I ribelli colpiscono con i missili al cloro i civili di Aleppo, ma stavolta nessuno s’indigna.
Stavolta nessuno indagherà, nessuno condannerà e nessuno, tantomeno, bombarderà. A differenza di quelli messi a segno a Ghouta nel 2013, a Khan Shaykun nel 2017 o a Douma nell'aprile 2018 l'attacco chimico lanciato sabato notte nella zona di al-Khalidiya, un quartiere sul versante occidentale di Aleppo, non indigna, né scandalizza nessuno. Anche perché stavolta a venir colpita non è una zona controllata dai ribelli, ma una città completamente pacificata dove la popolazione civile è stata restituita da quasi due anni all'autorità del governo di Damasco. A spazzar via l'atmosfera di precaria tranquillità che si respira ad Aleppo è bastata una salva di missili partiti dalle zone della provincia di Idlib, l'ultima roccaforte jihadista nella parte nord occidentale del paese.
I missili non sono una grande novità. I civili di Aleppo ci hanno fatto il callo. Sanno che di tanto in tanto i ribelli, nonostante le trattative per arrivare ad una loro evacuazione pacifica da quei territori, non resistono alla tentazione di punire una città colpevole di aver resistito per anni all' assedio jihadista.
Nessuno però si aspettava un attacco chimico in piena regola. Un attacco messo a segno colpendo Aleppo con delle testate al cloro. Quell'attacco, stando a fonti d'informazioni siriane, ha causato l'intossicazione di almeno 41 persone mentre i contaminati sarebbero oltre un centinaio. Secondo la testimonianza di un medico dell'ospedale di Aleppo trasmessa dalla televisione di stato almeno due persone restano in conduzioni critiche mentre quasi tutto gli altri soffrono di difficoltà respiratorie e ridotte capacità visive. L'attacco viene segnalato anche da Rami Abdurrahman, il titolare di quel discusso "Osservatorio Siriano per i Diritti Umani" basato in Gran Bretagna considerato, sin dal 2011, il portavoce delle fazioni ribelli.
Stavolta neppure l'assai poco imparziale "Osservatorio Siriano" se la sente di negare l'attacco ad una città dove da due anni non c'è più la guerra. Una città dove, invece di combattere, si cerca di ricostruire. Proprio per questo l'utilizzo delle testate al cloro è sicuramente più proditorio e più vigliacco. Eppure nessuno sembra volersi sbilanciare. Certo stavolta è un po' difficile ripetere le litanie del passato quando ogni responsabilità veniva fatta cadere sul governo di Bashar Assad e sui suoi alleati russi. Stavolta anche il più scatenato sostenitore della causa ribelle ha qualche difficoltà nell'accusare il "dittatore" di aver colpito con le armi chimiche quei cittadini di Aleppo che non solo si sono opposti per anni all'assedio dei ribelli, ma stanno salutando il ritorno di migliaia di profughi rientrati nelle zone controllate dal governo. Ed ancor più difficile è ribaltare la verità sostenendo, come fecero alla vigilia dei bombardamenti dello scorso aprile Emmanuel Macron e Theresa May, di aver in mano le prove certe della colpevolezza del regime.
Stavolta l'unica cosa sicura e certa è che nessuno verrà né accusato, né punito. Perché se s'incominciasse ad indagare anche le certezze del passato incomincerebbero a traballare. E l'intero castello di carte costruito sugli attacchi chimici attribuiti al governo siriano e ai suoi alleati rischierebbe di crollare.
di Gian Micalessin
Centro studi Giuseppe Federici - Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 89/18 del 28 novembre 2018, San Giacomo della Marca
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mercoledì 28 novembre 2018
Siria. I ribelli colpiscono con i missili al cloro i civili di Aleppo, ma stavolta nessun pennivendolo e politicante s’indigna
lunedì 26 novembre 2018
Appello alla Chiesa cattolica per la nonviolenza verso tutti gli esseri senzienti
La Chiesa cattolica per essere credibile nel suo messaggio di pace dovrebbe dare il buon esempio alle altre due religioni consorelle (ebraismo e islam) rinunciando a praticare per prima la violenza all’interno della sua struttura. E il primo passo, quello basilare, è di non offendere e torturare e violentare le anime gentili degli animali.
