"Secondo la Costituzione ucraina, le autorità attualmente al potere non sono legittime. La Costituzione indica che tutte le cariche amministrative siano nominate dal presidente, comprese le autorità regionali, i governatori e così via. Se il Presidente ucraino è illegittimo lo sono anche tutti gli altri. Quindi, nelle condizioni di questa illegittimità di fatto, i gruppi neonazisti che detengono il potere reale stanno ricevendo armi aggiuntive e reclutando nuove persone. A cosa porta questo? Ciò significa che il potere effettivo è nelle loro mani. E questo significa, a sua volta, che non è chiaro con chi la Russia dovrebbe firmare eventuali accordi e documenti e non è chiaro quale legalità questi possano avere, perché domani arriveranno altri leader, che avranno vinto le elezioni, e diranno: "non riconosciamo chi ha firmato questi accordi, addio".
Ma non è solo questo il punto. Il fatto è che le formazioni neonaziste, come Azov e altre ancora, stanno di fatto governando il Paese. E la domanda sorge spontanea: cosa fare, come negoziare con loro?
In linea di massima, naturalmente, sarebbe possibile, sotto l'egida dell'ONU, degli USA e perfino dei Paesi europei e naturalmente dei nostri partner e amici, discutere la possibilità di introdurre una gestione governativa temporanea in Ucraina. E a quale scopo? Per organizzare elezioni democratiche, per portare al potere un governo che goda della fiducia del popolo e poi iniziare con esso i negoziati per un trattato di pace, firmando documenti legittimi che saranno riconosciuti in tutto il mondo e che saranno affidabili e rispettati.
Questa è solo una delle possibilità che al momento abbiamo davanti, ma non sappiamo se la sua attuazione sia accettabile dalle controparti..."
Vladimir Putin
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