Il Canale Al-Sharq pubblica i dettagli dell'iniziativa egiziana, che si compone di tre fasi.
Prima fase
La prima fase prevede l'avvio di una tregua umanitaria di due settimane, prorogabile per due o tre settimane, durante le quali Hamas libera 40 detenuti israeliani, donne e bambini (sotto i 18 anni) e maschi anziani, soprattutto malati. In cambio, Israele rilascia 120 prigionieri palestinesi delle stesse due categorie. Durante la tregua, cessano le ostilità, i carri armati si ritirano e nella Striscia di Gaza arrivano cibo e aiuti medici, carburante e gas da cucina.
Seconda fase
Si stabilisce un dialogo nazionale palestinese sotto il patrocinio egiziano con l’obiettivo di “porre fine alla divisione” e formare un governo di tecnocrati (indipendenti) che supervisionerà le questioni relative agli aiuti umanitari, il dossier per la ricostruzione della Striscia di Gaza e aprirà la strada alle elezioni generali e presidenziali palestinesi.
Terza fase
Un cessate il fuoco completo e globale e un accordo globale sullo scambio di prigionieri che includa tutti i soldati israeliani con Hamas, il movimento della Jihad islamica e altre fazioni, durante il quale verrà raggiunto un accordo sul numero di prigionieri palestinesi che Israele rilascerà, compresi quelli con condanne elevate e coloro che sono stati arrestati da Israele dopo il 7 ottobre.
La fase finale prevede il ritiro israeliano dalle città della Striscia di Gaza e la possibilità per gli sfollati di ritornare nelle loro aree di Gaza e della Striscia settentrionale.
Mustafa Albayed
Articolo collegato: https://www.ilsole24ore.com/art/mondo-ultime-notizie-droni-ribelli-filoiraniani-contro-due-petroliere-mar-rosso-indonesia-esplosione-fabbrica-nickel-12-morti-AFJDwZAC
Il Ministero della Salute di Gaza riferisce che il numero di palestinesi uccisi a tutt'oggi, a seguito degli attacchi israeliani, ha raggiunto le 20.424 persone e i 54.036 feriti.
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