Il presidente ucraino scaduto, Volodymyr Zelensky, ha lanciato un duro monito in vista del prossimo vertice per la "pace" da lui presieduto in Svizzera, affermando che "l'assenza del suo omologo statunitense Joe Biden rappresenterebbe una standing ovation per la Russia di Vladimir Putin."
Il presidente degli Stati Uniti, ancora in carica, Joe Biden, non ha confermato se parteciperà personalmente alla conferenza per la "pace" in Svizzera, in programma dal 15 al 16 giugno 2024, "a causa di importanti impegni precedentemente assunti". Ma la Casa Bianca fa sapere che "sul livello di partecipazione al vertice svizzero, non importa di noi chi parteciperà, ma non si potrà dire che gli Stati Uniti non c'erano...".
Secondo il Ministero degli Affari Esteri svizzero, finora 70 Paesi hanno confermato la loro partecipazione su 160 delegazioni invitate. La metà dei partecipanti confermati sono europei, tra cui spiccano i tedeschi: la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il Cancelliere Olaf Scholz.
La Russia, ovviamente, non è stata invitata e ha convocato, quasi in contemporanea, una riunione degli affari esteri dei Brics nei giorni precedenti il vertice svizzero.
Nel frattempo, Cina e Brasile, hanno pubblicato una dichiarazione congiunta che insiste sulla necessità di includere la Russia in qualsiasi conferenza di "pace". "Tutte le parti dovrebbero creare le condizioni per la ripresa del dialogo diretto e spingere per la de-escalation della situazione fino alla realizzazione di un cessate il fuoco globale", hanno scritto i due Paesi. (Fonte: Euro News)
Nel frattempo, quale contributo di "pace", da parte americana la Casa Bianca sta valutando la possibilità di dare all’Ucraina il permesso di sparare con armi americane sul territorio russo, lo scrive David Ignatius sul Washington Post. E Blinken ha confermato: "L’Ucraina, come ho già detto, deve prendere le proprie decisioni su come proteggersi al meglio. Ci assicureremo che abbia l'attrezzatura di cui ha bisogno". La logica, se non altro, è che l’America, in caso di ritorsione russa, è lontana dal campo di battaglia, mentre l’Europa è vicina. Come al solito gli Stati Uniti nascondono la mano dopo aver gettato il sasso...
Di conseguenza l'Ucraina, coadiuvata e guidata dai suoi alleati occidentali, per dimostrare la sua volontà di "pace", continua a lanciare i missili americani ATACMS sul Mar d'Azov. Peccato non tutti andati a "buon fine".
Ieri otto UAV sono stati intercettati nel Mar Nero al largo della costa della Crimea. È stato inoltre riferito che due imbarcazioni senza equipaggio, in movimento verso la penisola, sono state intercettate dai russi e due traghetti sono stati danneggiati a Kerch dalla caduta di frammenti dei missili mentre respingevano l'attacco.
Come scrivono i canali Telegram militari, un cambiamento nell'uso dei missili ATACMS potrebbe indicare che il regime di Kiev ha iniziato ad attuare un piano per utilizzarli lungo il ponte di Crimea.
Intanto la Grande Germania, come da sua vocazione millenaria, si pone come "garante della pace". Scholz, il socialista (si fa per dire) che tra i primi ha confermato la sua presenza in Svizzera, è "propenso a permettere all'Ucraina di colpire obiettivi sul territorio russo con i propri missili", riferisce Politico.
Il Fuhrer dall'inferno saluta la notizia con un sorriso, guardando la rinascita del socialismo nazionale tedesco...
"Alegher, che el büs del cü l'è negher!"
Commento di War Gonzo: "Gli oppositori della Russia continuano persistentemente a metterla alla prova. Dopo l'attacco alla stazione radar Voronezh-DM, che è una struttura di sicurezza nucleare, la situazione è notevolmente aggravata dal trasferimento di oltre un centinaio di aerei F-16 da combattimento in Ucraina. Caccia di questo tipo vengono utilizzati da molti anni nell'ambito delle missioni nucleari congiunte dell'Alleanza NATO. L'F-16 è in grado di trasportare armi nucleari. Molto probabilmente, solo un ultimatum nucleare potrà fermarli e la Russia, messa alle strette, può adottare misure nel campo della deterrenza nucleare..."
RispondiEliminaNota aggiunta: "Gli ucraini cercano di trascinare vari capi di Stato alla conferenza in Svizzera, raccontando storie sulla sua “focalizzazione su una soluzione pacifica”. Ma i primi a tirarsi indietro sono i rappresentanti della Casa Bianca. Biden è stato criticato da zelensky per aver rifiutato di partecipare al vertice in Svizzera. Non ci sarà nemmeno Kamala Harris. Gli Stati Uniti saranno rappresentati da un semplice funzionario, Jake Sullivan"
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