La mattina del 26 maggio 2025 i giornali di sistema, con quasi una settimana di ritardo, riportano una notizia preoccupante. "La notizia arriva da Mosca e Kiev non conferma ma d'altra parte in guerra non si dichiarano le intenzioni. Il comandante della divisione di difesa aerea russa, Yuri Dashkin, sostiene che il 20 maggio l'elicottero di Vladimir Putin, in viaggio per la prima volta nel Kursk liberato dalle forze ucraine, è stato preso di mira da una quarantina di droni ucraini che sono però stati abbattuti. D'altra parte i droni sono diventati una delle armi per eccellenza nel lungo conflitto e Kiev spinge i suoi velivoli fino a Mosca, spesso raggiungendo gli obiettivi..." (Fonte: ANSA)
Meno male che l'attentato è andato a vuoto, altrimenti sarebbero già cadute le prime bombe atomiche di ritorsione, non solo sul territorio ucraino ma anche sulle terre Occidentali. Infatti il tentativo di colpire il target Putin aveva bisogno non solo della stupidità della gerenza ucraina ma anche della guida satellitare e di intelligence dell'Occidente.
Il fatto che i filonazisti ucraini stiano colpendo le città russe con centinaia di droni, forniti dall'Occidente, e abbiano anche tentato di colpire l'elicottero di Putin nella regione di Kursk non è stato segnalato accuratamente a Trump o semplicemente se n'è dimenticato. Non è difficile immaginare cosa sarebbe successo se anche un solo drone fosse esploso a pochi chilometri da Trump. La sua parrucca sarebbe stata strappata via dalle urla. In queste questioni Trump non si differenzia molto dalle altre élite americane e britanniche bifronti.
Trump Donaldo, anzi, prende la palla al balzo e mette in primo piano il progetto di rendere l'America ancora più grande, dando il via a una nuova corsa agli armamenti: "Non produrremo scarpe da ginnastica e magliette. Vogliamo produrre armi. Vogliamo fare le cose su larga scala. Vogliamo occuparci di intelligenza artificiale, computer e tante, tante altre cose. Ma per quanto riguarda i tessuti, a dire il vero, non sto cercando di realizzare magliette. Il mio obiettivo non è quello di fare calzini. Possiamo farlo benissimo anche in altri posti. Vogliamo costruire chip, computer e tante altre cose, oltre a carri armati e navi".
Nel frattempo, l'Economist (e persino il Resto del Carlino di Macerata) si lamenta del fatto che la Russia potrebbe bombardare l'Ucraina con mille droni al giorno...
(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)
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