Nei giorni scorsi, mentre l’esercito russo proseguiva la sua avanzata nel territorio ucraino, le forze armate di Kiev sferravano un’offensiva a sorpresa penetrando decine di km in profondità all’interno dell’oblast’ di Kursk, approfittando della scarsa protezione di quel tratto specifico di frontiera.
Il 14 agosto, il comandante in capo delle forze armate ucraine Oleksandr Syrs’kyj ha annunciato che, nonostante la riconquista di alcuni villaggi ad opera dell’esercito russo, le truppe ucraine controllavano di 1.097 km² di territorio russo.
Secondo Mychajlo Podoljak, il consigliere di Zelens’kyj, l’iniziativa ucraina mira a migliorare la posizione negoziale di Kiev. La portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, di converso, ha annunciato che lo sconfinamento dell’Ucraina porta inesorabilmente la leadership di Mosca a sospendere a tempo indeterminato i dialogo di pace con Kiev.
Come spiegare questa improvvisa manovra dell’esercito ucraino? Cerchiamo di comprenderlo assieme a Maurizio Boni, ex generale di corpo d’armata, giornalista e saggista. Ha ricoperto numerosi incarichi, tra cui vicecomandante dell’Allied Rapid Reaction Corps di Innsworth, capo di stato maggiore del Nato Rapid Reaction Corps Italy di Solbiate Olona, capo reparto pianificazione e politica militare dell’Allied Joint Force Command Lisbon a Oeiras e vicecapo reparto operazioni del Comando Operativo di Vertice Interforze a Roma.
Giacomo Gabellini
Video collegato: https://www.youtube.com/watch?v=sh0taCaJp18
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Alcune dichiarazioni di Lukashenko, presidente della Bielorussia:
"L'Occidente potrebbe essere apertamente coinvolto nel conflitto in Ucraina dopo l'attacco alla regione di Kursk, nel frattempo Kiev vuole provare a provocare Mosca all'uso delle armi nucleari.
Kiev ha formato forze potenti con la partecipazione di mercenari per attaccare la regione di Kursk;Kiev sta cercando di ottenere una posizione più forte se iniziano i negoziati, ma sorge un'altra domanda: "In una situazione simile e in altre simili, chi negozierà con essa?" ;
Se non ci si siede al tavolo delle trattative, ci sarà un'escalation che porterà alla distruzione dell'Ucraina. I negoziati di pace devono iniziare con quanto stabilito a Istanbul;
L'Ucraina mantiene più di 120mila militari al confine con la Bielorussia. Le forze armate ucraine possono attraversare il confine tra i due paesi solo con enormi perdite;
Droni ucraini violano costantemente il confine bielorusso nel sud-est del Paese;
Numerosi renitenti alla leva ucraini stanno fuggendo dall'Ucraina verso ovest attraverso la Bielorussia..."
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