È di questi giorni l'aggressione all'imbarcazione Freedom Flotilla di volontari diretti a portare solidarietà, e qualche pacco viveri, alla popolazione di Gaza.
Uno dei tanti crimini ai quali questi sionisti ebrei (ci sono anche sionisti cristiani e sionisti atei, ma questi si definiscono "ebrei") ci hanno abituato.L'entità coloniale sionista ebraica che occupa la Palestina da 77 anni si configura storicamente come grumo criminale a cui le "democrazie occidentali" devolvono il lavoro sporco.
Genocidio, aggressione e violazione (di quel che resta) del diritto internazionale costituisce l'attività pluridecennale, costante e impunita del sionismo internazionale con base in Palestina (oggi Israele).
Il 10 aprile 1948, un mese prima della creazione di Israele, l'ebreo semplice Albert Einstein scrisse: "Quando una catastrofe reale e definitiva ci travolgerà in Palestina, i primi responsabili saranno i britannici, e i secondi responsabili per quello che accadrà saranno le organizzazioni terroristiche traviate e criminali formatesi tra i nostri stessi ranghi".
Otto mesi dopo, il 4 dicembre 1948, Einstein, Hannah Arendt e dozzine di intellettuali ebrei pubblicarono sul “New York Times” questo giudizio sui fondatori di Israele: "Recano il marchio inconfondibile di un partito fascista. Il terrorismo (rivolto allo stesso modo contro arabi, ebrei e tutti gli altri che sono in disaccordo con loro) e la distorsione [dei fatti] sono i mezzi, mentre l'obiettivo è uno "Stato Guida".
Giorgio Stern - stern.giorgio@gmail.com
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