martedì 29 dicembre 2020

Simboli e disastri al tempo del covid

 



Dopo la stella "jude" dei campi di sterminio arriva la "primula fucsia" dei gazebo vaccinali. 


Simboli e disastri della "democratura sanitaria":
Mascherine, plexiglas e banchi a rotelle potranno presto contare su un nuovo strumento simbolico di gran moda nell'epoca del Covid: la "primula fucsia" dei gazebo della campagna vaccinale contro il Covid. Un fiore che dovrebbe essere simbolo della primavera, della nuova vita dopo il Covid, della riacquistata libertà (su cui però alcuni scienziati restano scettici nonostante il vaccino).
Ma l'altro messaggio che si cela dietro il fiore che i vaccinati dovrebbero indossare sopra i loro indumenti non va sottovalutato. Non va sottovalutata la possibile intolleranza e indesiderabilità sociale che si genererebbe su chi, per sua democratica scelta, decidesse di non vaccinarsi e dunque di non apporre questo particolare simbolo sulla sua persona.  

La visione contorta  per giustificare la dittatura sanitaria: 
Domanda - "Perché siamo ancora in lockdown, perché si spinge per la vaccinazione?"
Risposta di Giuseppe Conte - "In pandemia governa la Scienza, non la Politica" (sic)

Vaccinazione indotta:
Rispetto alle norme costituzionali non dovrebbe esserci obbligo di vaccino, ma  il problema è  la libertà di scelta che  sarà una finta libertà di  scelta,  con  delle condizioni. Tipo per fare questo o quello devi essere vaccinato... 


 
Calcata. Paolo D'Arpini nella Stanzetta del Pastore 


Vaccini. Italia come prima cavia.  Servizio inchiesta di A. Devetag:   https://lbry.tv/avvevacciniitalia:c -





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Commento di A.D.: “L’EMA tenta di salvarsi la coscienza e di salvarsi dalla galera, consigliando l’uso iniziale del vaccino su base volontaria, riservandosi la sua approvazione definitiva dopo aver verificato cosa succede ai vaccinati con la somministrazione di un prodotto ignoto nei suoi contenuti e nei suoi effetti. E il bello è che – è sempre l’EMA che parla – il vaccino non elimina la positività da Covid-19. Consiglia che il vaccino venga somministrato (ad esclusione dei minori di 16 anni) in presenza di un medico per il pericolo di shock anafilattico. Qualcuno dica se questo non è un consapevole progetto potenzialmente omicidiario. Certamente non lo chiedo al Pampero argentino che nella notte della Natività, invece di parlare di Gesù Cristo ha parlato di vaccini sollecitandone l’assunzione obbligatoria!” 



lunedì 28 dicembre 2020

Per la Befana, vaccini freddi con virus...

 

Furgone della Befana che trasporta i favolosi vaccini freddi


"Analisi del furgone visto in TV:  supponiamo che abbia installato un refrigeratore CARRIER (il migliore del mercato), può raggiungere massimo la temperatura di -20.
FRC/X: Il certificato Atp ha la sigla FRCX (Frigorifero Rinforzato classe C)
Info veicolo: “.. Il gruppo frigorifero ha un motore elettrico MARCA CARRIER (il migliore in commercio) quasi a scomparsa incorporato e può quindi essere utilizzato sia con il veicolo fermo collegato alla normale presa di casa, sia con il veicolo in movimento attraverso il motore del furgone (funzionamento marcia sosta).
La coibentazione è rinforzata, le pareti hanno uno spessore idoneo per la tenuta termica a temperature negative, l'impianto refrigerante è potenziato e permette di raggiungere la temperatura negativa di -20 C (meno venti gradi centigradi).
Può ovviamente essere utilizzato anche per il trasporto di derrate alimentari fresche e deperibili, semplicemente impostando la temperatura a 0 + 4 C. ..”
Forse hanno sbagliato furgone... ma il vaccino Pfizer non doveva essere conservato a - 70 gradi ?