E’ tempo che la Chiesa cattolica dimostri la validità del suo messaggio di amore universale e interpreti le nuove esigenze dello spirito umano, che valorizzi e sostenga la ricchezza morale delle nuove generazioni che chiedono rispetto per tutti gli esseri senzienti.
E’ tempo che la Chiesa condanni la violenza sugli animali, che si dissoci da ogni crudeltà commessa nei loro confronti da parte dell’uomo.
E’ tempo che la Chiesa favorisca e sostenga la cultura vegetariana nel suo interno, e che trovino accoglienza e sostegno i molti cattolici vegetariani, per evitare evasioni verso religioni più sensibili alle tematiche animaliste.
E’ tempo che la Chiesa torni al piano originale di Dio come comandato in Gen 1,29: “Ecco, io vi do ogni erba che produce seme ed ogni albero in cui è frutto saranno il vostro cibo…”e come auspicato da molti santi. E’ tempo che torni all’antica alleanza come in enunciato in Os. 2,20 : “In quel tempo farò per loro un’alleanza con le bestie della terra e gli uccelli del cielo e con i rettili del suolo”; E’ tempo che la Chiesa riconosca quanto scritto in Sap. II 23.26: “Poiché tu ami tutte le cose e nulla disprezzi di quanto hai creato”.
La planetaria sofferenza degli animali non può restare inascoltata dalla Chiesa di Cristo. Come potrebbe avverarsi il Regno di Dio profetizzato da Isaia se l’uomo non torna in pace con i suoi fratelli animali? L’amore e la compassione dell’uomo verso gli animali non può che portare maggiore grandezza spirituale all’essere umano e renderlo più giusto e sensibile anche nei confronti degli uomini.
Come il fratello più grande ha il dovere di aiutare e guidare il minore e non approfittare delle sue possibilità per sottometterlo, sfruttarlo, violentarlo, ucciderlo, l’uomo ha il dovere di custodire la natura e di proteggere le creature più deboli che Dio gli ha affidato in Gen. 2,13: “Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse”.
Noi crediamo che il seme gettato da Gesù deve dare i suoi frutti, deve ampliarsi nei suoi contenuti etici, civili e spirituali, procedere nella sua evoluzione fino ad includere anche gli animali senzienti con i quali divide la Terra. L’estensione del sentimento di pietà verso gli animali indurrebbe a maggiore compassione l’animo umano nei confronti degli uomini. Infatti, come potrebbe l’essere umano nuocere al suo simile se fosse educato al rispetto di ogni essere vivente?
Per il bene dell’uomo e della Creazione tutta, ci auguriamo sentitamente che il nostro appello arrivi al cuore dei cardinali e del papa Francesco.
Associazione Vegetariana Animalista
Circolo Vegetariano VV.TT.
Circolo Vegetariano VV.TT.
domenica 25 novembre 2018
Lega Antipredazione: “L’espianto è tortura con omicidio…”
Finalmente è stato introdotto il delitto di tortura nell’ordinamento italiano: “Art. 613-bis (Tortura)- Chiunque, con violenze o minacce gravi, ovvero agendo con crudeltà, cagiona acute sofferenze fisiche o un verificabile trauma psichico a una persona privata della libertà personale o affidata alla sua custodia, potestà, vigilanza, controllo, cura o assistenza, ovvero si trovi in condizioni di minorata difesa, è punito con la pena della reclusione da quattro a dieci anni … se i fatti sono commessi da un pubblico ufficiale… da cinque a dodici anni… Se dai fatti deriva la morte quale conseguenza non voluta, la pena è della reclusione di anni trenta. Se il colpevole cagiona volontariamente la morte, la pena è dell’ergastolo”.
E’ fuor di dubbio che l’espianto è atto programmato e volontario per procacciare organi per trapianti.
