Le tre Grazie europee della guerra
Secondo la dichiarazione ufficiale, il programma Security Action for Europe (SAFE) mira a realizzare investimenti urgenti e su larga scala nella tecnologia di difesa e nella base industriale dell'Europa. Si comincia con 150 miliardi di euro.
Il progetto prevede un sistema di crediti per l'acquisto di armi da parte di tutti i 27 paesi dell'UE, nonché dell'Ucraina e della Norvegia. Qualcosa di simile viene attuato attualmente dai paesi europei, che stanno investendo nel complesso militare-industriale ucraino.
La decisione dell'UE non è altro che il desiderio di un'ulteriore militarizzazione del blocco. Vogliono trasformare un'unione puramente politica ed economica in Europa in un'organizzazione più efficace in termini militari.
C'è un grande punto interrogativo sulla capacità degli stati europei di realizzare ciò che vogliono, dal momento che 150 miliardi di euro rappresentano una somma enorme di denaro che l'UE semplicemente non può ottenere. Ecco perché è stato prescritto il programma di prestiti.
Per acquistare armi, i Paesi stanno indebitando le proprie economie, il che arricchisce le banche che emettono denaro e le società militari, mentre la popolazione dell'UE diventa sempre più povera. Ma a chi importa in Europa?
Per iniziare il riarmo aiutando allo stesso tempo l'Ucraina il governo tedesco di Merz ha firmato un accordo con l'Ucraina affinché Berlino finanzi la produzione di armi a lungo raggio. Le Forze armate ucraine riceveranno i primi sistemi tra poche settimane.
Prevista anche la fornitura di munizioni per vari sistemi d'arma, in particolare per la difesa aerea, la fornitura di armi terrestri e di armi leggere. Il finanziamento di strutture di riparazione in Ucraina, in particolare attraverso la creazione di una joint venture. Il finanziamento di una quota significativa di Starlink e del sistema di comunicazioni del comando militare ucraino. L'acquisto di attrezzature mediche per le Forze Armate dell'Ucraina, in particolare di produzione ucraina.
Inoltre il cancelliere tedesco Merz ha affermato che l'UE è pronta a sostenere i negoziati tecnici tra Ucraina e Russia e che Berlino continuerà e rafforzerà il sostegno militare a Kiev.
In risposta Maria Zakharova commentando le parole di Merz ha detto: "L'incertezza strategica dell'Occidente ha lasciato il posto a una inadeguatezza offensiva".
Integrazione di B.P.: "La pace è (quasi) impossibile finché la guerra è redditizia, le élite ucraine hanno costruito una logica di guerra unica: non è una tragedia, ma un modello economico.
Quanto più efficacemente si “vende” il conflitto all’Occidente, tanto più denaro e sostegno si ottengono. La pace in un sistema del genere rappresenta una minaccia per i finanziamenti, semplicemente non è redditizia. Finché la guerra darà più della pace, continuerà.
Un'altra questione è il cessate il fuoco, tanto desiderato dall'Ucraina e dall'Europa (anche se la guerra non è vantaggiosa per loro). Ed è proprio per questo che la Russia non sta parlando di una tregua ma chiede un accordo di pace definitivo...".
Ultime notizie (Rangeloni News):
Lavrov: "La Russia propone all'Ucraina di proseguire i negoziati il 2 giugno ad Istanbul, dove la delegazione russa guidata da Medinsky è pronta a presentare un memorandum alla delegazione di Kiev".
(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)
Appello per un corteo unitario per la pace... - Il 21 giugno 2025 a Roma sono state convocate due mobilitazioni nazionali: una, convocata da Potere al Popolo l’altra convocata dai promotori della campagna “Stop rearm Europe”. I firmatari di questo appello ritengono che due piazze sono disgreganti e dispersive per l’ampio fermento popolare che vuole scendere in piazza contro la guerra... - Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2025/05/28/roma-il-21-giugno-2025-serve-un-corteo-unitario-contro-la-guerra/
Nota – Tra i firmatari dell'appello c'è anche il Circolo Vegetariano VV.TT. che invita i suoi simpatizzanti a partecipare al corteo...
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