Sfido chiunque a trasportare un pseudo vaccino RNA a -70 GRADI celcius li dentro.
  • « PRIMI VACCINI AL BRENNERO SU UN FURGONE POLACCO, ITALIANI ANCORA IN CODA A DOVER »
Ha le sembianze inaspettate di un furgone – frigo, ma sempre furgone – il mezzo che ha varcato per la prima volta il confine italiano al Brennero il giorno di Natale per trasportare le prime dosi del vaccino anti-Covid 19 destinate al nostro Paese. Un Mercedes Sprinter della polacca SL Express (nelle foto le SPECIFICHE fornite della DITTA in questione) con una cassa refrigerata che, scortato dai Carabinieri, ha inaugurato la fase italiana della più grande operazione logistico/sanitaria della storia: la vaccinazione Pfizer..."

Guglielmo Randelli




Articolo collegato: 

Vaccino, in Germania campagna sospesa: problemi alla "catena del freddo"


In alcune zone della Germania la vaccinazione contro il Covid è stata sospesa perché c'è il timore che non sia stata garantita la "catena del freddo". Come noto, il vaccino di Pfizer-BioNTech, l'unico fino ad oggi autorizzato nell'Unione europea, deve essere mantenuto a temperature molto basse: va conservato a meno 70 gradi, mentre durante il trasporto Pfizer utilizza degli speciali contenitori e il prodotto può restare a una temperatura tra 2 e 8 gradi per non più di cinque giorni.


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INTEGRAZIONE DI A.D.: "NON È UN CASO CHE C'È UN TWEET DI TRUMP CHE ANNUNCIA CHE "STANNO ARRIVANDO I VACCINI" (E FA IL NOME ANCHE DELL'ITALIA). NON È UN CASO CHE I VACCINI ARRIVATI IERI IN ITALIA ERANO A BORDO DI UN FURGONE CON TARGA POLACCA, E LA POLONIA RICORDO ESSERE IL MAGGIORE ALLEATO MILITARE IN EUROPA DEGLI USA, DOPO IL PATTO STRETTO DI RECENTE DAL VICE PRESIDENTE AMERICANO PENCE CON IL PRESIDENTE POLACCO. NON È UN CASO CHE IL COMANDO STRATEGICO SHAEF SIA A VARSAVIA, IN POLONIA. NON È UN CASO CHE IL RIDICOLO PULMINO CHE AVETE VISTO IN TUTTI I TG (NON CAPACE ASSOLUTAMENTE DI RAGGIUNGERE GLI 80 GRADI SOTTO ZERO) NON SIA STATO PORTATO ALL'OSPEDALE SPALLANZAINI, DOVE LOGICA VORREBBE CHE FOSSERO CONSERVATI I VACCINI IN ATTESA DI ESSERE SOMMISTRATI, MA SIA STATO PARCHEGGIATO NELLA BLINDATISSINA CASERMA DEI CARABINIERI SALVO D'ACQUISTO A TOR DI QUINTO A ROMA. NON È UN CASO CHE DUE GIORNI FA SIA CAMBIATO IL COMANDANTE GENERALE DELL'ARMA DEI CARABINIERI...”

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Commento di S.C: " Il colmo è che  in Europa vietiamo  giustamente  i prodotti agricoli ogm americani, perché  si sa molto poco  sugli  effetti collaterali  a medio /lungo termine , e poi corriamo a spararci in vena il  vaccino manipolato geneticamente.  Boh

Questi minus  habens  sono pure contenti che  big-pharma, dopo essere stata lautamente foraggiata per la ricerca, si fa poi  pagare i vaccini e pretende ed ottiene anche una malleva dagli Stati  per i probabili danni  che causerà sulla popolazione vaccinata." 



Commento di F.G.: “... Dei neototalitari, camerieri di Davos e del FEM, l’abitudine per coprirsi è di dare del nazista e fascista a chi non si piega alla vulgata delle associazioni a delinquere che pretendono di governare il mondo con il ricatto sulla salute. Il loro partito è quello di Silicon Valley e di Pfizer, sulla quale ultima società suggerisco di leggere la smisurata fedina penale su Wikipedia...”










domenica 27 dicembre 2020

USA. Imperialismo e venti di guerra (nel Nome del Signore)




Sintesi - presentazione
 
I pellerossa erano “illegali”, occupavano una terra non destinata loro. Così il parere di molti intellettuali americani. Secondo il “Destino manifesto”, ideologia diffusa nella prima metà dell’ottocento tra gli invasori “legali”, gli immensi spazi che si aprivano ai loro occhi erano stati assegnati ai conquistatori irrevocabilmente da Dio stesso. E dunque tutto poteva essere “preso”.