E’ fuor di dubbio che di tortura si tratta quando la persona con lesione cerebrale per incidente o malattia viene sequestrata nella Rianimazione, posta sotto ventilazione non col fine unico di curarla, ma per esami non autorizzati e dannosi, finalizzati agli accertamenti dei caratteri immuno-genetici per la compatibilità al trapianto e valutazione della qualità degli organi. Di tortura si tratta nell’esecuzione di test dannosi per la dichiarazione autoritaria di “morte cerebrale” dichiarata a cuore battente (angiografia cerebrale, test dell’apnea che può produrre lo stato di “non ritorno” ecc.).
E’ fuor di dubbio che di tortura si tratta quando la persona con lesione cerebrale per incidente o malattia viene sequestrata nella Rianimazione, posta sotto ventilazione non col fine unico di curarla, ma per esami non autorizzati e dannosi, finalizzati agli accertamenti dei caratteri immuno-genetici per la compatibilità al trapianto e valutazione della qualità degli organi. Di tortura si tratta nell’esecuzione di test dannosi per la dichiarazione autoritaria di “morte cerebrale” dichiarata a cuore battente (angiografia cerebrale, test dell’apnea che può produrre lo stato di “non ritorno” ecc.).
Ai genitori non è permesso di capire cosa sta succedendo, di stare vicino al proprio figlio, di trasmettergli amore ed energia. Poi i genitori frastornati vengono posti di fronte al bivio crudele di donare gli organi o staccare la spina, comunque in entrambi i casi un’esecuzione di morte nella tortura. Infatti di omicidio volontario si tratta quando sotto farmaci paralizzanti i chirurghi affondano il bisturi dall’ugola al pube per asportare organi pulsanti o quando viene sospesa la ventilazione senza svezzamento ai non donatori.
Al nostro Paolo 19enne, non curato, hanno espiantato prima le cornee poi, nel buio della cecità, il cuore, il fegato, i reni, in 7 lunghe ore di tortura sotto farmaci paralizzanti per contrastare le contrazioni del suo corpo.
Se questa non è tortura crudele e degradante con omicidio volontario sotto l’egida delle autorità sanitarie dello Stato, che cos’è?
Se questa non è tortura crudele e degradante con omicidio volontario sotto l’egida delle autorità sanitarie dello Stato, che cos’è?
Devono cadere le impunità dei poteri sanitari che tutto possono nel chiuso degli ospedali e Università. A noi hanno estorto una firma con l’inganno, mentendo e tacendo la verità: che l’espianto avviene a cuore battente su un vivo che ha perso la coscienza.
Avrò pace solo se questa legge contro il delitto di tortura avrà coerente applicazione e si darà uno stop alla politica di reclutamento tramite l’inganno.
Avrò pace solo se questa legge contro il delitto di tortura avrà coerente applicazione e si darà uno stop alla politica di reclutamento tramite l’inganno.
Silvana Mondo madre di Paolo
Consigliera nazionale
Lega Nazionale Contro
la Predazione di Organi
e la Morte a Cuore Battente
http://www.antipredazione.org
Consigliera nazionale
Lega Nazionale Contro
la Predazione di Organi
e la Morte a Cuore Battente
http://www.antipredazione.org
sabato 24 novembre 2018
Superciuk ritorna... con i "compagni" (di merende) del nuovo Partito Confindustrista Italiano e con Rifondazione Confindustrista
Facevano persin tenerezza, l’altra sera, nel salotto buono di casa Rai, Porta a Porta, le due rappresentanti del nuovo PCI (Partito Confindustrista Italiano) Daniela Preziosi (Il Manifesto) e Lina Palmerini (il Sole 24 ore), impegnate in comici arrampicamenti sugli specchi per contestare la manovra del governo in carica, sull’onda delle diffide di Bruxelles.
Senza argomenti - a parte quelli del personale giudizio negativo, della attendibilità di poco superiore, o ad esso pari, a quella di un qualsiasi oroscopo da rotocalco – e malgrado il supporto, nella missione d’attacco, in veste di centravanti, dell’ex ministro PiDoan - non sono riuscite nell’intento, confrontandosi, per loro sventura, con la più giovane rappresentante del governo giallo-verde, Laura Castelli, dotata di sfere in acciaio temprato, ben diverse da quelle di vetro da loro adottate per fare previsioni.
