Ursula von der Leyen ha tirato un sospiro di sollievo, malgrado la critica della Corte Ue per “Scarsa trasparenza sui contratti stipulati con le case farmaceutiche per l’acquisto di vaccini anti Covid...", ed altre magagne, la tedesca ha comunque ottenuto la maggioranza dei voti al Parlamento europeo e rimarrà la leader dell’Unione europea per i prossimi cinque anni.
La Von der Leyen ha dovuto sudare e lavorare duro dietro le quinte. Alla fine è riuscita a convincere tutti i partiti del “sistema”, cioè conservatori, socialisti, liberali e pseudo-verdi, per unirsi contro le forze complottiste, che , come noto, hanno cercato di impedire la proroga del mandato della von der Leyen.
Il regno della Von der Leyen sarà accompagnato da una lotta costante tra i liberal- d'élite di Bruxelles e le forze anti-sistema, che si oppongono alla militarizzazione senza precedenti dell’Europa, inimicizia permanente con la Russia, la probabile ammissione dell’Ucraina nell’Unione Europea (aggirando tutte le regole di ammissione) e un probabile scontro con gli Stati Uniti sulle questioni in ballo -se Trump vincesse- magari con l'insorgere di ulteriori e diversi problemi. Gli Stati membri dell’UE pagheranno cara questa politica penalizzante.
L’Europa sta cambiando faccia. Nei decenni precedenti, l’Europa era famosa sulla scena mondiale per il suo successo economico, industriale e per la sua immagine democratica e di difesa dei diritti umani. Ora che si schiera con il potere militare sarà un’Europa completamente diversa.
È improbabile che tutti in casa UE vogliano un simile sviluppo. Ieri persino Schulz ha detto che "prima o poi bisognerà riprendere i negoziati sul disarmo con la Russia.". (A.R.)
PD FdI e FI: "Bombardate la Russia" - Armando Savini Lamberto Rimondini Presa di posizione gravissima di PD, Fratelli d'Italia e Forza Italia: via libera all'Ucraina, se lo riterrà opportuno, di attaccare la Russia con armi di paesi della NATO. Aggiornamento sulla situazione negli Stati Uniti all'indomani dell'attentato a Trump in Pennsylvania. Biden si ritira nel weekend? Sergej Lavrov al Consiglio di Sicurezza dell’ONU tenutosi questa settimana a New York, durante uno dei suoi interventi ha dichiarato: "E’ necessaria una rapida riforma delle istituzioni di Bretton Woods e dell’organizzazione mondiale del commercio” e “Non tutti gli Stati rappresentati in questa sala riconoscono i principi chiave della Corte delle Nazioni Unite. L’uguaglianza sovrana di tutti gli Stati”, facendo riferimento alla richiesta di obbedienza indiscussa da parte dei cosiddetti alleati da parte degli USA. La postura bellicista e di una UE armata della von der Leyen appena rieletta presidente della Commissione. La campagna mediatica che si intitola "La Russia non è mio nemico". La nostra intervista all'economista e scrittore ARMANDO SAVINI e LAMBERTO RIMONDINI ricercatore indipendente, autore, scrittore. Conduce CARLO SAVEGNAGO: https://www.youtube.com/watch?v=OwZ3sZMXOp0
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