La” nuova frontiera”, tanto cara ai liberal e al cinema progressista americano ha come marchio indelebile insanguinato la distruzione di una civiltà, l’umiliazione dei popoli nativi, la morte di milioni di pellerossa.
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La volontà di annientamento di una popolazione “diversa”, in tempi moderni, non è un’invenzione di Hitler o del sionismo ma si forma, anche e soprattutto, in termini non solo pratici ma anche con argomentazioni concettuali, in una dimensione mistico-religiosa, in ambienti anglosassoni.
Perché la “nuova frontiera” significa eliminazione di tutto ciò che si può opporre al “sogno americano”.
Così l’ideologia del “destino manifesto” non si fermò all’emisfero settentrionale.
Con la “dottrina Monroe” gli Stati Uniti si arrogarono diritti speciali sull’America centrale e Meridionale che già dalla seconda metà dell’ottocento caddero sotto il controllo coloniale degli Stati Uniti, in quello che Mao definì "il loro cortile di casa".
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In seguito, il processo di espansione si amplificò con nuove terminologie e con teorizzazioni più “raffinate” , fino a comprendere tutto il pianeta che così avrebbe potuto beneficiare del “sogno americano”.
“L’America agli americani” di Monroe nell’immaginario di Reagan e del pensiero neo-con diventa ”tutto il mondo nelle nostre mani”. Una globalizzazione a senso unico secondo i principi ideologici, culturali e morali degli Stati Uniti. Con Presidenti Repubblicani e Democratici: 
- Barack Obama, premio Nobel per la Pace.
“Il pericolo per il mondo non è quello di un’America troppo impaziente di immischiarsi negli affari di altri paesi ma che gli Stati Uniti possano disimpegnarsi, creando un vuoto di leadership che nessun altro paese è pronto a colmare” ... ”Come nazione del Pacifico, Gli Stati Uniti svolgeranno un ruolo più ampio e di lunga durata …scoraggeremo le minacce alla pace … Gli Stati Uniti sono una potenza del Pacifico e noi siamo qui per rimanervi“
- Brzezinski, ex consigliere di Obama.
“E’ imperativo che non emerga nessun sfidante eurasiatico in grado di dominare l’Eurasia e quindi di sfidare l’America…il primato globale dell’America”.
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Le preoccupazioni di Biden sono le stesse di Brzezinski e di Obama: la leadership globale, impedire che un concorrente euroasiatico possa sfidare il primato yankee nel pianeta, rassicurare i cittadini americani sulla loro sicurezza contro qualsiasi “asse del male”, compromessa, secondo il puppo della banda Clinton/Obama, dalla politica isolazionista di Trump.

Il nemico è quindi l'asse Cina - Russia: la Cina non sta minacciando gli USA ma si avvia a diventare la più grande potenza economica del pianeta, e la Russia è il suo "alleato tattico" militare.

Quindi, rafforzamento ulteriore dell'occupazione ai confini dei Mari cinesi e in Europa, sia in termini di presenza militare sia in termini di armamenti, ovviamente come sempre “a scopi difensivi”. Con le nuove bombe nucleari B61-12 in Italia, Germania, Olanda, Belgio, e quant'altro serva dal Baltico al Mar Nero e Caspio a minacciare la Russia.

Venti di guerra ancora più minacciosi, rispetto all’isolazionismo di Trump, spirano negli USA e in Europa, senza nessuna reale opposizione. No di certo nella UE, dove su 27 membri 23 fanno parte della NATO a comando USA.

Jure Eler



venerdì 25 dicembre 2020

Natale. Trump denuncia la frode elettorale


Non c'è pace neanche a Natale per il presidente in carica degli Stati Uniti Donald Trump che, con l'ennesimo tweet al vetriolo, ha riaffermato ancora una volta quella che è la sua verità su quanto accaduto durante le recenti elezioni presidenziali del 3 novembre.