Ma non è certo questo l’unico caso della moda, dilagante nelle ultime settimane, di contestazione “a prescindere” e pretestuosa della manovra di governo, nata all’ombra del nuovo PCI, nelle cui fila si colloca la più promiscua e sgangherata opposizione mai vista nel nostro Paese.
Non pochi immarcescibili politicanti della vecchia guardia, infatti, e con loro sempiterni giornalisti di rigorosa filiazione partitica, ignorando il fatto che – come scrive e soprattutto argomenta con serietà Franco Bechis, in un recente editoriale sull’argomento, ”la procedura di infrazione è l'ultimo meraviglioso regalo del Pd agli italiani” in quanto “la base formale della contestazione ha poco o nulla a che vedere con la manovra del governo guidato da Giuseppe Conte, perché è relativa al risultato del debito pubblico negli anni 2016 e 2017 e dunque a mettere l'Italia nei guai sono stati Matteo Renzi e Paolo Gentiloni”- si esibiscono senza vergogna, pressoché quotidianamente, nel gioco del tiro a segno sulla manovra varata dal governo in carica, adducendo argomentazioni-scaricabarile, tipo “l’ha detto l’Istat” piuttosto che l’Inps, le agenzie di rating, la UE, la BCE, l’Onu, l’Ocse e (presto vedrete) pure la Fao.
Enti e organismi tutti che, fiancheggiatori di poteri occulti sovranazionali, all’insegna della più neutrale neutralità di giudizio, esibiscono, a turni alterni, kafkiane grida d’allarme. Ultima, nell’inverecondo esercizio, Bankitalia, la banca di diritto pubblico per lo più in mano a istituti di credito privati, che, ancora una volta ieri, si è in esso prodigata.
Ed è così che, oltretutto all’ora di pranzo e all’ora di cena, agli italiani tocca subire corpulenti sermoni, alternati a pennute invettive da parte di impresentabili rottami della seconda repubblica che, avvertendo sempre di più, ogni giorno che passa, l’odore acre della deprecazione con cui larga parte del Paese li ha licenziati, cercano riparo in un ultimo improbabile ostello comune
Compagni (di merende, si intende, ndr) - vien voglia di dire loro - ma non vi rendete conto che, appena nati, rischiate di essere già vecchi? A quando l’obiettivo più ambizioso di Rifondazione Confindustrista? Fateci sapere, siamo tutt’orecchie!
Adriano Colafrancesco - adrianocolafrancesco@gmail.com
mercoledì 21 novembre 2018
Bocciatura UE della manovra di governo.... - "Come ci hanno deindustrializzato"
Di fronte alla bocciatura UE della manovra di governo, verso la procedura di infrazione per deficit, per capire in che Europa viviamo, forse vale la pena di ascoltare attentamente la illuminante Intervista su Byoblu di Claudio Messora a Nino Galloni, docente universitario, manager pubblico e alto dirigente di Stato,
"Come ci hanno deindustrializzato"…
….. il primo colpo storico contro l’Italia lo mette a segno Carlo Azeglio Ciampi, futuro presidente della Repubblica, incalzato dall’allora ministro Beniamino Andreatta, maestro di Enrico Letta e “nonno” della Grande Privatizzazione che ha smantellato l’industria statale italiana, temutissima da Germania e Francia…
...un viaggio che passa da Enrico Mattei e Aldo Moro
Adriano Colafrancesco
www.adriacola.altervista.comlunedì 19 novembre 2018
Benvenuti alla danza della disinformazione mediatica
“Salvini-Di Maio, dalla manina alla ceppa”, “Europa: il governo va allo scontro”, “Salvini-Isoardi: politica o amore”, “Di Maio scarica la Raggi” ...
… si potrebbe andare avanti per ore a leggere i titoli di tenore antigovernativo delle puntate di otto e mezzo che la conduttrice dedica a tensioni e attriti tra i partiti della maggioranza, come se solo di questi fossero capaci.
