giovedì 26 gennaio 2023

Consigli utili in caso di guerra nucleare ed affini...












                  Luoghi  maggiormente a rischio in Italia

I tempi si stanno avvicinando sempre più. Negli ultimi  anni vi abbiamo familiarizzato con l'evento preconizzato. In caso di guerra nucleare se siete abbastanza lontani dal luogo della deflagrazione, e quindi ancora in vita,  ascoltate con attenzione i consigli che seguono:  
"Preparatevi e sappiate che, dopo l'annuncio  dello scoppio del conflitto non potrete  muovervi dal luogo in cui siete  per  almeno 14 giorni. L 'attacco crea una polvere mortale nota come fall out che colpirà tutti, compresi quelli nelle zone rurali. Preoccupatevi di fare scorte essenziali per 14 giorni di cibo, bevande e medicinali. Se avete cibo fresco in casa per evitare di sprecarlo vi consigliamo di collocarlo nella parte più bassa e centrale della  casa, lontano da porte e finestre esterne. Dovete assicurarvi di avere tutto ciò di cui avete bisogno  per sopravvivere almeno 14 giorni.

Considerate pertanto una fornitura di acqua potabile (circa 3 litri e 1/2 a persona per ogni uso dovrebbe bastare).  Assicuratevi che il gas e altre fonti di carburante siano chiuse, spegnete gli impianti di aria condizionata e tutti i sistemi   di   presa d'aria esterna. Non dormite fino a quando non vi è permesso farlo. Sarà  in vigore la legge marziale e dovrete seguire le  istruzioni governative. Se siete senza un luogo sicuro trovate il più vicino edificio e rifugiatevi nella posizione più bassa e centrale per essere preparati ai tre fattori delle esplosioni nucleari: calore estremo, luci estreme e onda d'urto. Non cercate di guardare in alto. 


Se potete munitevi anticipatamente di  materiale contro le  radiazioni gamma. Ricordate che non c'è nulla da guadagnare tentando di scappare dai vostri rifugi. Rimanete tutti nelle vostre stanze con le  finestre e porte chiuse e bloccate. Seguiranno poi man mano altre  istruzioni...".



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1 commento:

  1. Mio commentino: “Per la sopravvivenza bruta non smetterò mai di raccomandare agli amici vegetariani (e non) d’imparare a riconoscere le erbe, i tuberi e la frutta selvatica in modo da potersi garantire almeno il necessario per sfamarsi, stagione dopo stagione…”

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