Secondo Trump, infatti, non ci sarebbe motivo di mettere in discussione la frode elettorale avvenuta in occasione delle votazioni da parte del Partito democratico, dal momento che essa sarebbe palese e visibile agli occhi di tutti:

"La frode elettorale non è una teoria cospiratoria ma un fatto", è stata l'eloquente pubblicazione del numero uno della Casa Bianca.

Trump ha quindi rincarato la dose nei confronti dei suoi avversari politici, raccontando in un altro posto come "in Florida, in un incontro tutti si chiedevano perché i Repubblicani non sono in armi per combattere i Democratici che hanno rubato elezioni presidenziali truccate".


Fonte: https://it.sputniknews.com/mondo/202012259934730-trump-la-frode-elettorale-non-e-una-teoria-cospiratoria-ma-un-fatto/


Il risultato "ufficiale"  delle presidenziali americane

Lo scorso 14 novembre i Grandi Elettori hanno votato per eleggere il futuro presidente degli Stati Uniti, confermando la vittoria di Biden nelle elezioni presidenziali del 3 novembre.

Biden ha ottenuto 306 voti contro i 232 di Trump. Per entrare alla Casa Bianca un candidato deve ricevere 270 voti elettorali.

giovedì 24 dicembre 2020

Il Natale malsano del vaticano - Lettera di Carlo Maria Viganò



“...al centro di Piazza San Pietro troneggia una tensostruttura metallica, frettolosamente decorata con una luce tubolare, sotto la quale si ergono, inquietanti come totem, poche orribili statue che nessuna persona dotata di senso comune oserebbe identificare con i personaggi della Natività.

Lo sfondo solenne della facciata della Basilica Vaticana aumenta l’abisso tra le armoniose architetture rinascimentali e quella indecorosa parata di birilli antropomorfi.

È ormai evidente anche ai più sprovveduti che questi non sono tentativi di attualizzare la scena del Natale, come facevano i pittori del Rinascimento o del Settecento, abbigliando il corteo dei Magi con i costumi dell’epoca; questi sono piuttosto l’arrogante imposizione della bestemmia e del sacrilegio come anti-teofania del Brutto, quale necessario attributo del Male.

Come la bellezza della Liturgia Cattolica è stata sostituita da un rito che eccelle solo in squallore; come l’armonia sublime del canto gregoriano e della musica sacra è stata bandita dalle nostre chiese per farvi risuonare ritmi tribali e musiche profane; come la perfezione universale della lingua sacra è stata spazzata via dalla babele delle lingue vernacolari; così è stato frustrato lo slancio di venerazione antico e popolare ideato da San Francesco, per sfigurarlo nella sua semplicità e strappargli l’anima.

Riconosciamolo: quella cosa non è un Presepe, perché se fosse un Presepe dovrebbe rappresentare il Mistero sublime dell’Incarnazione e della Nascita di Dio «secundum carnem», l’ammirazione adorante dei pastori e dei Magi, l’amore infinito di Maria Santissima per il divino Infante, lo stupore del creato e degli Angeli. Dovrebbe, insomma, essere la rappresentazione del nostro stato d’animo dinanzi al compimento delle profezie, il nostro incanto nel vedere il Figlio di Dio nella mangiatoia, la nostra indegnità per la Misericordia redentrice.

E invece vi si scorge, significativamente, il disprezzo per la pietà popolare, il rifiuto di un modello perenne che richiama l’eternità immutabile della Verità divina, l’insensibilità di anime aride e morte davanti alla Maestà del Re Bambino, al ginocchio piegato dei Magi. Vi si scorge il tetro grigiore della morte, la cupa asetticità della macchina, il buio della dannazione, l’odio invidioso di Erode che vede minacciato il proprio potere dalla Luce salvifica del Re Bambino.

Questa mostruosità irriverente è il marchio della religione universale del transumanesimo auspicato dal Nuovo Ordine Mondiale; è l’esplicitazione dell’apostasia, dell’immoralità e del vizio, della bruttezza eretta a modello. E come tutto ciò che viene costruito dalle mani dell’uomo senza la benedizione di Dio, anzi contro di Lui, è destinato a perire, a scomparire, a sgretolarsi. E questo avverrà non per l’avvicendarsi al potere di chi ha gusti e sensibilità diverse, ma perché la Bellezza è necessaria ancella della Verità e della Bontà, così come la bruttezza è compagna della menzogna e della malvagità.

