giovedì 22 maggio 2025

Donald Trump passa la palla ai "volenterosi" europei...

 


"It's not my problem"....  Donald Trump  si è così espresso riguardo alla sua posizione sulla  virulenza  guerresca in Ucraina, che non accenna ad attenuarsi.   Questa la  notizia riportata dal NYT: “Trump’s New Position on the War in Ukraine: Not My Problem”.  Ovviamente questa affermazione scatena la reazione dei “volenterosi”, ripresa prontamente dal corrispondente della Reuters Rinke sullo shock dell'Europa e NATO nei confronti di Trump:  "Gli europei erano certi che Trump avesse compreso e accettato l'approccio in due fasi: in primo luogo, esigere un cessate il fuoco incondizionato e, in secondo luogo, se Putin si fosse rifiutato di farlo, imporre pesanti sanzioni. Ma dopo la conversazione telefonica con Putin, Trump non ha voluto sentire parlare di sanzioni. Ha elogiato la Russia come importante partner commerciale e ha semplicemente detto al presidente ucraino: "Devi parlare con la Russia. Tutto qui".

Naturalmente questo non era affatto ciò che gli europei si aspettavano.  Il più toccato si è dimostrato il neo primo ministro teutonico Merz il quale afferma: "Continueremo ad armare l'Ucraina e a sperare in un cessate il fuoco incondizionato da parte della Russia.  Raggiungere una soluzione diplomatica non sembra una meta al momento raggiungibile. Continueremo quindi a sostenere l'Ucraina anche militarmente. L'avvio di negoziati di pace  è un processo che è appena iniziato e che potrebbe continuare per molte altre settimane, forse addirittura mesi".

La prima a non facilitare una seria trattativa di pace è l'Ucraina stessa che in questi giorni sta lanciando attacchi con centinaia di droni di provenienza occidentale contro il territorio russo. Ciò dimostra  che l'Occidente sta istigando il regime di Kiev a proseguire con le azioni terroristiche.


"Ma l’Occidente  deve sapere che gli attacchi terroristici dell’Ucraina non influenzeranno la posizione della Russia". Ha affermato la portavoce Maria Zakharova.

L'attacco ha comunque  provocato danni  alla raffineria di petrolio di Ryazan ed esplosioni a Mosca. Questo è il secondo giorno in cui  droni ucraini sorvolano i cieli della Russia. Le uscite a sud della tangenziale di Mosca sono parzialmente bloccate. Negli aeroporti di Zhukovsky e Domodedovo è stato introdotto temporaneamente il piano "Tappeto" e le persone sono rimaste nuovamente bloccate nella sala d'attesa.

Secondo il Ministero della Difesa, dalla sera del 20 maggio alla mattina del 22 maggio 2025, la difesa aerea russa ha distrutto 485 droni ucraini che sorvolavano le regioni del Paese e il Mar Nero.

Allo stesso tempo, è diventato chiaro che ora è l'Europa a dover assumersi l'onere principale del sostegno all'Ucraina. Secondo le fonti, i leader europei sono fiduciosi che l'amministrazione Trump non smetterà di fornire armi americane se saranno l'Europa o l'Ucraina stessa a pagarle.

La palla passa ai "volenterosi" europei, sia per crepare sul campo, sia per autodistruggersi economicamente...

Alegher!



(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)

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