Articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948: "Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere."
"L'Illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro" (Kant)
L'atto di censura verso i media russi è un atto di sfiducia verso la capacità dell'opinione pubblica di comprendere e di verificare criticamente l'informazione. È un modo di mantenere l'opinione pubblica in uno stato di minorità, quello stato di minorità da cui Kant e l'Illuminismo volevano far uscire i sudditi rendendoli cittadini liberi.
A quel tempo la popolazione veniva tenuta all'oscuro di varie notizie e la censura serviva a preservare l'opinione pubblica dai rischi della propaganda, militare e politica, sgradita al potere assoluto. Basti pensare alla censura verso le idee della Rivoluzione francese. Oggi l'informazione può essere bloccata solo dalla magistratura nel caso in cui si configuri il reato di istigazione a delinquere.
Tutto il resto è censura. È una violazione dei diritti umani, dei diritti globali.
Occorre dire basta alla censura sui siti russi. La propaganda si contrasta con un sistema stringente e autorevole di verifica dell'attendibilità delle informazioni. Da oggi, per protesta contro la censura, il sito di PeaceLink fornisce le istruzioni per aggirare la censura UE-Nato sulle fonti russe. Con le stesse informazioni si potrà "forare" la censura russa.
https://lists.peacelink.it/news/2022/11/msg00011.html
Alessandro Marescotti - Presidente di PeaceLink
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