Ancora una volta, dobbiamo esser riconoscenti al Signore anche in questa prova, apparentemente di minore impatto ma pur sempre coerente con le tribolazioni più grandi che stiamo subendo, perché ci aiuta a far cadere dai nostri occhi le bende che li rendono ciechi” (*)".

Nonostante tutto, Buon Natale! 


(*) Dalla lettera sul presepe del 2020 in Piazza San Pietro di SE Carlo Maria Viganò.









martedì 22 dicembre 2020

Marasma epidemiologico e soluzioni improbabili



Esplodono le contraddizioni tra i provvedimenti adottati contro l'epidemia influenzale Covid-19 e i relative protocolli di cure e medicinali nei vari Paesi del mondo. I misteri delle decisioni dell'Autorità nazionale italiana del farmaco - AIFA e molte altre cose.  Medicinali di cura al Covid applicati in Germania e Usa ma vietati in Italia. E prodotti in Italia, a Latina.

E disastri vari.

Ora che la Gran Bretagna si appresta a chiudere definitivamente il progetto Brexit, torna più che mai protagonista in Europa e lo fa perché sarebbe inglese la nuova variante più pericolosa del Covid19. L’Italia ha già avvertito di aver interrotto i voli con la  Gran Bretagna, cosa che invece fece in maniera molto più timida e senza continuità lo scorso febbraio, in piena emergenza virus da Wuhan.

Un’azienda italiana produce un farmaco a base di anticorpi monoclonali isolati in laboratorio da pazienti guariti dal Covid19. Milioni di dosi di questo farmaco salvavita finiscono però all’estero, perché in Italia non si può usare. E sull'importanza della terapia domiciliare per evitare l'ospedalizzazione dei malati Covid, abbiamo sentito l'opinione dell'avvocato Erich Grimaldi

Siamo stati a Napoli, sul lungomare, dove nel fine settimana passato sono scesi in piazza i commercianti e i ristoratori. Tra le categorie più danneggiate dall'ultimo decreto del Governo Conte che per l'ennesima volta ha cambiato idea sulle chiusure, senza pensare alle conseguenze economiche. Abbiamo quindi intervistato diversi manifestanti.

La diffusione del Covid e le conseguenti restrizioni stanno trasformando le nostre abitudini quotidiane. E adesso arriva un attacco diretto a quella che è una delle dimensioni più private dell’individuo e cioè la casa. Il World Economic Forum e le multinazionali sembrano infatti avere ben chiaro come dovrà essere la casa del futuro.

lunedì 21 dicembre 2020

Cavillando su Covid e dintorni...



Sulla democrazia, sulla Costituzione, sulla divisione dei poteri, sull'informazione.

Una recente sentenza del Tar del Lazio evidenzia la poca trasparenza che accompagna l'emissione dei famosi Dpcm che incidono pesantemente sulle libertà fondamentali dei cittadini. Si tratta di un primo passo che mira a limitare il potere arbitrario che il governo Conte si è autoassegnato.
Di contro, sotto un altro versante, il tribunale di Genova ha però respinto la richiesta dell'avvocato Mori di dichiarare illegittime le leggi di ratifica dei trattati europei incompatibili con la nostra Costituzione.

Esistono strumenti legislativi in grado di arrestare lo strapotere di una piccola oligarchie che impone a tutti il proprio volere?

Ne parliamo a "Dietro il Sipario" in compagnia degli avvocati Linda Corrias- protagonista del ricorso presentato al Tar del Lazio prima richiamato- Marco Mori e Lorenzo Tamos.

Un'interessante discussione a tutto campo, un'ora di video. 

"Dietro il Sipario", Vox Italia TV

https://www.youtube.com/watch?v=KisZqyNZy0A






domenica 20 dicembre 2020

Covidologia. Serve una contro-narrazione

A fianco delle misure sanitarie e di distanziamento sociale, stiamo assistendo allo sviluppo di una narrazione ideologica intorno all’emergenza COVID, che utilizza i linguaggi artistico-culturali.

