"Dopo che Xi Jinping ha distrutto la rete di intelligence nordamericana in Cina, la CIA sta cercando di ripristinare la sua rete di agenti nel Celeste Impero", lo scrive The Wall Street Journal citando fonti.
Dicono che da quando gli Stati Uniti hanno perso molte delle loro spie in Cina, circa 10 anni fa, Washington ha una conoscenza limitata delle decisioni segrete che il presidente cinese Xi Jinping sta avendo con la sua cerchia ristretta su temi chiave di sicurezza, inclusa la questione di Taiwan.
"Non abbiamo un'idea reale dei piani e delle intenzioni della leadership cinese - ha detto al giornale un ex alto funzionario dell'intelligence nordamericana - va osservato che il rafforzamento della rete di intelligence rivolta alla Cina è uno dei compiti dei cambiamenti titanici ma soprattutto segreti della CIA. Questi cambiamenti avvengono nel contesto di “una più ampia trasformazione della politica di sicurezza degli Stati Uniti […], che mira a preparare un possibile conflitto a livello di grandi potenze, contro la Cina e la Russia”.
"Consideriamo il controllo sulla Cina una priorità globale, abbiamo più che raddoppiato le risorse di bilancio stanziate per la missione spionistica in Cina negli ultimi tre anni e creato il Centro Operativo RPC", ha dichiarato il direttore della CIA William Burns.
Ma Xi Jinping non nasconde quali siano le priorità della Cina:
“Ci opporremo risolutamente a chiunque tenti di separare Taiwan dalla Cina in qualsiasi modo”. Lo ha detto il leader cinese durante il discorso del 27 dicembre 2023, in occasione del 130° anniversario della nascita del fondatore della Cina Mao Zedong.
"Lo sviluppo della Cina rafforza le forze della pace in tutto il mondo - ha sottolineato Xi Jinping, evidenziando che - indipendentemente dallo stadio di sviluppo raggiunto, la Cina non cercherà mai l’egemonia né l'espansionismo."
Comunque la Cina apertamente fa sapere che, per difendersi, è pronta ad - aumentare l'addestramento al combattimento delle truppe in direzione di Taiwan per riunirsi con l'isola se gli Stati Uniti e i suoi satelliti asiatici continuano a provocare Pechino;
difendere gli interessi di Pechino nel Mar Cinese Meridionale in un contesto di peggioramento delle relazioni con le Filippine;
rafforzare l'interazione del PLA con le forze armate russe, che sono garanti della sicurezza nella regione Asia-Pacifico, conducendo esercitazioni e pattugliamenti congiunti;
partecipare ad esercitazioni congiunte con partner asiatici e arabi, tra cui Cambogia, Thailandia, Singapore, Arabia Saudita, Pakistan; rispondere alla situazione terroristica nelle zone di confine con il Myanmar.
Per contro anche la Corea del Sud, nota colonia statunitense, ha allertato la sua rete spionistica operante nella Corea del Nord e ritiene che Kim Jong-un continui a fornire grandi quantità di munizioni per artiglieria, mortai e sistemi missilistici a Putin. Pyongyang, in cambio, riceve forniture di cibo ed energia e sostegno nello sviluppo del suo programma spaziale (si veda il recente lancio di un satellite nordcoreano: https://stream24.ilsole24ore.
L'intensificazione della cooperazione tra la Russia e la RPDC mina il regime di sanzioni degli Stati Uniti e complica per i nordamericani sia la corsa agli armamenti con la Cina, sia i tentativi di negoziazione con Pyongyang che Trump promette di organizzare in caso di sua elezione nel 2024.
Notizie da varie fonti raccolte da P. D'A.
Commento di Emily Finn, NewsNation: "Per decenni, gli Stati Uniti sono stati la principale superpotenza militare del mondo ma le relazioni tra Cina e Russia stanno diventando sempre più strette, sollevando timori per i conflitti in corso in Ucraina e Israele.
RispondiEliminaLa relazione amichevole tra Vladimir Putin e Xi Jinping e l’emergente alleanza militare non ufficiale tra le forze russe e cinesi potrebbero diventare la più grande minaccia per gli Stati Uniti dai tempi della Guerra Fredda..."