Ma non è tanto questo che fa impressione, quanto l’asservimento del giornalismo schierato dalla parte di poteri occulti “MasSionici” che, da un lato esalta le manifestazioni di piazza, prima a Roma e poi a Torino, sollecitate dalle sezioni dei partiti del regime bipollare che ha mortificato per anni la scena politica italiana, dall’altro trascura, o fa addirittura finta di non accorgersi di drammatiche manifestazioni epocali come quella recentissima, che ha visto attraversare in lungo e largo la Francia (2400 blocchi stradali) da parte di centinaia di migliaia di cittadini che davanti all’Eliseo, hanno cantato La Marsigliese.
“Il governo dice che erano 282 mila nelle strade, la polizia 3 milioni – e le immagini satellitari tendono a confermare. Un enorme successo di mobilitazione per un movimento di protesta contro i rincari nato sui social, senza organizzazione e senza capi riconosciuti – salvo quelli che sono nati con la manifestazione: Laetitia Dewalle, madre di famiglia e auto-impiegata, 37 anni, EricDrouet, camionista, Priscilla Ludosvki casalinga, che ha raccolto 500 mila firme contro i rincari, ed altri che via via conosceremo. Una donna di 63 anni è morta perché un’auto ha cercato di forzare il posto di blocco, i feriti sono 276, alcuni gravi”. (video Eliseo qui)
Le nobildonne della “borgata Parioli” di Roma, o le madame dei “portici di via Roma” a Torino meritano dunque molta più attenzione delle popolane casalinghe d’oltralpe.
D’altronde, non c’è nulla di strano:
- nel paese in cui si invoca ogni giorno la parità di genere, con tanto di quote rosa,
- nel paese in cui dilaga, quale principale problema, il “femminicidio”,
- nel mondo in cui si indice la “giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, a cura dell’Onu,
due sole sono le responsabili vere (almeno in Italia) dello sfacelo nella gestione della cosa pubblica.
Ed hanno nome e cognome: Virginia Raggi e Chiara Appendino, entrambi colpevoli di non aver nascosto ai propri concittadini la nefandezza di scelte fatte nei decenni sulla loro pelle, a tutto vantaggio di lobbies palazzinare e cementizie, dunque entrambi colpevoli di lesa omertà!
Adriano Colafrancesco - www.adriacola.altervista.org
Suoneria da 8 e mezzo:
sabato 17 novembre 2018
Il corano e la requiem aeternam
Papa Bergoglio dice che “è un libro di pace” ma forse non l’ha letto bene, comunque per i Mussulmani il Corano è il “LIBRO SACRO” per eccellenza tanto che l’Islam è definito la religione del libro e TUTTO quanto è scritto nel Corano è dogma di fede in quanto dettato a Maometto dallo stesso Allah. Orbene eccovi alcuni passi tratti dal Corano con i riferimenti alle rispettive “Sure” da cui sono stati copiati (A.M.):
…O profeta, incita i fedeli al combattimento, se vi sono fra voi venti che si tengono fermi, vinceremo duecento, se vene sono cento, vinceremo mille miscredenti… (VIII°65)
...Quando incontrerete miscredenti, colpite sul collo sino a farne strage e robuste catene per chi si salva… (XLVII° 4-7)
…Combattete sulla strada di Dio contro quelli che combattono voi… combatteteli sino a che non vi sia più sedizione e sia la religione quella di Dio… (II° 190-191- 193)
..O credenti, combattete i miscredenti che sono vostri vicini e trovino in voi durezza. Sappiate che Dio è con chi lo teme… (IX° 123)
... Combattete coloro che non credono in Dio e nel giorno del giudizio, che non vietano ciò che Dio ed il suo profeta hanno vietato e contro quella gente della scrittura che non professa la religione della verità… (IX° 29)
“Uccideteli quindi, ovunque li troviate […] uccideteli; tale è la ricompensa dei miscredenti” (Sura II, 187).
2. “Uccidete i politeisti, ovunque li troviate, prendeteli prigionieri” (Sura IX, 5).
