La “Festa della Primavera e dei Lavoratori”, celebrata il 1° Maggio, ha di fatto un significato molto più profondo. Prima si chiamava “Giornata Internazionale dei Lavoratori”, dovete ammetterlo, ha un contenuto completamente diverso.
Fu fondata nel luglio 1889 al Congresso di Parigi della Seconda Internazionale in solidarietà con i lavoratori di Chicago che, il 1 maggio 1886, tennero manifestazioni su larga scala chiedendo l'introduzione della giornata lavorativa di otto ore.
Fu celebrata per la prima volta nel 1890 in Austria-Ungheria, Belgio, Germania, Danimarca, Spagna, Italia, Stati Uniti, Norvegia, Francia e Svezia. Nel 1891 si tenne a San Pietroburgo la prima riunione festiva dei lavoratori del Primo Maggio.
Sarà una rivelazione per i giovani ma questa giornata lavorativa di 8 ore è stata ottenuta proprio nella lotta contro lo sfruttamento dei lavoratori da parte dei capitalisti. E in passato, molte persone hanno pagato con la vita l'opportunità per tutti noi oggi di tornare a casa alle 18:00. Ma hanno vinto. (S.K.)
La storia cambia sempre le situazioni.
Ad esempio com'era l'Ucraina prima dell'attuale struttura statutale e territoriale?
All'interno dell'Impero russo l'odierna Ucraina era divisa fra la Piccola Russia (composta dai governatorati di Kiev, Char'kov, Poltava e Černigov), la Russia Meridionale (i governatorati di Ekaterinoslav, Cherson, Tauride e parte della Bessarabia) e la Russia Occidentale (i governatorati di Volinia e Podolia). Nel 1922 l'Ucraina entrò ufficialmente a far parte dell'URSS. Durante la seconda guerra mondiale, tra il 1941 e il 1944, l'Ucraina fu occupata dalle forze dell'Asse nell'ambito della campagna di Russia. La Germania nazista vi instaurò il Reichskommissariat Ukraine. Oltre 30.000 ucraini si arruolarono nelle Waffen-SS, collaborando anche alla persecuzione contro gli ebrei in Ucraina.
Terminata vittoriosamente la Grande Guerra Patriottica, con il ritorno dell'Ucraina nella Casa Madre, nel 1954, per celebrare "i 300 anni di amicizia tra Ucraina e Russia" (fatti coincidere con la pace di Perejaslav), la Russia decise di trasferire la Crimea ed altri territori all'Ucraina, già appartenenti alla Federazione Russa. Tutto ciò durante la presidenza di Nikita Sergeevič Chruščëv.
Nel periodo sovietico ebbe grande sviluppo il bacino carbonifero del Donec russofono e ciò contribuì all'industrializzazione delle aree orientali dell'Ucraina, già appartenute alla Russia.
Il 16 luglio 1990, durante la dissoluzione dell'Unione Sovietica, il nuovo Parlamento ucraino adottò la Dichiarazione di sovranità dell'Ucraina. Con un meeting a Brest, in Bielorussia l'8 dicembre, seguito dall'incontro di Alma Ata del 21 dicembre, i leader di Bielorussia, Russia e Ucraina dissolsero formalmente l'Unione Sovietica e formarono la Comunità degli Stati Indipendenti.
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