa” da 400 miliardi.
E questo – i 365 miliardi dell’UE – per tutta l’Europa. La quota parte dell’Italia, se mai dovesse essere accolto l’infame pacchetto, non arriverebbe forse ai 50 miliardi, fra somme liquide, contributi alla cassa integrazione, e garanzie alle banche per erogare prestiti.
Che dire? È evidente che il favoloso “pacchetto” è soltanto l’incarto che avvolge un MES tanto più pericoloso perché ufficialmente incondizionato, almeno se dovesse essere utilizzato soltanto per le spese di carattere sanitario legate alla pandemia.
Ora, a parte il fatto che a noi ed agli altri paesi “non stabili” servono soldi (molti) per far ripartire l’economia dopo la crisi, e non gli spiccioli (pochini) per comprare alcol e mascherine, il punto essenziale è un altro: la scelta se entrare o non entrare nel MES. Se entriamo, se attiviamo il meccanismo, saremo in ogni caso legati a questo marchingegno infernale. Chi ci garantisce dalle mosse future della Germania, che potrebbe tentare di incaprettarci con il commissariamento della nostra economia tramite i soliti figli di troika? Una Germania – non si dimentichi – che dal punto di vista economico è nostra nemica, che vuole aggredire il risparmio degli italiani, che vuole “grecizzare” l’Italia con il volenteroso aiuto di qualche Tsipras di casa nostra.
Chiedere l’attivazione del MES, di qualunque tipo di MES, sarebbe folle. Sarebbe folle e, in aggiunta, sarebbe ingiustificato. Perché – anche se tutti sembrano averlo dimenticato – invece che attivare il MES, l’Italia potrebbe emettere BTP acquistati “senza limiti” – lo ricorda Liturri sull’autorevole “Start Magazine” – dalla Banca Centrale Europea.
L’Unione Europea, se non altro, ha disattivato temporaneamente i vincoli assurdi del Patto di Stabilità. Per quale dannato motivo, dunque, dobbiamo necessariamente infilarci nel trappolone di madame Merkel?
Dobbiamo piuttosto denunciare il trattato di adesione al MES e chiederne lo scioglimento. E chiedere anche – particolare non trascurabile – la restituzione dei 14 miliardi di euro che abbiamo versato fino a questo momento. Prima che qualcuno ci chieda di versare altri 111 miliardi, la rimanenza di quei 125 miliardi che il chiarissimo professor Monti ha garantito al MES in nome nostro nel lontano 2012.
Possibile che l’onda lunga di questa follìa debba ancora durare?
Michele Rallo  - ralmiche@gmail.com

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