3. “La retribuzione di coloro che fanno la guerra a Dio e al suo apostolo e si adoperano a portare la corruzione sulla terra, sarà unicamente che essi vengano messi a morte o crocefissi, o vengano loro tagliate le mani e i piedi, in modo alternato, o vengano esiliati dal loro paese” (Sura V, 37).
4. “Getterò il terrore nel cuore di quelli che non credono, e voi decapitateli e recidete loro tutte le estremità delle dita” (Sura VIII, 12).
5. “Quanto a coloro che diventano miscredenti, dopo aver creduto, crescono in miscredenza, il loro pentimento non sarà accolto, e quelli sono i traviati” (Sura III, 84).
6. “Non è mai stato concesso a un profeta di possedere prigionieri, senza fare qualche strage di miscredenti sulla terra” (Sura VIII, 68).
7. “Combatteteli, finché non vi sia più opposizione in favore dell’idolatria” (Sura VIII, 40).
8. “O profeta, combatti contro i miscredenti e gl’ipocriti, e trattali con durezza” (Sura IX, 74).
9. “Attaccate i capi dei miscredenti — poiché non esistono giuramenti sacri per loro — affinché essi desistano” (Sura IX, 12).
giovedì 15 novembre 2018
La madonna dei debitori consiglia la Chiesa di pagare i debiti IMU all'Italia
Un avvocato illuminato dalla "madonna dei debitori" trasmette un suo messaggio per il Vaticano:
Cari fratelli, la chiesa, (la sposa di mio figlio), ho troppo lungo è stata esitante e indecisa tra il suo Divino sposo e mammona, tra la chiamata Celeste e la tentazione delle ricchezze terrene, sì che il padre, che a tutto provvede, Le ha mandato questa tribolazione, virgola, questa nuova prova delle tasse IMU, per indurla finalmente a decidersi, a proclamare quella verità che rende liberi, libera essa chiesa di amare e servire il suo sposo unico, libera la stessa chiesa dal peso dei tributi a Cesare.
Per liberare se stessa la chiesa deve annunciare la verità, la verità sulla moneta virgola che nel mondo d'oggi è creata senza alcun valore proprio dal potere di Cesare trasferito alle banche, le quali la creano al di fuori della legge mediante semplici scritture sulla carta e la scambiano contro il prodotto del lavoro degli uomini.
Ebbene, ora la chiesa è chiamata a proclamare agli uomini la verità sulla moneta ed è anche chiamata a farsi guida ed esempio, creando essa stessa quella moneta disegni sulla carta per pagare il tributo a Cesare, virgola, liberandosi dal suo gravame, virgola, e insegnando così col suo esempio alle genti a liberarsi nel medesimo modo, affinché alleggeriscono i loro cuori e, rilasciati dalle ambasce del debito e dell'usura, Si rivolgono alla fonte di ogni Liberazione e le Rendano Gloria. Amen.
David Cohen - saulocoin@gmail.com
mercoledì 14 novembre 2018
Palermo. Alla Turchia non piace il controllo delle entrate sul petrolio libico da parte dell'ONU e abbandona l'incontro
La Turchia ha abbandonato in anticipo e in modo plateale la Conferenza sulla Libia di Palermo. Era presente con il vicepresidente Oktay, una presenza quindi ad alto livello.
Ankara insieme al Qatar è il grande sponsor in tutto il Medio oriente dei Fratelli Musulmani e di tutte le milizie libiche legate alla Fratellanza che in Libia attualmente si muovono in modo autonomo e sostengono Serraj, alleate contro l'attacco di Haftar.
La questione più importante per l' ONU, rappresentato dal suo incaricato speciale per la Libia Ghassan Salamè, è l'unificazione della Banca Centrale Libica, attualmente separata nella banca di Tripoli e in quella di Tobrouk.
Il piano ONU non prevede solo l'unificazione della Banca ma soprattutto la certificazione dei suoi bilanci, garantita da ONU, Italia, Francia e paesi limitrofi. Ci sarà una gara entro due tre settimane che assegnerà questo controllo probabilmente ad soggetto privato ma sotto il controllo dell'ONU e di altri paesi.
