giovedì 29 agosto 2024

Parigi 28 agosto 2024 - Pavel Durov rilasciato dopo il pagamento di 5 milioni di euro di cauzione...

 


28 agosto 2024 - "Pavel Durov, il fondatore di Telegram, è stato rilasciato dopo il pagamento di una cauzione di 5 milioni di euro, è stato rinviato a giudizio e ha il divieto di lasciare la Francia, costretto a presentarsi due volte a settimana a una stazione di polizia. Intanto la Commissione europea sta indagando se Telegram  abbia violato il Digital Services Act (Dsa), ovvero le regole digitali dell'Ue, sottostimando la sua base di utenti per evitare normative più severe applicabili alle grandi piattaforme online". (Italia Oggi)

"La posizione di Durov  risulta  ammorbidita in seguito all'azione degli Emirati Arabi Uniti, di cui Durov  detiene uno dei suoi 4 passaporti, che in segno di protesta  hanno cancellato l’ordine ai francesi per OTTANTA CACCIA:   https://t.me/polk105/24529 - Qualche ora dopo, Durov è stato rilasciato su cauzione:    https://t.me/polk105/24533 -
Anche il “polso Duro(v)” di Macron, non è poi così tanto “Durov”... e va bene fare un favore ai padroni d'Oltreoceano... ma 80 caccia sono 80 caccia! Vero "cugini"...?" (J.E.)

"Vorrei consigliare agli amministratori francesi della giustizia di fermare le oscene manipolazioni riguardo al caso di Pavel Durov. Se c'è qualche potente forza politica o complotto dietro tutto questo, cercate almeno di prendervi cura della vostra reputazione. È imbarazzante!" (G.K.)

Lo scorso 24 agosto, Pavel Durov, fondatore di Telegram, era stato arrestato durante uno scalo presso l’aeroporto Le Bourget di Parigi dalle forze di polizia francesi. Al giovane imprenditore di origine russa vengono contestati ben 12 capi d’accusa, più il rifiuto di fornire alle autorità inquirenti informazioni o documenti necessari per le indagini penali, tra cui associazione a delinquere, riciclaggio di denaro, fornitura di servizi di crittografia volti a garantire la riservatezza senza dichiarazione certificata. Innumerevoli osservatori in tutto il mondo hanno tuttavia denunciato la pretestuosità delle accuse, e inserito l’iniziativa francese nel contesto del giro di vite che le classi dirigenti occidentali stanno ormai da tempo imponendo rispetto all’esercizio della libertà di espressione. Significativamente, l’arresto di Durov è stato seguito a strettissimo giro di boa dalla pubblicazione della lettera inviata da Mark Zuckerberg al presidente della Commissione Giustizia della Camera statunitense Jim Jordan. Nella missiva, il fondatore di Facebook riconosce di aver ceduto alle pressanti richieste di oscurare contenuti sensibili (come quelli relativi alla gestione della pandemia o al conflitto russo-ucraino) avanzate dalle agenzie governative statunitensi. (vedi anche: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2024/08/lindagine-francese-su-pavel-durov-si.html).


Scrive Giacomo Gabellini: "Parliamo di tutto questo assieme ad Andrea Zhok, ordinario di Filosofia Morale presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano e saggista:
https://www.youtube.com/watch?v=Aivs537DucA -"



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