Grandi aziende come Coca-Cola, Amazon o Lavazza, infatti, stanno producendo spot finalizzati a promuovere non già il proprio prodotto, bensì un nuovo stile di vita conseguente all’emergenza pandemica.

Il tratto comune a questi spot, è l’enunciazione del fatto che il distanziamento sociale sia destinato a rimanere per sempre e che il nuovo stile di vita che ne deriverà sia da abbracciare con entusiasmo.
È singolare assistere all’allineamento della stragrande maggioranza degli artisti alla narrazione dominante, soprattutto se si considera il fatto che le arti sono, dal punto di vista professionale e occupazionale, uno dei settori maggiormente colpiti dalle norme di distanziamento.

Pertanto, in quest’incontro due operatori del settore teatrale e musicale cercheranno di analizzare come stiano funzionando le strategie culturali delle covidelogia, quale funzione strategica ricoprano i linguaggi culturali nel nuovo ordine sociale che si sta creando, in che modo si possa costituire un fronte autonomo dell’ambito artistico-culturale, che sia in grado di mettere in campo una contro-narrazione.

23 dicembre 2020, ore 21, sul canale Vox Italia Bologna




venerdì 18 dicembre 2020

La mossetta di "renzie" dietro le quinte del lockdown...

 


Che cosa c’é dietro la mossetta di Renzi? Tante, tantissime cose. Vediamo quali sono, o quali potrebbero essere.

Primo: tornare ad avere un ruolo. Il Pifferaio dell’Arno non ne aveva piú dall’indomani della scissione dal PD. La sua Italia Viva era inchiodata al 3% nei sondaggi e, se si fosse per avventura andati al voto, rischiava seriamente di rimanere fuori dal parlamento. Adesso, invece, malgrado la proverbiale coerenza del suo capo, la creatura renziana é tornata ad essere un soggetto politico di cui tenere conto.

Secondo: la marginalitá nella coalizione di governo. Democratici e Cinque Stelle erano gli azionisti di maggioranza, e i renziani erano considerati i parenti poveri, un po’ come LEU. Ora Renzi si é ripreso la scena o, almeno, un settore della scena, pari almeno a quelli di Zingaretti e di quel titáno di Di Maio.

Terzo: l’insopportabile padreternismo di Conte, la sua arroganza, la sua sicumera, il suo credere di essere piú furbo degli altri. Renzi lo ha voluto richiamare alla realtá, dicendogli chiaro e tondo di essere in grado di buttarlo giú dal trono.

Quarto: la spartizione della torta politica. Che Giuseppi si togliesse dalla testa di poter “gestire” in prima persona (con la foglia di fico di una cabina di regía) i 200 e passa miliardi del Recovery Fund, con l’unico fastidio di dare qualche contentino a PD e 5S. Idem per la prossima infornata di nomine di sottogoverno. Renzi non chiede di avere “pari dignitá” rispetto ai due soci di maggioranza, ma muove un attacco frontale a Giuseppi, intimandogli di smettere di fare il padrone del pastificio. Il Mattacchione toscano non si accontenterá – voglio credere che sia vero – di uno strpuntino accanto alle seggiole di Zinga e Giggino, ma pretende che Giuseppi rinunzi alla sua pretesa (di assi dubbia costituzionalitá) di bypassare sistematicamente governo e parlamento, a colpi di DPCM e di task force.

Quest’ultimo punto é quello piú interessante, quello maggiormente carico di incognite e di interrogativi. Non c’é dubbio, infatti, che Renzi abbia lanciato un vero e proprio guanto di sfida a Conte. O il premier si rimangia il suo incredibile comitato di gestione dei 200 miliardi, o Italia Viva gli ritira la fiducia e lo manda a casa. Il che significherebbe costringere Giuseppi a perdere la faccia. Perché, in caso contrario, a perdere la faccia sarebbe il Rodomonte fiorentino; cosa che, con i suoi precedenti, Renzi non puó assolutamente permettersi.

