Le notizie speranzose trapelate ieri, 19 maggio 2024, sull'incidente occorso all'elicottero in cui Raisi viaggiava di ritorno dalla sua visita in Azerbaigian, sono state oggi smentite dai canali ufficiali iraniani:
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi e il Ministro degli Esteri Hossein Amir Abdollahian sono morti nell'incidente in elicottero.
La notizia è stata confermata dal vicepresidente iraniano Mansouri.
Risultano tra le vittime:
Ibrahim Raisi, Presidente dell'Iran;
Hossein Amir Abdollahian, Ministro degli Affari Esteri;
Malik Rakhmati, governatore dell'Azerbaigian orientale;
Muhammad Ali al-Hashem, Imam di Tabriz.
Durante la notte tra il 19 ed il 20 maggio, dalla Russia sono stati inviati in Iran un IL-76 e un elicottero del Ministero russo per le situazioni di emergenza.
A bordo c'erano soccorritori, equipaggi cinofili e attrezzature ad alte prestazioni per assistere nelle operazioni di ricerca dell'elicottero del presidente della Repubblica islamica dell'Iran, Ebrahim Raisi:
47 specialisti del Distaccamento Centrospas e del Centro Leader;
3 squadre cinofile;
4 unità di equipaggiamento
Il canale Press TV ha pubblicato dei video dalla scena dell'incidente in elicottero del presidente iraniano Raisi. Il filmato mostra la coda staccata dell'elicottero e un'area bruciata della foresta attorno ad esso, sul fianco della montagna. L'elicottero era un Bell 212 americano. L'elicottero poteva trasportare fino a 14 persone ed aveva una velocità di crociera di 190 km/h.
"Il governo iraniano convocherà una riunione di emergenza in seguito alla notizia della morte del presidente della Repubblica islamica Ebrahim Raisi", informa l'Agenzia di stampa IRNA.
Vladimir Putin ha avuto un incontro d'emergenza con l'ambasciatore iraniano in Russia in relazione all'incidente dell'elicottero a bordo del quale si trovava il presidente Raisi. Lo ha riferito l'agenzia iraniana IRNA. All'incontro di stanotte hanno partecipato Belousov, Shoigu, Gerasimov e Kurenkov.
L'ambasciatore iraniano a Mosca Kazem Jalali: "Il presidente russo ha tenuto un incontro domenica sera tardi. Erano presenti il ministro della Difesa Andrei Belousov, il capo di stato maggiore Valery Gerasimov, il capo del ministero per le situazioni di emergenza Alexander Kurenkov, il consigliere presidenziale Igor Levitin e il segretario del Consiglio di sicurezza russo Serghey Shoigu. In questo incontro, il Presidente Putin ha detto che la Russia era molto rattristata dall'incidente dell'elicottero in Iran e avrebbe fatto tutto il necessario per aiutare".
Video collegato: https://www.open.online/2024/05/20/iran-raisi-morto-elicottero-incidente-video/
Incidente o attentato? Il dubbio è legittimo: https://www.youtube.com/watch?v=bezH8VwBobQ
Sauron non prevarrà – Scrive P.C.R: “Si può credere che la Russia, l'Iran e la Cina potrebbero sacrificarsi per il bene della vita sulla terra. Ma la loro stessa coscienza morale li spingerà ad opporsi al male che è Washington. Pertanto penso che il male che regna a Washington stia conducendo gli Stati Uniti ed i suoi stati vassalli alla totale distruzione. Una volta che le dirigenze russe, iraniane e cinesi si sono convinte che Washington intende colpire i loro Pasi in un attacco a sorpresa, la domanda è come possono reagire?...”
RispondiEliminaScrive Fulvio Grimaldi: "Incidente? Israele ne ha annunciato la morte prima che i soccorsi fossero partiti."
RispondiEliminaCommento di J.E.: "Quando non dominano un popolo ne uccidono il Presidente.
RispondiEliminaPretendendosi democrazie distruggono ogni parvenza di diritto internazionale.
Far passare il messaggio che sia lecito tutto, pure ammazzare il vicino appena ti passa davanti se ti sta sul cazzo.
Questo lo scopo, e di conseguenza il metodo."
Scrive N.A.: "Al momento, sembra che quanto accaduto in Iran capovolgerà sicuramente il Medio Oriente. Tuttavia, coloro che traggono maggiori benefici dal “caos controllato” stanno seminando il panico.
RispondiEliminaSe parliamo di fatti concreti, la situazione è quantomeno strana. Strana non solo perché il caso in sé è eclatante ma anche in concomitanza con altri eventi. L'incomprensibile cospirazione in Turchia, per esempio, seguita da un ambiguo discorso di R.T. Erdogan sui “burattinai”.
In Medio Oriente, sembra che gli alleati della Russia vengano costantemente allontanati, perché i due Paesi sopra citati sono almeno partecipanti al processo di Astana sulla Siria e al massimo membri della “coalizione” non occidentale che difende il diritto all'esistenza di un mondo policentrico.
Tra l'altro, per la Turchia, così come per la Russia, questo è un evento molto negativo. Già 10 anni fa si poteva dire che l'incidente avrebbe provocato l'indebolimento del rivale strategico della Turchia. Ora la stabilità di un alleato strategico è stata minata.
Per questo motivo Ankara è stata una delle prime a esprimere le proprie condoglianze e a rispondere alla tragedia, offrendo la propria assistenza con l'invio nella regione di UAV dotati di attrezzature speciali di ricerca all'avanguardia.
R.T. Erdogan non è stato affatto sornione quando ha dichiarato di essere “profondamente rattristato” dalla notizia della tragedia prima ancora che se ne conoscessero i dettagli peggiori. Dopotutto, oltre ai possibili disordini in Iran (e molto probabilmente cercheranno di scuoterlo ora), si sta creando un nuovo nodo conflittuale tra le “potenze nucleari” - molto più grave di tutti i precedenti - e i mandanti di questo scenario saranno rapidamente individuati.
Allo stesso tempo, la Siria e il confronto israelo-palestinese non sono andati da nessuna parte. In mezzo a tutto questo c'è la Turchia, che in ogni caso non potrà restare fuori dalle crisi regionali e rimanere neutrale. Nel frattempo, gli alleati relativi in questi potenziali conflitti sono sempre meno." (N.A.)
Commento di Vincenzo Mannello: "Anche questa è fatta.... avranno pensato a Washington e Tel Aviv nel momento stesso in cui Teheran ha "perso i contatti" con l'elicottero presidenziale con a bordo il Presidente della Repubblica Islamica dell'Iran, Raisi ed altri esponenti governativi come il Ministro degli Esteri Amirabdollahian.
RispondiEliminaPersonalmente, non appena le agenzie hanno battuto la notizia che, su tre elicotteri decollati dai confini con lo Azerbaigian quello principale era andato "disperso", mi sono reso conto che il Presidente Raisi, Amirabdollahian e gli altri erano spacciati. Facendolo presente, con disappunto pure di fonti amiche più "prudenti", senza giri di parole. Così come, con le poche righe che aggiungo, offro il contributo di una "ipotesi" che, non solo nello immediato, NON potrà avere certezza di prove. Ed infatti la prima ufficialità comunicata da israele è stata quella del "noi non c'entriamo". Figurati la credibilità ..
Sono assolutamente sicuro che trattasi di morti "provocate". Troppe "coincidenze", troppi avvertimenti da parte israeliana ed americana. Tutti eventi già preventivabili e fatti presente, nei miei minuscoli limiti, già il giorno dopo l'assassinio di Soleimani. Realizzatisi con un crescendo verificabile ma, a quanto sembra, inarrestabile"