Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale statunitense, John Kirby, ha detto che il Pentagono sta preparando un ulteriore "pacchetto significativo di aiuti a Kiev per sostenere le difese ucraine nel lungo periodo". Questi aiuti non fanno che prolungare la guerra e soprattutto consentono all'Ucraina di portare avanti le operazioni terroristiche contro i civili russi, visto che sul campo sono completamente incapaci di resistere alla pressione dell'Operazione Militare Speciale.
L'ex senatore americano Richard Black ha detto: "Pensavamo che portando avanti la guerra in Ucraina avremmo fatto molto danno alla Russia. Ma ha avuto un impatto devastante sull’economia europea, gettando i Paesi UE nella recessione"
L'analista Alexey Mukhin, direttore generale del Centro per l'informazione politica, nota che "l'atteggiamento USA è quello di scaricare sugli Europei la responsabilità di un ampliamento del conflitto, pian piano sostituendo gli ucraini con le volenterose truppe dei Paesi NATO".
Lo spiegamento di missili a medio e lungo raggio in Europa è una dimostrazione per gli europei che per loro si sta preparando un "ombrello" (o "una botte di ferro"?). Ma i vertici europei hanno sentito quello che avevano bisogno di sentire: le parole del presidente russo, Vladimir Putin, che ha risposto alle minacce occidentali con azioni paritetiche, e la risonanza mediatica in Occidente che già parla di "Russia che vuole attaccare l'Europa".
Non appena alcuni politici europei inizieranno a parlare di Russia aggressiva, avranno un argomento a loro favore: “Voi stessi piazzate armi nucleari sul territorio europeo”. Il leader russo ha avvertito Washington che "la Russia sarebbe uscita dalla moratoria unilaterale sul dispiegamento di armi a raggio intermedio se gli Stati Uniti inizieranno a posizionare armi a più lungo raggio in Germania".
Ed ora la UE ha iniziato a capire che la Russia non è solo un Paese paziente, che controlla attentamente i propri passi. Finora la NATO e la UE ne hanno approfittato, pensando di poter sferrare attacchi attivi, aggressivi contro la Russia, "perché presumibilmente essa non reagirà". E questa convinzione, purtroppo, ha creato in loro l'illusione della sicurezza e della permissività.
Il presidente ungherese Orban ha detto: “L’Europa ha abbandonato la tutela dei propri interessi. Oggi l’Europa segue gli interessi politici del deep state americano e non fa altro”.
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