Fin qui gli scenari ipotizzabili, almeno a mio modesto parere. Ma – volendo spingersi un po’ oltre – ci si potrebbe anche chiedere come mai Renzi si sia spinto tanto in lá, fino a un punto di non ritorno. Per un azzardo? Per semplice antipatia verso un personaggino indisponente? Non credo. Credo, piuttosto, che il Mattacchione sappia qualcosa che altri non sanno.

Naturalmente, siamo nel campo delle semplici illazioni. Ma, se dovessi fare una scommessa, scommetterei sull’ipotesi che in qualche salotto buono ci si sia finalmente stancati di Giuseppi e si sia decretata la sua uscita di scena. Naturalmente – é sempre la mia personale opinione – la fine di Giuseppi non preluderebbe ad elezioni anticipate; ipotesi che ai salotti non piace.

Allora, il Renzi potrebbe aver avuto la quasi certezza che si vorrebbe scaricare il gabinetto di Giuseppi II e sostituirlo con il piú volte evocato “governo di unitá nazionale” guidato – guarda un po’ – da Mario Draghi.

E che qualcuno pensasse a un governo di cosiddetta unitá nazionale (una specie di Monti bis) potrebbe forse desumersi anche da certe mezze aperture sussurrate a bassa voce dall’altro Matteo, il lombardo. Quello di un governo del genere , infatti, é un vecchio pallino di quel tal Giorgetti che ha la fissazione di togliere la felpa a Salvini e di agghindarlo con giacca e cravatta, di trasformarlo da capopopolo d’assalto in  moderato di complemento. Fortuna che una prospettiva del genere é stata stoppata da Giorgia Meloni che in questo frangente ha dimostrato lungimiranza...

Michele Rallo 






N.B. All'ultimo momento, apprendo che il governo giallorosso sarebbe in mistica adorazione delle regole di assoluto rigore varate dalla cancelliera Merkel per fronteggiare il Covid nei giorni di festa. A Conte, Casalino, Arcuri e Associati, peró, sfugge un particolare di non poco conto: e cioé che il governo tedesco versa in pronta cassa il 90% dei mancati guadagni alle imprese costrette a sacrificarsi. Avete capito? Rimborsi in moneta sonante, non “ristori”. Aiuti veri, non elemosine...

giovedì 17 dicembre 2020

Senza le braccia dei contadini anche Travaglio sarebbe morto di fame... - Lettera Aperta di Marinella Correggia



Al Giornalista Marco Travaglio,  stamani, mentre leggevo un articolo -  pubblicato dal sito francese Reporterre - sulle epiche lotte contadine che stanno percorrendo l'India in queste settimane, mi è stato segnalato il suo articolo "La vispa Teresa" https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/12/16/la-vispa-teresa/6038227/


Ecco, diciamo che sono tornata in Italia.

Non mi interessa qui l'aspetto politico del suo articolo, le sue critiche a Italia viva possono essere legittime  (peccato che con altri sia invece tanto indulgente). Mi soffermo invece sull'intenzione di scherno contenuta in poche Sue parole: "Braccia rubate all'agricoltura", riferite alla ministra delle Politiche agricole e forestali Teresa Bellanova.

Lei, facendo ricorso con intento offensivo a quell'idiotissima e banalissima espressione ("braccia rubate all'agricoltura"), dimostra evidentemente di non sapere nulla di questa attività - che dovrebbe rispettare in ogni caso visto che le dà da mangiare, letteralmente, come a tutti noi. Ma sappia anche che è uno dei lavori più faticosi e difficili. L'agri-cultura (in fondo questo è o dovrebbe essere) richiede intelligenza, forza, spirito di sacrificio. Il tutto in cambio di un reddito spesso risicato, anche quando non si è braccianti. Lo so per certo: sono nata e cresciuta sulle colline del Monferrato, ho sempre abitato in aree rurali, ho frequentato contadini del Sud del mondo.

Suggerimento terapeutico: provi per un mese a lavorare in agricoltura; ma sul serio, non in un orticello hobbistico - sarebbe troppo facile. Forse capirà. 

