mercoledì 4 giugno 2025

Letterina di Alessandro Orsini: "Casa Bianca-Italia"...

 


Presentazione:

...Quanto all'attacco di Zelensky contro i bombardieri in territorio russo, lasciatemi fare una premessa. Mi rendo conto che sto per infliggere una ferita psicologica ai vari "tifosi dell'Ucraina", tipo Federico Fubini, Paolo Mieli, Luciano Fontana, persone che non hanno nessuna capacità di analizzare i fatti in maniera emotivamente distaccata. Tuttavia, nelle società libere, l'Università ha il dovere morale di dire le cose come stanno. Zelensky ha impiegato un anno e mezzo per realizzare un'operazione militare che la Russia realizza in un giorno. Mi rattrista spegnere gli entusiasmi di coloro che vivono la guerra in Ucraina con lo spirito del tifoso che guarda Milan-Inter in televisione. Scrivo questo post soltanto per dire che la guerra in Ucraina continua a muoversi dentro la regolarità empirica che ho indicato nel marzo 2022: "Per ogni passo avanti, l'Ucraina farà due passi indietro". E' questa la frase che scrissi il 6 agosto 2024, quando l'Ucraina invase la regione di Kursk. I fatti mi hanno dato ragione. Gli ucraini sono stati spazzati via dalla regione di Kursk e adesso i vertici dell'esercito ucraino dicono che Putin si accinge a sfondare nella regione di Sumy (come avevo previsto). Vedrete che, dopo questo attacco contro i bombardieri russi, l'Ucraina subirà nuovi durissimi colpi, la sua posizione peggiorerà e Zelensky sarà costretto a trattare da una condizione di svantaggio sempre più grande. Dissi che sarebbe finita male male, ma non fui creduto. Mieli, Fubini e Fontana, dissero che sarebbe finita bene bene e, purtroppo, sono stati creduti. L'Italia ha un problema molto serio con l'informazione sulla politica internazionale, come spiego e documento in questo libro...


Alessandro Orsini



Abstract:

Casa Bianca-Italia. La corruzione dell'informazione di uno Stato satellite.

Alessandro Orsini descrive la corruzione del sistema dell’informazione in Italia sulla politica internazionale e spiega il suo funzionamento. Parlando di Ucraina e Palestina, dei bombardamenti tra Iran e Israele, della caduta di Assad in Siria, del rapporto Meloni-Trump, ma anche del Presidente della Repubblica, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, di "Porta a Porta", "Report", del Festival di Sanremo e di molti altri temi attualissimi come la santificazione di Zelensky e la mostrificazione di Putin, il libro analizza le regole e i trucchi di un sistema dell’informazione corrotto. Orsini mette a nudo il modo in cui i conduttori televisivi e radiofonici più famosi d’Italia, e i loro colleghi della grande stampa, disinformano i cittadini sulla politica internazionale per compiacere il potere politico. La società giornalistica italiana dichiara di essere libera di dire tutto quel che vuole. Orsini, richiamandosi al metodo del sospetto di Marx, Nietzsche e Freud, sospetta che non sia vero. Il capitolo finale ricostruisce la promessa della Nato a Gorbachev di non espandersi verso la Russia. Questo libro è un viaggio dissacrante nell’informazione di uno Stato costretto a dare conto a una potenza straniera di tutto quel che dice. Con la sua prosa chiara e semplice, Orsini pone, ancora una volta, la teoria sociologica al servizio della libertà di critica e di espressione.


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