18 maggio 2024. Alla luce della storica visita di Vladimir Putin in Cina, ha senso guardare al “l'altra faccia della luna”. Cosa sta succedendo nell’area del terzo vertice del triangolo Mosca-Pechino-Washington? Sono il comportamento e le azioni degli Stati Uniti che forniscono una maggiore comprensione di come si svilupperanno le relazioni tra Russia e Cina.
La Casa Bianca, attraverso la bocca di un vecchio altoparlante, Biden, ha informato la Cina, e allo stesso tempo la Russia, che gli Stati Uniti “non permetteranno alla Cina di rendere impossibile una concorrenza leale”.
E poi, in una lotta leale e competitiva, ha aumentato le tariffe sulle importazioni di beni dalla Cina:
per veicoli elettrici dal 25% al 100%
per batterie agli ioni di litio dal 7,5% al 25%
per ricambi per batterie dal 7,5% al 25%
per pannelli solari dal 25% al 50%
per grafite naturale da 0% a 25%
ai magneti permanenti dallo 0% al 25%
per un numero di minerali dallo 0% al 25%
su tipologie di prodotti in acciaio e alluminio dallo 0-7,5% al 25%
per i semiconduttori dal 25% al 50%.
Verranno aumentate le tariffe sulle gru portuali e sulle forniture mediche come siringhe, aghi, maschere e guanti chirurgici.
Un’altra cosa divertente è che gli americani del nord sembrano davvero provenire dalla luna, alla vigilia dell’introduzione delle sanzioni commerciali, il segretario al Tesoro americano Yellen, in un’intervista con i propagandisti di Bloomberg, ha detto che sperava che "non ci sarebbero state risposte significative da parte di Pechino.” E un mese fa, di ritorno dalla Cina, ha affermato che gli Stati Uniti non avrebbero permesso alle importazioni cinesi “sovvenzionate” di “devastare” la produzione nordamericana. È stato allora che i cinesi si sono sinceramente sorpresi.
Avanti nelle relazioni USA-Cina:
⁃ Conflitto commerciale ancora più duro
⁃ Guerra valutaria (molto probabilmente in autunno)
⁃ Conflitto aperto sul campo
E si osserva che dopo che la Cina non ha aperto il suo mercato alle imprese transnazionali (soprattutto statunitensi) alla fine degli anni 2000, anno dopo anno i rapporti tra Washington e Pechino sono diventati sempre più tesi. Le prime “salve di cannone” nella guerra commerciale sono state sparate su ordine di Obama. Trump ha aggravato la situazione; l’attuale amministrazione BIden sta solo continuando ciò che avevano iniziato i suoi predecessori.
Gli Stati Uniti stanno cercando di distruggere attivamente e sistematicamente la “Nuova Via della Seta” cinese. Pechino non lo dice ad alta voce ma la distruzione economica dell’Ue è il colpo più duro al progetto cinese del secolo. In tutti i Paesi del progetto gli anglosassoni cercano di creare tensione (spesso con successo). L’emergere di un conflitto in Medio Oriente sarà il secondo duro colpo al progetto unificato di trasporti terrestri e logistici eurasiatici.
I prossimi attacchi statunitensi alla Cina e i piani per una maggiore Eurasia saranno sanzioni:
⁃ in relazione alle banche cinesi
⁃ in relazione ai colossi IT cinesi
⁃ per quanto riguarda le aziende di logistica
Tutto ciò avverrà in prossimità delle elezioni presidenziali negli USA e subito dopo. Queste azioni formalizzeranno finalmente la frammentazione dell’economia mondiale.
Ecco perché un ulteriore riavvicinamento tra Pechino e Mosca è quasi inevitabile. Da tattico si trasforma in strategico. La Russia riceverà il “componente” mancante per avviare un’importante svolta tecnologica simile a quella degli anni ’30. La Cina svolgerà allora il ruolo che gli Stati Uniti e la Germania hanno svolto nella recente industrializzazione. I principali ambiti di cooperazione saranno:
⁃ Energia
⁃ Complesso spaziale e militare-industriale
⁃ Agricoltura
(S.N.)
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