sabato 15 aprile 2023

Le prospettive della cosmonautica russa... dalla Terra al Cielo




Dall’anno prossimo inizierà la costruzione della nuova stazione spaziale, non più “internazionale” ma russa. Fino al suo completamento, il segmento russo della ISS sarà utilizzato fino a scadenza naturale.  Scopo del gioco: GARANTIRE CONTINUITA’ E NESSUNA INTERRUZIONE DI SERVIZIO FRA LA VECCHIA STAZIONE E LA NUOVA. 

La nuova stazione spaziale sarà più grande e tecnologicamente più avanzata. Ma vorrei tornare  su Jurij Gagarin, su alcune sue parole, lui che di molte parole non era. Sono parole bellissime, che dedico a tutti. L’esplorazione dello spazio, la cosmonautica, come frutto di un riscatto sociale collettivo, di un popolo intero, finalmente libero dalle catene che lo opprimono, viene da lontano:

“Qualcuno ha calcolato che la potenza del motore del razzo che ha portato in orbita la Vostok, con la sua bella stella rossa, era pari alla spinta di tutti cavalli da soma esistenti nella Russia prerivoluzionaria. Tale accostamento, seppur ingegnoso, è tuttavia triste. Il Paese dell’arretratezza e del dispotismo, quale era la Russia zarista, non avrebbe potuto andare nel cosmo...

Per potersi sollevare sino alle stelle, non basta vincere la forza di gravità. Occorreva prima spezzare le catene che, fino all’Ottobre, opprimevano il lavoro, l’intelletto, l’animo umano! Non meravigliamoci se han chiamato i comunardi “gli uomini che assaltano il cielo”… L’assalto al cosmo non è iniziato il 12 aprile del 1961, quando l’uomo vide per la prima volta l’Universo da vicino, e neppure il 4 ottobre 1957, quando il primo satellite si sollevò da terra.
Tutto ebbe inizio con gli spari dell’incrociatore Aurora e con l’assalto al Palazzo d’Inverno.”


«Кто-то подсчитал, что мощность двигателей ракеты, которая вывела на орбиту краснозвёздный «Восток», равнялась собранной воедино в силе тяги всего конского поголовья дореволюционной России. Такое совпадение хотя и остроумно, но печально. Страна отсталости и деспотизма, какой была царская Россия, не могла бы вырваться в космос...
Чтобы подняться к звёздам, мало разорвать путы земного притяжения – нужно было прежде сбросить оковы, в которых томились до Октября труд, разум, душа человека! Недаром называли коммунаров «людьми, штурмующими небо»... Штурм космоса начался не 12 апреля 1961 года, когда человек увидел открытую Вселенную, и даже не 4 октября 1957 года, когда первый спутник оторвался от Земли.
Всё началось с выстрела «Авроры», со штурма Зимнего».
https://t.me/kom_mir/3542

Grande, grandissimo Jurij. Dopo queste parole chissenefrega se andremo su Marte, se sulla Luna ci siam già stati oppure arriveranno i cinesi e ci faranno un pernacchio a tutti quanti, se faremo una stazione spaziale orbitante grande come il supercondominio dove ho vissuto per trent’anni. Chissenefrega. Se non ci andiamo dopo aver rotto le catene che ci opprimono su questa terra!

Ancora una volta, diciamo grazie a loro, immortalati in questo quadro bellissimo (Vladimir Serov, “Il palazzo d’Inverno è preso” 




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