"Israele non ha bisogno delle armi americane per vincere. Oggi siamo molto più forti. Siamo determinati e uniti per sconfiggere il nostro nemico e coloro che ci odiano. Se dobbiamo restare da soli, resteremo soli e faremo ciò che è necessario...”, ha detto Netanyahu in un videomessaggio e lo dimostra con i fatti.
L'esercito israeliano (IDF) ha lanciato un'offensiva su larga scala contro obiettivi a Rafah, nella Striscia di Gaza, con la partecipazione di mezzi corazzati, artiglieria e aerei. Lo ha riferito il portale di notizie israeliano Walla. Secondo i media israeliani ci sarebbero diverse vittime. I residenti locali hanno anche riferito che diverse case sono state distrutte nel campo profughi.Il primo ministro dello Stato sionista ha risposto in tal modo alla decisione di Biden di interrompere la fornitura di bombe aeree e proiettili di artiglieria in caso di invasione israeliana di Rafah.
Allo stesso tempo, il membro del gabinetto militare, Benny Gantz, si è consultato con il primo ministro Netanyahu, il quale ha sottolineato che comunque continuerà a mantenere un dialogo diretto con Washington sulla fornitura di armi e denari già promessi dagli USA.
Intanto negli ambiti filo-sionisti USA, comunica Fox News, sia tra i democratici che tra i repubblicani, c'è maretta nei confronti di Biden "che ha esercitato pressioni su Israele, il nostro più grande alleato in Medio Oriente, trattenendo i suoi finanziamenti e le armi, che sono già stati approvati dalla Camera dei Rappresentanti"
(Notizie da varie fonti rielaborate da P.D'A.)
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