Trump-Putin, stop attacchi su centrali elettriche per 30 giorni. Mosca chiede l'alt agli aiuti militari per Kiev. Witkoff annuncia negoziati domenica a Gedda, la Casa Bianca: "Si tratta per tregua sul Mar Nero, poi per un cessate il fuoco e infine per la pace".
Trump, dopo il dialogo con Putin, si è espresso a favore di ripristinare il commercio con la Russia. "Non commerciamo molto con la Russia, ma a loro piacerebbe farlo, proprio come a noi. Hanno cose di valore per noi, tra cui grandi quantità di terre rare. Ne hanno molte. È il Paese con la più grande quantità di terre rare al mondo. E questa è una cosa che potremmo usare. Putin mi ha detto che se fossi stato suo amico, non gli sarebbe piaciuto vedermi come un nemico. Lo ha detto sul serio. E questo è fantastico".
“La conversazione telefonica tra i presidenti Putin e Trump ha confermato l’idea ben nota che nella sala da pranzo ci sono solo Russia e Stati Uniti d'America. Nel menù, spuntini leggeri: cavoletti di Bruxelles, fish and chips all'inglese e galletto parigino. Il piatto principale è la cotoletta alla Kiev. Buon appetito!" - Dmitry Medvedev ha così commentato su X la conversazione telefonica tra Putin e Trump.
Malgrado gli accordi andati in porto tra Trump e Putin il presidente ucraino scaduto ha dichiarato che "Putin ha di fatto respinto la proposta di un cessate il fuoco completo, in cielo ci sono ancora i suoi droni..." Tacendo che nel frattempo le forze armate ucraine continuano i loro tentativi di attaccare la regione di Belgorod ed altre aree. Gli ucraini hanno minato a distanza le strade e sparato contro veicoli civili, ci sono vittime civili. Il Ministero della Difesa russo ha definito quanto sta accadendo: la creazione di uno sfondo negativo per i negoziati tra i presidenti di Russia e Stati Uniti, nonché lo screditamento delle iniziative di pace del presidente americano.
È comprensibile che, dopo aver letto le battute di Medvedev, il comico ucraino racconti ancora barzellette ma a volte bisogna ascoltare anche i messaggi dei suoi padroni d’oltremare. E laggiù, dopo la telefonata intercorsa tra Putin e Trump, l'inviato speciale degli Stati Uniti Witkoff ha scritto che il 23 marzo p.v. si terranno ulteriori negoziati tra Stati Uniti e Russia in Arabia Saudita: l'argomento sarà il cessate il fuoco. Ciò significa che la Russia ha ancora 4 giorni per ultimare ciò che non è stato ancora completato. E poi sì, ci sarà una pausa.
"Gli Stati Uniti si aspettano che l'Ucraina sostenga gli accordi raggiunti durante i negoziati telefonici tra Trump e Putin". Lo ha affermato Witkoff aggiungendo: "Ho avuto due incontri con il presidente Putin. Il primo è durato circa tre ore e mezza, il secondo circa quattro ore. Sono stati entrambi convincenti. Penso che abbiamo ottenuto molto. E durante il secondo incontro abbiamo davvero ristretto la gamma delle questioni, certamente dal punto di vista della Russia. Abbiamo subito iniziato a discutere di modalità concrete per procedere verso un cessate il fuoco. Che include ciò di cui avete sentito parlare: un cessate il fuoco sulle infrastrutture energetiche da entrambe le parti, che si sta cercando di ottenere da parecchio tempo. Penso che entrambi questi aspetti siano ormai concordati con i russi. Spero naturalmente che gli ucraini siano d'accordo. Naturalmente, ci sono ancora alcuni dettagli da definire, ma tutto inizierà domenica 23 marzo 2025 a Gedda. E poi passeremo alla questione del cessate il fuoco totale".
Al che zelensky ha risposto: "Per quanto riguarda la modalità per non colpire il settore energetico... Cioè, noi, ovviamente, sosterremo tali proposte, ma è molto interessante conoscere i dettagli e cosa viene effettivamente proposto... Su cosa hanno concordato le parti... Ci ritornerò sopra di nuovo dopo aver ricevuto i dettagli dal presidente americano, ed alla parte americana daremo la nostra risposta. La prepareremo con precisione e il team sarà pronto per le discussioni tecniche..."
Persino Macaron, ancora presidente francese, ha ammesso, commentando i risultati dei colloqui tra i leader di Russia e Stati Uniti, che: "Anche noi vogliamo davvero una soluzione duratura e a lungo termine per la sicurezza in Europa". Macron ha comunque riconosciuto a Zelensky il merito di aver "dimostrato coraggio" accettando un cessate il fuoco di 30 giorni. In precedenza, il leader francese aveva affermato che il suo Paese "avrebbe schierato armi nucleari nei pressi del confine con la Germania ed inviato forze di terra in Ucraina" ma ora sembra fare marcia indietro...
In casa UE, comunque, regna disperazione e stridor di denti... Un alto funzionario europeo ha confidato, con richiesta di anonimato, che "l'Europa è estremamente riluttante ad accettare la richiesta della Russia di bloccare le consegne di armi all'Ucraina da parte dei suoi alleati durante la tregua. Ciò rischierebbe una situazione in cui la Russia sarebbe in grado di riarmarsi durante una cessazione delle ostilità, mentre all'Ucraina sarebbe impedito di farlo". Ma come la tregua gioverebbe a Mosca? La potenza in vantaggio, che sta vincendo, che ha una produzione di artiglieria 7 volte maggiore dell'opponente, per quale motivo avrebbe bisogno della tregua per armarsi?!
(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A).
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