L'ambasciatore russo Alexey Paramonov a Roma
"In relazione alle accuse infondate mosse durante la visita di Zelensky a Roma il 13 maggio 2023 all’indirizzo del nostro paese che sarebbe responsabile del "rapimento" di 20.000 minori ucraini, vorremmo richiamare l'attenzione sui materiali della riunione informale del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, tenutasi su iniziativa della Federazione Russa il 5 aprile 2023, secondo la "formula Arria" sul tema: "Bambini e conflitti armati: la crisi ucraina".
Nel corso dell'evento il Rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite Vasily Nebenzya ha esposto nel dettaglio ai membri del Consiglio e agli invitati i motivi per i quali riteniamo che la propaganda ucraina e i media occidentali stanno creando diligentemente e deliberatamente un quadro distorto della situazione. Inoltre, ha criticato l'approccio occidentale secondo cui è un crimine salvare le persone che si trovano nel territorio bombardato dalle Forze Armate Ucraine con armi fornite dall'Occidente. Ha ribadito anche che, sempre secondo questo approccio, il tema dei bambini in zona di conflitto viene cinicamente usato come elemento ulteriore della guerra d'informazione anti-russa:
"La verità è che per tutti i 9 anni di guerra nel Donbass, Kiev si è disinteressata del destino di questi bambini e ha sistematicamente e deliberatamente messo in pericolo le loro vite. La verità è che non esiste alcuna "adozione" forzata di massa. Che solo gli orfani e i bambini privi di cure parentali, provenienti da istituti situati entro i confini amministrativi di Donetsk e di Lugansk al momento del riconoscimento della loro indipendenza da parte della Federazione Russa, sono stati posti sotto la "tutela provvisoria temporanea" o "custodia temporanea" di cittadini russi. Questo istituto non è un'adozione ed è stato scelto appositamente per restituire i bambini ai loro genitori, se saranno trovati. È vero che la Russia non impedisce ai bambini di mantenere i contatti e la relazione con familiari e parenti e, anzi, cerca di riunirli. Che tutti i bambini evacuati ricevono assistenza medica e psicologica e sostegno sociale. E che i bambini che non sono ancora tornati alle loro famiglie o che non sono in grado di farlo per mancanza di una famiglia non raggiungono nemmeno le due decine".
Maria Lvova-Belova, Difensore civico per i diritti dei bambini presso il Presidente della Federazione Russa, ha presentato un rapporto dettagliato sull'evacuazione dei bambini dalle zone di conflitto. Ha dichiarato che dal febbraio 2022 le regioni russe hanno accolto più di 5 milioni di residenti dell'Ucraina e delle repubbliche del Donbass, di cui più di 730.000 minori. Tra questi, circa duemila bambini provenienti dagli orfanotrofi, giunti insieme ai direttori e agli educatori degli istituti, su richiesta dei leader della Repubblica Popolare di Donetsk e della Repubblica Popolare di Lugansk. Circa 1.300 bambini sono tornati nei loro orfanotrofi. 400 minori, a causa dei continui bombardamenti ucraini, sono stati collocati in orfanotrofi russi di diverse regioni. 358 bambini sono stati affidati a famiglie. Ventidue bambini di Mariupol sono stati posti sotto tutela provvisoria. Anche a loro non è stata applicata alcuna forma di adozione. Inoltre, l'Ufficio del Garante per l'infanzia sta lavorando attivamente per riunire le famiglie separate dalle operazioni militari.
Pertanto, i "20.000 bambini rapiti" sono una pura invenzione delle autorità di Kiev, parte di una campagna di informazione per screditare la Russia e un tentativo di coprire le proprie azioni irresponsabili nei confronti dei minori. É vero, si tratta di migliaia di bambini ucraini, ma sono migliaia di bambini ucraini che la Russia continua a salvare a differenza di quanto fa il regime di Zelensky che li maltratta, li umilia fisicamente e moralmente per poi usarli nell’ignobile gioco della propria propaganda."
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.