Le chiamano "agenzie di rating": sono società private, per lo più nord-americane, che decidono unilateralmente e senza possibilità di appello quello che vale un Paese. E sulla base del loro insindacabile giudizio ricattano i governi e impongono le loro riforme a base di privatizzazioni, svendite, paghe da fame, precariato, abbattimento dei diritti sociali, tagli alle pensioni.
Le agenzie di rating sono legate a doppio filo alle banche d'affari, anch'esse quasi sempre nord-americane, che accumulano miliardi semplicemente comprando e vendendo il debito degli Stati che loro giudicano buono o meno buono a seconda di come si svegliano la mattina.Non contente di quello che guadagnano speculando nei settori delle armi, dei farmaci, dell'energia. Nonostante il progresso tecnologico e l'automazione che dovrebbe affrancare gli esseri umani dalla fatica, si lavora sempre di più e a condizioni sempre meno dignitose, con sempre meno diritti, per permettere a loro di tenere in piedi il loro castello di carte che si regge sul nulla.
Tre di queste agenzie hanno più potere di tutti i governi del sud Europa messi insieme. La volontà di centinaia di milioni di elettori vale meno di quella di poche decine di amministratori e manager sconosciuti ai più. Alla faccia dell'occidente democratico e liberale!
Tre di queste agenzie hanno più potere di tutti i governi del sud Europa messi insieme. La volontà di centinaia di milioni di elettori vale meno di quella di poche decine di amministratori e manager sconosciuti ai più. Alla faccia dell'occidente democratico e liberale!
Francesco Forciniti
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