lunedì 10 aprile 2023

Guerra in Ucraina: "...è tutto sbagliato, è tutto da rifare..." ?


Ho pubblicato questo commento/integrazione all'articolo di Wolfgang Streeck su Sinistra in rete
 (* vedi link sottostante)

Streeck parte subito col piede sbagliato: chi glielo aveva detto che i Russi volevano prendere Kiev in due settimane ma gli è andata storta? Perché non usa la logica? Per lo meno avrebbe evitato la penosa figura di quello che fa la lezioncina stupida a Putin (e anche la mania liberal di riferirsi a Putin quando al Cremlino c'è ovviamente un sistema di governo collettivo).

Kiev è una capitale di 3 milioni di abitanti. Veramente lo Stato Maggiore russo non sapeva che 30.000 uomini non bastavano ma ne sarebbero occorsi almeno 20 volte tanti? Non credo. Credo invece che sia Wolfgang Streeck a non sapere le cose e come altre persone, di destra, di centro e di sinistra, ad essere prigioniero della propria immaginazione e/o delle proprie speranze e pre-giudizi.

E così Streeck finisce nello stesso modo in cui ha iniziato, cioè male, inventandosi un fantomatico bisogno della Russia di usufruire dei buoni uffici di paciere della Germania, boicottato, ahimè, dall'attentato al North Stream.

Non gli passa per la testa che il Cremlino sa perfettamente, e lo ha reso più volte noto, che l'Europa nella sua interezza non conta nulla e l'unica cosa che gli interessa in Europa sono gli eventuali segnali di indebolimento dell'Occidente collettivo, ovvero dell'egemonia statunitense.

Il suo problema è ridurre a più miti consigli Washington, non Bruxelles o Berlino. E lo sta facendo con questa guerra prolungata che torna comoda anche alla Cina che spera nel frattempo di riuscire a preparare per lo scontro che gli Usa le hanno promesso nel 2025. E preparare coi missili ipersonici antinave russi (altro che la Cina che fornisce armi alla Russia).

Il quadro è serio, pericoloso e decisamente orrendo perché i morti si contano già a decine e decine di migliaia. È indispensabile affrontarlo coi piedi per terra, non volendo la Luna nel pozzo.

Lascio perdere altre fantasie, come il timore di Putin per un'avanzata ucraina a cui potrebbe rispondere con armi nucleari, ricorso a cui si sarebbe opposto Xi "facendo un favore importante agli Stati Uniti e alla Nato". Oppure le affermazioni sulle "visibili carenze" delle forze convenzionali russe, e via dicendo.

Wolfgang Streeck si conferma un analista superficiale, molto influenzato dalla propaganda profusa dai media occidentali.

Piero Pagliani




(*) - Articolo menzionato: 

2 commenti:

  1. Commento di Ruslan Ostashko: “La CNN riferisce che gli Stati Uniti hanno intercettato le riunioni di Zelensky. Gli Stati Uniti hanno appreso che Zelensky ha proposto di lanciare attacchi contro le concentrazioni militari russe nella regione di Rostov. La CNN ritiene che tali informazioni possano spiegare la retorica degli Stati Uniti sulla loro riluttanza a fornire all'Ucraina missili a lungo raggio, in quanto sarebbero usati per colpire il territorio russo con inevitabili disastrose reazioni russe”

    RispondiElimina
  2. "La moldavia si accinge a saltare nell'abisso.
    Il vice segretario generale della NATO M.Geoana ha dichiarato che il blocco nord-atlantico ha superato da tempo la fase del Partenariato per la Pace nelle sue relazioni con la Moldavia ed è pronto a fornire "ulteriore supporto pratico, finanziario e politico" chiesto da Chisinau all'alleanza di fronte alla presunta "crescente pressione" della Russia.
    "Siamo pronti ad andare fino a dove la Moldavia è disposta ad andare nelle sue relazioni con noi", ha sottolineato.

    Un simile appello alla NATO da parte della Moldavia è abbastanza spiegabile: le forze filo-occidentali al potere nella Repubblica aumentano costantemente l'interazione con le strutture euro-atlantiche in contrasto con la neutralità fissata nella Costituzione e a scapito dei loro interessi nazionali.
    Abbiamo visto a cosa porta l'approfondimento della cooperazione di alcuni Stati con l'Alleanza e le sue promesse di "sostegno" di fronte alla "minaccia russa": "rivoluzioni colorate", colpi di Stato, instabilità politica e crisi economica.

    I vari formati di partenariato per approfondire l'interazione con la NATO servono più come strumento di manipolazione che come obiettivo di una cooperazione e di una sicurezza veramente reciprocamente vantaggiosa e paritaria nella regione euro-atlantica.

    Ci auguriamo che in Moldavia ci siano ancora forze politiche in grado di rendersi conto che l'avvicinamento alla NATO comporta la perdita di sovranità e che l'espansione sfrenata dell'Alleanza non è altro che la continuazione delle tradizioni neocoloniali dell'Occidente."
    M.V. Zakharova

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.