Il movimento della resistenza palestinese Hamas ha organizzato recentemente una conferenza popolare nazionale contro gli insediamenti coloniali dal titolo "Il colonialismo tramonterà".
Nel suo discorso durante la conferenza, il capo del dipartimento dei media di Hamas nella Striscia di Gaza, Ali Al-Amoudi, ha affermato che il suo movimento ha sfruttato tutte le sue capacità e componenti per ostacolare il progetto coloniale in terra palestinese, così come ha cacciato il nemico dalla striscia di Gaza e liberato i detenuti palestinesi di Wafa Al-Ahrar.
Al-Amoudi ha sottolineato che la resistenza è l'unico modo per sconfiggere il nemico e mettere fine agli insediamenti coloniali. Al-Amoudi ha detto che la conferenza di Ramallah è in funzione della perpetuazione dell'occupazione del regime di Apartheid attraverso la demolizione delle case palestinesi per sostituirle con colonie sioniste, favorendo la brutalità coloniale in Cisgiordania, Gerusalemme, Negev, Umm al-Fahm e nelle altre terre palestinesi. Al-Amoudi ha invitato la leadership dell'autorità palestinese a fermare i suoi assurdi percorsi di coordinamento della sicurezza e i negoziati con l'occupazione, l'ha invitata a smettere di fermare i combattenti della resistenza palestinesi a Beita, Jenin, Nablus e in tutta la West Bank e a rilasciare immediatamente tutti i detenuti politici. A sua volta, il Segretario Generale dell'iniziativa nazionale palestinese, Mustafa Barghouti, ha spiegato che gli insediamenti coloniali sono aumentati sette volte dopo gli accordi di Oslo.
Il processo di espansione degli insediamenti dell'occupazione in Cisgiordania e nel Negev, a scapito del popolo palestinese, mira ad annettere e giudaizzare la Cisgiordania e tutta la Palestina storica. Al-Barghouti ha chiesto di eliminare l'occupazione dalla Palestina, compreso la Striscia di Gaza, la Cisgiordania, le terre occupate del 1948 e ha chiesto di realizzare il ritorno dei rifugiati palestinesi, col rovesciamento del regime di apartheid dell'occupazione in tutta la Palestina. Da parte sua, il membro del Comando Generale popolare dell'ufficio politico, Loaay al-Qarinouti, ha dichiarato: "delocalizzando i proprietari autoctoni della terra palestinese, cancellando la cultura, le abitudini e le tradizioni palestinesi, l'occupazione intensifica gli insediamenti coloniali e sfrutta le condizioni interne e regionali per controllare i territori della Palestina, nel cuore dei quali si trova la città di Gerusalemme ". Al-Qarinouti ha sottolineato che gli accordi di normalizzazione hanno incoraggiato l'occupazione ad aumentare il ritmo degli insediamenti coloniali, rubando ancora più terra palestinese, oltraggiando i luoghi sacri e attaccando il nostro popolo palestinese.
"Gli accordi di Oslo e l'approccio di coordinamento della sicurezza hanno avuto un impatto significativo sull'accelerazione del ritmo degli insediamenti coloniali", ha aggiunto Al-Qarinouti.
A sua volta, un leader del fronte popolare, Abdul Alim Da'na, ha rilevato che la colonizzazione è il nucleo del movimento sionista volto a diffondere l'entità sionista in tutta la Palestina, sottolineando che il nostro popolo palestinese ha difeso la propria terra e affrontato l'occupazione.
Tutti gli interventi hanno affermato l'illegittimità dell'occupazione sionista della Palestina, e che il colonialismo sionista è un crimine contro l'umanità, ribadendo che il popolo palestinese ha il pieno diritto di resistere all'occupazione sotto tutte le sue forme, come previsto dalle leggi e dalle norme internazionali. I relatori hanno invitato il popolo palestinese ad opporsi ai piani di insediamento e di espansione coloniale e hanno invitato la comunità internazionale a proteggere la fermezza palestinese, condannando gli insediamenti coloniali sionisti, ostacolandoli, costringendo l'occupazione a rimuoverli immediatamente e punendo coloro che per essi operano.
Commento di Giorgio Stern: “Il documento qui riportato è importante per poter seguire e capire la Resistenza Palestinese in tutti i suoi aspetti; saper distinguere i diversi movimenti e le strategie che intendono perseguire nella lotta di liberazione della Palestina dal colonialismo. Conoscere per poter giudicare autonomamente e liberamente.”
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