Zelensky manda una petizione ai 50 alleati dell'Ucraina – Il NYT, noto periodico di science fiction, riporta le parole del comico ucraino: "Vi prego, mi servono armi, uomini e soldi senza limiti per poter vincere la guerra!". Zelensky raddoppia la sua richiesta di elemosina ache a Ramstein. Impietositi gli italiani manderanno i missili, come ordinato da biden alla meloni ca, ed i tedeschi, alla fine, (forse) acconsentiranno all'invio a Kiev di carrarmati moderni, a basso consumo di gasolio, mentre la NATO incita l'esercito ucraino e di mercenari dell'Occidente a tentare la riconquista della Crimea...”
La NATO prepara un colpo gobbo? - Scrive A.B.: “Nei porti olandesi, tedeschi e baltici è un continuo arrivo di mezzi bellici di alta tecnologia dagli Stati Uniti d'America. E non sono per l'Ucraina visto che i carri Abrams non verranno dati a Kiev. https://www.facebook.com/100001074521678/videos/483596563951308 -
Sarà un video vero? Cosa ci stanno nascondendo? A cosa si sta preparando la Nato?
Beh, quest'altro video sarà sicuramente vero, viene da RAI 3, con dichiarazioni dal corrispondente da Mosca Marc Innaro: https://www.facebook.com/Presidium4TP/videos/669804988080278
Canzoncina finalina: https://youtu.be/nDYQsBHSAT4
Poi scopre il gusto della disciplina, delle arti marziali. Lo judo diventa per lui una filosofia di vita. Lo judo trasforma il ribelle in guerriero.
VICENZA. Una troupe televisiva russa, del canale NTV, formata dal reporter Andrei Shilov e da un cameraman, si è recata a Vicenza per realizzare un servizio che cerchi di districare la matassa: c’è del vero nel tormentone secondo cui gli antenati del presidente russo, Vladimir Putin, erano di origni italiane, e più precisamente beriche?
Sono ormai circa sette anni che le speculazioni montano, per rendere soltanto sempre più fitto tutto il mistero, e difficilmente la missione della tivù russa contribuirà a mettere la parola fine a tutta questa curiosa vicenda.
È il 2000: Franco Putin, un imprenditore di Costabissara, in provincia di Vicenza, è in viaggio d’affari a Belgrado, quando i funzionari serbi dell’aeroporto lo fermano brevemente chiedendogli se fosse parente del neo-presidente russo: “ci volle tempo per convincerli che fossi italiano e che non avessi nulla da spartire con il nuovo presidente russo: rimasero contrariati”, sostiene l’interessato.
L’imprenditore Putin non è un novizio della Russia, dal momento che è stato coinvolto nei commerci (forni per mattoni) con l’Unione Sovietica prima e con la Federazione Russa poi sin dagli Anni Settanta.
L’anno successivo era il popolare quotidiano della capitale Moskovsky Komsomolets a dare per certa la notizia che gli antenati di Putin fossero partiti dall’Italia del nord nel Settecento per servire lo zar nelle sue truppe, esattamente per combattere contro Carlo II di Svezia; il giornale pubblicava anche una foto di un ritratto (l’“Arnolfini Portrait”) del XV secolo, del pittore fiammingo Jan van Eyck, conservato alla National Gallery londinese, e raffigurante il mercante italiano Giovanni Arnolfini: innegabilmente lo stesso “sguardo” di Vladimir Putin, sottolineava con entusiasmo Moskovsky Komsomolets.
Chisinau, Moldavia: Vladimir Putin discende in realtà da Vlad Putine, un moldavo ufficiale di Pietro il Grande nella guerra contro la Svezia, è quanto sostiene un esperto di quelle parti.
L’Arnolfini Portrait non lascia dormire tranquilli i russi: lo si analizza meglio. A dire la verità, anche la moglie del mercante italiano del Quattrocento presenta una certa somiglianza con la moglie di Putin, Ludmila; sono raffigurati addirittura assieme al loro terrier, la stessa passione per i cani proprio come il presidente russo !
Per indagare nella vicenda sono stati interpellati anche professori universitari; secondo Ulderico Bernardi, sociologo dell’università Ca’ Foscari di Venezia, specializzato in culture locali, “non ci sono dubbi che il cognome abbia radici nella parola dialettale ‘putìn’, è caratteristico dell’area”; sempre per lo studioso, esisterebbero in Veneto una cinquantina di Putin, che in dialetto si legge però con l’accento sulla i.
Alcuni (ma sono in minoranza) cercano di minimizzare tutta la vicenda, come un altro Putin, Alexander, un genealogista russo che in un suo libro del 2002 scrive che tali speculazioni sono in realtà frutto di “mere coincidenze” verbali.
Nel frattempo l’imprenditore veneto incarica un istituto parigino specializzato in genealogia a fare ricerche storiche sul suo cognome: verrebbe confermata la storia della migrazione verso la Russia, e per di più, via Francia: “è stato detto che il nostro cognome è originario del Veneto e che alcuni dei miei parenti lasciarono l’Italia nel XVIII secolo e attraverso la Francia siano emigrati in Russia… sono sicuro che il presidente arrivi dal Veneto e che siamo parenti, camminiamo nello stesso modo goffo a mo’ di papera, abbiamo lo stesso neo sulla guancia sinistra”.
La troupe televisiva russa si è rivolta al consorzio Vicenza E’ per ricevere appoggio logistico alla sua missione, alla ricerca non solo di Franco Putin, ma anche di tutti gli altri Putin della zona, e per ricevere spiegazioni sulla provincia di Vicenza, sulla sua storia, sulla sua economia e … sul carattere dei vicentini.
Vicenza E’ non ha avuto niente da ridire, anzi; è prevedibile un aumento dei turisti russi in quelle lande venete. Marketing gratuito? Ben venga il tormentone Putin&Putin!
A me sembra un po' una stupidaggine... anche se in un reportage del TG2 avevano intervistato il cuoco personale di Putin che prepara quotidianamente piatti italiani dato che il presidente esige cucina italiana
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