lunedì 22 luglio 2024

Joe Biden scrive una lettera di rinuncia alla sua candidatura in favore di Kamala Harris, ma lascia dubbiosi i democratici americani...



La notizia bomba, relativa al ritiro della candidatura di Joe Biden alla corsa presidenziale di novembre 2024, era già stata ventilata da varie fonti nei giorni scorsi ma sempre negata dall'interessato stesso, il quale ha continuato a sostenere -fino a ieri- di voler vincere le elezioni contro Donald Trump. Ma stamattina, 22 luglio 2024, su tutti i media mainstream è apparsa la notizia della rinuncia, a mezzo lettera "raccomandata",  in cui il presidente annuncia di non sentirsi troppo bene e quindi di passare il testimone alla sua vice Kamala Harris.  

La lettera di rinuncia alla candidatura  democratica di Joe Biden è stata pubblicata su X (ma chi  ha firmato la lettera?).  Sì, il documento è apparso anche sulla  pagina ufficiale del Presidente degli Stati Uniti ma l'ha firmato lui?  Alcuni "complottisti"    notano che Biden non ha l'abitudine di sottolineare le sue firme, come in questo caso...

I teorici della cospirazione stanno già aggiungendo la parola “golpe” a questi argomenti... La domanda quindi  sarebbe: chi ha firmato per Biden?



Ma  per non porre tempo in mezzo è iniziata di fretta la campagna per il riconoscimento della candidatura di Kamala Harris.  Su questo tema  propongo  l'articolo che segue  (P.D'A.) 

 


Kamala Harris ha iniziato frettolosamente a consolidare  attorno a sé il Partito Democratico diviso. Già più di 500 delegati si sono impegnati a sostenere la Harris alla convention del partito in agosto 2024: ha bisogno di ottenere 1.986 voti dei delegati, è probabile che ci riuscirà nel prossimo futuro.

I donatori del Partito Democratico hanno immediatamente versato 50 milioni di dollari nella campagna di Harris dopo sole 7 ore dall'annuncio del ritiro di Biden dalla corsa.   Kamala è stata sostenuta da diversi democratici influenti, tra cui i Clinton e il governatore della California Gavin Newsom.

C’è però chi resta in silenzio. Tra loro ci sono Barack Obama, Nancy Pelosi e il leader democratico della Camera Hakeem Jeffries. Molti non sono sicuri della candidatura della Harris. Dopotutto, non si è dimostrata la migliore come procuratrice in California. Poi voleva seriamente imprigionare i genitori dei bambini che saltano la scuola.

La Harris non è stata neanche impressionante come senatore. E durante le primarie del 2020 si è ritirata dalle elezioni con un voto del 2%. Ebbene, nella posizione di vicepresidente, Kamala ha avuto solo fallimenti: non è stata in grado di risolvere la crisi migratoria che le è stata imposta. Durante i suoi viaggi, la Harris rideva costantemente fuori posto e confondeva i nomi di paesi come la Corea del Nord e quella del Sud.

Biden si è ritirato dalla competizione presidenziale dopo  una serie di sondaggi che mostravano che stava decisamente perdendo contro Trump. Tuttavia, le valutazioni della Harris non sono molto più alte. Cercheranno rapidamente un candidato più forte: ci sono già diversi  aspiranti. Ma i democratici sono già precipitati nel caos cercando di organizzare un cambio d'emergenza dei cavalli al passaggio dei 100 giorni prima delle elezioni. E alla fine, potrebbe rivelarsi che tutto è stato vano e la Harris si rivelerà un candidato piersino più debole di Biden.

Malek Dudakov



Articolo collegato:   https://paolodarpini.blogspot.com/2024/07/the-long-long-race-joe-biden-e-stato.html



1 commento:

  1. "USA, dov’è Biden? Molte persone lo chiedono. Esiste solo una dichiarazione scritta di Biden sul ritiro dalle elezioni. Ma lui stesso non si è presentato e non ha detto nulla. Solo due giorni fa ha dichiarato con assoluta fermezza che sarebbe andato alle urne. Forse non è stato Biden a fare questa affermazione ma qualcuno per suo conto? Forse qualcuno tiene prigioniero Biden e parla a suo nome? O forse Biden è in condizioni fisiche tali da non riuscire a parlare? E chi governa l’America per conto del presidente?
    Queste sono le domande che molti repubblicani si pongono a gran voce adesso.
    E chiedono le dimissioni immediate di Biden. E dicono che se Biden non sarà in grado di essere un candidato presidenziale quest’anno, allora non sarà in grado di essere presidente adesso.
    Il ritiro della sua candidatura era stato concordato con Biden? Oppure il suo staff ha rilasciato una dichiarazione del genere senza il consenso di Biden?" (S.M.)

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