giovedì 20 febbraio 2025

Ucraina. Siamo al muoia Sansone con tutti i filistei?...

 


Ora io vorrei però sapere una cosa, dai ‟sinceri democratici” che adesso odiano Trump più di Putin, o almeno uguale, e sono indecisi su chi di loro sia più Hitler dell’altro, e dicono e scrivono e augurano ad altri cose con una violenza verbale raccapricciante che non ritrovo, per dire, nemmeno nei forum dei militari ucraini che pure qualche giustificazione ce l’avrebbero eccome.

Da un lato mi fa piacere che finalmente stiano venendo a patti con l’idea che gli USA non sono in automatico i salvatori (bianchi e ricchi) dell’umanità, e addirittura (orrore!) che possano aver messo su la NATO per scopi non del tutto nobilissimi e non del tutto scevri da interessi di bottega, ovviamente la loro. E sarei felice se questa rabbia e questo ritorno a ragionamenti prelogici (‟brutto!”, ‟cattivo!”) fossero semplicemente l’espressione di una santa indignazione davanti a un'ingiustizia troppo forte per poter essere contenuta e razionalizzata, e per alcuni di loro è certamente così (per altri, conoscendo chi sono e cosa hanno scritto e detto e fatto in passato, mi permetto di dubitarne).

E vorrei appunto chiedere loro, posto che il progetto di spartizione del territorio ucraino e/o delle sue risorse è orribile e bieco, quale soluzione propongono perché non sia così e si giunga alla pace "giusta" che affermano di voler vedere realizzata - non quale sia il loro desiderio, o cosa secondo loro sia giusto, perché questo è abbastanza chiaro, ma in che modo agire concretamente perché il desiderio si realizzi nella realtà, non nell'immaginazione. Perché se rifiutiamo l'accordo delle grandi potenze (e dovere ammettere che l'orda degli orchi russi È una grande potenza è, per alcuni di loro, una delle cause del loro stridore di denti, e non la più piccola), e lo rifiutiamo sia eticamente che politicamente, abbiamo da proporre, io penso, solo due strade.

La prima è disinteressarci delle decisioni che le suddette grandi potenze prenderanno e, preso atto che la leadership ucraina intende continuare a resistere, continuare come Europa a rifornirli di armi e finanziamenti. Questa posizione, che pare essere quella che, almeno a parole, ha intenzione di seguire la leadership europea, ha però un grosso inconveniente: non è sufficiente a far sì che l'Ucraina riprenda possesso di tutto il suo territorio, o almeno di quello che ritiene sensato poter riprendere, ed espone il paese alla prospettiva di ulteriori, e maggiori, perdite e devastazioni. In questi tre anni l'apporto combinato degli aiuti USA/Europa non è stato sufficiente, anzi ha peggiorato la situazione, e non si vede come aiuti solo europei, quindi fatalmente molto inferiori, possano migliorarla (no, ipotizzare che tirandola abbastanza in lungo la Russia crolli per cause interne non ha a che fare con la realtà ma con il desiderio.

Crollerà prima l'Ucraina, e lo sappiamo tutti). La prima soluzione, in sintesi, prevede di continuare a sentirci eticamente soddisfatti aumentando il numero di morti ucraini finché l'Ucraina non collasserà e sarà costretta a condizioni ancora più pesanti delle attuali (che sono peggiori di quelle del 2022, del 2021, del 2014).

La seconda posizione è quella che, paradossalmente, mi vedrebbe più d'accordo (eticamente, non praticamente): intervenire direttamente nel conflitto, in modo che non muoiano solo gli ucraini né che solo l'Ucraina venga devastata, ma anche i nostri e casa nostra. Solo i nostri e solo casa nostra, perché gli USA hanno espresso chiaramente, e per bocca del Segretario della Difesa, che non intendono averci niente a che fare. Questa cosa, ipotizzando si possa mantenerla nell'ambito del convenzionale (e già qui in tutta probabilità torniamo nel desiderio e non nella realtà) sarebbe certamente vantaggiosa per l'Ucraina, ma al di là del fatto che rischieremmo grosso anche noi direttamente (ripeto: eticamente mi pare il caso, se riteniamo necessario il sostegno) non è detto che il conflitto possa essere riportato a posizioni più "giuste". È stato del resto il CEO di Rheinmetall, non Peskov, a dire due giorni fa che gli arsenali europei sono vuoti (link: https://www.kyivpost.com/post/47363). Quindi torneremmo alla conclusione del punto 1, con in più danni e morti distribuiti anche da noi, ma appunto con la decenza di aver pagato in prima persona e non fatto solo pagare ad altri per sentirci moralmente a posto.

Non mi pare di vedere altre soluzioni. È certamente possibile che ci siano e che io non sia in grado di vederle, nel qual caso vorrei, se il ribrezzo che faccio loro non è eccessivo, che me le spiegassero, perché il momento è grave e non c'è più molto tempo.

Francesco Dall'Aglio














Nicolai Lilin. Trump annuncia il pericolo della Terza Guerra Mondiale: https://www.youtube.com/watch?v=f1S2ID-IiRg




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