Il controllo della Banca Libica metterà in difficoltà soprattutto le milizie armate che probabilmente gestiscono autonomamente alcuni impianti di produzione petrolifera. Le milizie integraliste sarebbero quindi il principale bersaglio dell'operazione ONU, e le principali sono probabilmente quelle vicine ai Fratelli Musulmani sostenuti a loro volta da Qatar e Turchia.
Il punto interrogativo e il condizionale sono d'obbligo, ma indubbiamente in Libia le milizie armate si sono finanziate con il petrolio.
Non sarà facile quindi la manovra auspicata da Salamè ma l'incaricato ONU potrebbe aver toccato un punto decisivo della crisi libica.
Dobbiamo seguirlo e ricordare sempre che l'ENI è l'impresa petrolifera estera più presente in Libia, quindi l'operazione dipenderà anche da quanto l' Italia la sosterrà e da quanto l'opinione pubblica italiana avrà chiaro questo meccanismo.
Marco Palombo
(Fonte: http://lecorvettedellelba.blogspot.com/2018/11/libia-la-turchia-ha-lasciato-il-summit.html)
martedì 13 novembre 2018
Il rapporto complicato tra Donald Trump e la Federal Reserve
Oltre un anno fa avevo previsto una possibile guerra fra Trump e la FED e nel mio articolo “L’obbiettivo finale economico spiegato,” avevo descritto la strategia utilizzata dai globalisti per ridurre l’economia americana [e utilizzarne il calo] come mezzo per favorire il sostegno popolare ad un sistema monetario globale, controllato dal FMI e possibilmente anche dalla BIS [Banca dei Regolamenti Internazionali]. Questa è una strategia che hanno apertamente discusso nelle loro pubblicazioni.
Tanto per esseri chiari, la FED ha veramente agito da forza distruttiva all’interno dell’economia degli Stati Uniti. I rappresentanti ufficiali della FED hanno apertamente ammesso in numerose occasioni di aver creato e poi di aver fatto scoppiare bolle finanziarie che hanno avuto risultati disastrosi per il pubblico americano. Jerome Powell, l’attuale presidente della FED, nel 2012 aveva messo in guardia su un possibile e diffuso crollo dei mercati se la FED avesse aumentato il tasso di interesse e tagliato le attività di bilancio, mentre i mercati erano ancora drogati dal credito facile. Ora sta mettendo in pratica la stessa identica politica, sapendo benissimo quello che accadrà.
Se da un lato sostengo lo smantellamento della Federal Reserve in quanto sabotatrice dell’economia statunitense, quello che mi preoccupa è: chi ricostruirà poi il sistema finanziario americano? Una guerra della Casa Bianca nei confronti della FED contribuirà alla morte del dollaro come valuta di riserva mondiale. Questo è garantito. La nostra economia è completamente dipendente da questo status [del dollaro] per la sua stabilità a lungo termine.
Come potete vedere, i globalisti hanno creato un Comma 22; se i conservatori non chiuderanno la FED, essa continuerà a far salire i tassi di interesse e a causare un rallentamento economico delle attività di bilancio, così come storicamente è sempre stato. La “madre di tutte le bolle” scoppierà e ne seguirà un crollo economico. Se chiuderemo la FED, la nostra moneta perderà lo status di valuta di riserva e i dollari attualmente in possesso delle nazioni d’oltre oceano si riverseranno negli Stati Uniti attraverso vari canali, causando (fra le altre cose) un’iperinflazione. Un collasso è inevitabile.
Di nuovo, chi si incaricherà della ricostruzione? Sarà il popolo americano o i globalisti? Visto che Trump mantiene nel suo gabinetto [i rappresentanti delle] elites bancarie e globaliste, non possiamo aspettarci che si adoperi a favore di una libera cittadinanza. Nei prossimi mesi i conservatori dovranno stare molto attenti a chi sosterranno e perché. La maggior parte delle narrative NON sono quelle che sembrano.
Brandon Smith
Articolo collegato: https://newspunch.com/trump-abolish-federal-reserve/
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