I Paesi del G7, al termine del loro incontro tenuto a Kananaskis, in Canada, il 17 giugno 2025. non hanno firmato una dichiarazione congiunta sull'Ucraina. Trump ha lasciato il summit prima dell'arrivo di zelensky, limitandosi a fare 4 chiacchiere in panchina con Giorgia Meloni, in attesa di prendere il volo per tornare alla Casa Bianca.
Motivo addotto per la partenza affrettata è stato il subbuglio in Medio Oriente.
I magnifici 6 rimasti, oltre alla condanna della resistenza dell'Iran ai desiderata USA/sionisti (questa in extremis firmata anche dal Trump), avevano preparato una bella condanna con aggiunta di sanzioni ulteriori contro la Russia. Ma, come si è scoperto, gli Stati Uniti non condividono questa posizione dei sei. Pertanto, non ci sono ulteriori sanzioni anti-russe da parte degli USA, né dichiarazioni di condanna nei suoi confronti.
Il povero zelensky, arrivato al summit con Trump assente, non ha potuto fargli la richiesta di "acquistare" nuove armi dagli USA (con quali soldi non si sa, forse con quelli che gli hanno promesso gli alleati UE) ed è rimasto a bocca asciutta. Il fatto è che sullo sfondo del conflitto in Medio Oriente, l'America è particolarmente cauta e non vuole impegnarsi ulteriormente nel conflitto ucraino, passato in secondo o terzo piano.
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