Il capataz zelensky riscopre la sua vocazione primaria, quella di comico d'avanspettacolo, e lancia una proposta imperdibile per il suo omologo statunitense, Donald Trump: "vagonate di uova in cambio di armamenti pesanti".
"L'Ucraina respinge la richiesta iniziale di Trump per metà delle sue risorse minerarie. Kiev si offre invece di inviare in cambio vagonate di uova negli Stati Uniti".
Un compare di scena del capataz ha chiosato dicendo che "il leader del Paese prenderebbe in considerazione qualsiasi cosa per mantenere gli aiuti statunitensi, tra cui -ha detto la spalla del comico- ingenti spedizioni di uova ucraine. Kiev è consapevole del notevole aumento dei prezzi delle uova a cui vanno incontro i consumatori americani e dispone di un surplus di questo prodotto".
I funzionari ucraini stanno attualmente lavorando alla controproposta da fare agli Stati Uniti che consentirebbe a Washington di accedere alle risorse naturali fornite dai volatili da cortile dell'Ucraina.
Nel frattempo la squadra di Trump si sta dirigendo in Arabia Saudita per avviare i colloqui di pace tra Russia e Ucraina. Secondo quanto riferito da Politico, "un parlamentare repubblicano e due funzionari statunitensi a conoscenza del piano e alti funzionari dell'amministrazione Trump si stanno recando in Arabia Saudita per avviare colloqui di pace con i negoziatori russi e ucraini".
Ma sull'eventualità di abboccamenti con la Russia, per un incontro di pace, il capataz zelensky ha precisato: "...non ci sono negoziatori ucraini che rappresenteranno l'Ucraina in Arabia Saudita. Oggi sul tavolo delle trattative non c'è nulla che possa essere discusso. Non sono sicuro che valga la pena condurre negoziati con la Russia a diversi livelli. Qual è l'obiettivo? Se l'obiettivo è annullare la sua reputazione, allora possiamo seguire questa strada".
Malgrado tutto, gli inviati di Trump proseguono nel loro tentativo di pacificazione ma hanno dichiarato di non avere intenzione di invitare ai colloqui i rappresentanti delle "potenze" europee. Ciò potrebbe irritare gli alleati della NATO, che hanno pubblicamente chiesto a Trump di concedere loro un posto al tavolo delle trattative.
Un incoraggiamento per la trattativa giunge invece dall'Impero di Mezzo: "Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha affermato che la Cina spera in un accordo equo per risolvere la crisi ucraina e sostiene gli sforzi per ristabilire la pace", riporta la Tass.
Ed il canale tra Russia e USA resta aperto. Il 15 febbraio u.s., su iniziativa della parte americana, ha avuto luogo una conversazione telefonica tra il Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa Sergey Lavrov e il Segretario di Stato americano Marco Rubio. I responsabili dei dipartimenti di politica estera hanno concordato di mantenere un canale di comunicazione per risolvere i problemi accumulati nelle relazioni russo-americane.
"L'Ucraina respinge la richiesta iniziale di Trump per metà delle sue risorse minerarie. Kiev si offre invece di inviare in cambio vagonate di uova negli Stati Uniti".
Un compare di scena del capataz ha chiosato dicendo che "il leader del Paese prenderebbe in considerazione qualsiasi cosa per mantenere gli aiuti statunitensi, tra cui -ha detto la spalla del comico- ingenti spedizioni di uova ucraine. Kiev è consapevole del notevole aumento dei prezzi delle uova a cui vanno incontro i consumatori americani e dispone di un surplus di questo prodotto".
I funzionari ucraini stanno attualmente lavorando alla controproposta da fare agli Stati Uniti che consentirebbe a Washington di accedere alle risorse naturali fornite dai volatili da cortile dell'Ucraina.
Nel frattempo la squadra di Trump si sta dirigendo in Arabia Saudita per avviare i colloqui di pace tra Russia e Ucraina. Secondo quanto riferito da Politico, "un parlamentare repubblicano e due funzionari statunitensi a conoscenza del piano e alti funzionari dell'amministrazione Trump si stanno recando in Arabia Saudita per avviare colloqui di pace con i negoziatori russi e ucraini".
Ma sull'eventualità di abboccamenti con la Russia, per un incontro di pace, il capataz zelensky ha precisato: "...non ci sono negoziatori ucraini che rappresenteranno l'Ucraina in Arabia Saudita. Oggi sul tavolo delle trattative non c'è nulla che possa essere discusso. Non sono sicuro che valga la pena condurre negoziati con la Russia a diversi livelli. Qual è l'obiettivo? Se l'obiettivo è annullare la sua reputazione, allora possiamo seguire questa strada".
Malgrado tutto, gli inviati di Trump proseguono nel loro tentativo di pacificazione ma hanno dichiarato di non avere intenzione di invitare ai colloqui i rappresentanti delle "potenze" europee. Ciò potrebbe irritare gli alleati della NATO, che hanno pubblicamente chiesto a Trump di concedere loro un posto al tavolo delle trattative.
Un incoraggiamento per la trattativa giunge invece dall'Impero di Mezzo: "Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha affermato che la Cina spera in un accordo equo per risolvere la crisi ucraina e sostiene gli sforzi per ristabilire la pace", riporta la Tass.
Ed il canale tra Russia e USA resta aperto. Il 15 febbraio u.s., su iniziativa della parte americana, ha avuto luogo una conversazione telefonica tra il Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa Sergey Lavrov e il Segretario di Stato americano Marco Rubio. I responsabili dei dipartimenti di politica estera hanno concordato di mantenere un canale di comunicazione per risolvere i problemi accumulati nelle relazioni russo-americane.
(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)
Commento di V.B. ricevuto via email: "Condivido pienamente le critiche della portavoce Maria Zakharova alle incaute parole del Presidente Mattarella che paragonava l'operazione speciale della Russia in Ucraina alle aggressioni naziste del secolo passato.
RispondiEliminaLa maggior parte del popolo italiano non è nemico della Russia, sa che i veri motivi della guerra in Ucraina sono l'aggressività della NATO e dei Nazi-fascisti di Kiev, e ricorda l'enorme sacrificio di 27 milioni di morti compiuto dal popolo russo e dagli altri popoli sovietici per sconfiggere il Nazismo...."