Ah ma aspetti... forse mi sono confusa? Probabilmente Lei è convinto che non occorrano affatto teste e corpi umani per produrre cibo. In effetti, certa tecnocrazia immagina una produzione alimentare affidata solo a grandi macchinari e ogm. Se questa è la sua (distopica; dispotica?) visione, in effetti le "braccia in agricoltura" sono un accessorio inutile e risibile.

Per finire, riferendomi in generale alla Sua attività giornalistica, La inviterei a imparare una virtù quasi sacra: il rispetto umano. Ad alcuni viene insegnato da piccoli. Ad altro no. Oppure dimenticano. 

Insomma, si devono attaccare le idee e le azioni e le intenzioni, non l'origine, il mestiere o l'aspetto delle persone. 

Marinella Correggia











originaria di Rocca d'Arazzo (AT)

domenica 13 dicembre 2020

Covid-19. Scomode verità talvolta vengono a galla...



Anche a non voler credere a nessuna della tante ipotesi di complotto sul Covid, se osserviamo come e quanto male tale epidemia viene affrontata, comunicata e curata – a partire dall’Italia, per esempio - non resta che porci alcune semplici domande: è solo ignoranza, disorganizzazione e incompetenza o vi sono una serie di comportamenti premeditati volti a mantenere alto il numero di morti, terrorizzata una popolazione e semibloccata una economia?

Non è il caso che qualche magistrato realmente indipendente e coraggioso indaghi sulle lacune volute o procurate nella gestione dell’epidemia? Vi sono responsabilità penali? E a quale livello? Sono fatti isolati oppure è possibile scorgere una associazione a delinquere che provoca, aggrava o anche solo specula sull’epidemia di Covid? (Continua:  http://www.fiorigialli.it/dossier/rivista.php?id=9&articolo=2453 )

...I negazionisti sono davvero sciocchi a pensare che se c’é davvero un complotto esso si possa reggere sulla paura di un virus inesistente. Esso deve esistere e deve far paura davvero, e la paura la si deve accrescere così da costringere all’obbedienza popoli e governi. Gli autentici negazionisti sono coloro che si ostinano o fanno finta di non rendersi conto dei tanti indizi di cui si è scritto.

Sembrano allora maggiormente plausibili quei complottisti che raccontano che siamo in mano ad una cerchia di cowboys prepotenti che, come nei western, avvelenano l’acqua dei vicini, per trarne vantaggio.

La verità e le verità prima o poi vengono a galla anche si vi sono fior di intellettuali con la testa sotto la sabbia.

In Germania per esempio si ha la stessa situazione demografica dell'Italia come composizione della popolazione anziana ma sinora le morti sono 5 VOLTE DI MENO.

In Svezia per esempio la densità abitativa del sud del paese dove vive la stragrande maggioranza della popolazione è simile alla Lombardia e a differenza della Norvegia vi è una maggiore quantità di inquinanti, ovviamente un pò meno della Lombardia che è l'area più inquinata d'Europa in ASSOLUTO.

Poi vi è ammissione ufficiale (Miozzo) che in Italia il conteggio dei morti è effettuato computando tutti gli anziani che muoiono in ospedale e sono risultati 1 volta positivi al tampone.
Anche il Corriere della Sera si chiede perchè l'italia ha questo triste primato mondiale e spiega che l'età anziana della popolazione non spiega il fatto. Agire sulla malattia una settimana prima con le cure è stato calcolato avrebbe potuto ridurre la mortalità del 50%, agire due settimane prima con mascherine e distanziamento sociale avrebbe potuto ridurre l'85% della mortalità. Invito a leggerlo per chiarirsi le idee.

Insomma inquinamento padano, ritardi nelle decisioni, disastro della medicina di base, rifiuto tutto italiano di compiere profilassi e ricorrere alle medicine naturali (le indicazioni errate ai medici sono la riprova dell'ignoranza sanitaria rispetto al covid e anche alle nozioni elementari di salute di base) sono in modo plausibile concause più rilevanti della composizione demografica.

Questo spiega facilmente come in tutti gli altri paesi si muore assai di meno per Covid (sinora). Resta da appurare se tali errori e ritardi sono dovuti a semplice incompetenza o disorganizzazione o se anche su questi fatti si esercitano interessi infami volti ad aggravare la situazione epidemica e i morti.