mercoledì 18 gennaio 2023

La pillola del giorno: "Chi in Bonafede trova un amico trova un Denaro..."


 

Calma e gesso, ragazzi. Se hanno preso Messina Denaro, vuol dire che non contava più niente. Infatti,  scovato in una nota clinica di Messina (sotto falso nome di Andrea Bonafede), lo potevano prendere ogni giorno, da trent’anni a questa parte, esattamente come, a suo tempo, Riina e Provenzano. Se non l’hanno fatto prima, vuol dire che l'amicizia, settantennale, tra mafia e membri di una classe politica istituzionale, non ne contemplava la sostituzione.

La scelta di prenderlo ora, dopo che risultava visibile e trovabile da decenni per le sue molteplici attività criminali e, soprattutto, legali, pienamente inserite nel tessuto economico ufficiale di Sicilia e società nazionale, è concordata. Come negli altri casi.

Scelta di opportunità politica. Per Cosa Nostra, disfarsi di un peso gravato da troppa notorietà e da una malattia che lo inefficientava; per il regime, superare, con questo “gran colpo” apparentemente anti-mafia, una pesantissima crisi di credibilità. Tonfo dopo tonfo, da dilettanti allo sbaraglio, determinati da una serie di “infortuni”, ridicolaggini, contraccolpi sociali e mediatici: le stronzate di Nordio e Cartabia, il decreto porti sicuri, i voucher per far sopravvivere con un tozzo di pane, gli appalti liberalizzati a favore di malviventi, lo scandalo della consegna di sempre più armi al gaglioffo nazista di Kiev, sempre più costose e tecnologiche.

Quell’Hulk  che vende armi e fa il ministro della Difesa, a spudorata e provocatoria esemplificazione di un principio, il conflitto d’interessi, che fa marciare e marcire l’intera cosiddetta democrazia capitalista occidentale, l’impero anglosassone allo sfascio e le sue miserevoli appendici

Depauperamento degli arsenali e delle tasche dei contribuenti, scandalosamente sempre più a fronte di micidiali sprangate economiche alla gente comune, la raccapricciante dimostrazione, ora per ora, di una banda di spregiudicati pregiudicati, inquisiti, prescritti, sprovveduti e mediocri, all’assalto del nostro Stato e dei nostri beni. Oltre tutto al servizio di un predatore e masskiller storico.

L’arresto di un boss spento e destinato a morte, sollecita la consapevolezza che si tratti solo della toppa peggiore del buco, come nel caso in cui altri regimi provavano a mettersi il rossetto sul muso di porco, chiudendo dietro le sbarre partner divenuti spendibili per tutti i soci del consorzio.

Fulvio Grimaldi


"Attenzione attenzione - Qui non si danno notizie dell’arresto di Mario Draghi, George Soros, Klaus Schwab, Roberto Speranza e ratti al seguito,  il popolo può continuare e dormire sonni… tranquilli."

Video collegati: 

Intervista a Fulvio Grimaldi di Marzia Di Sessa: https://www.facebook.com/watch/live/?ref=watch_permalink&v=8594552480615285

Forum sulla cattura di Messina Denaro: https://www.youtube.com/watch?v=SSCoUwIcvN4



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