L'intervento russo in Ucraina legittimo secondo la Carta dell'ONU...!
Gli articoli 106 e 107 della Carta delle Nazioni Unite darebbero alla Russia, in quanto legittima erede del vincitore della Seconda guerra mondiale, il diritto di prendere tutte le misure, comprese quelle militari, contro Germania, Ungheria, Austria, Romania, Bulgaria, Finlandia, Croazia, Slovenia, Repubblica Ceca, Lettonia, Estonia, Lituania e Ucraina per aver tentato di far rivivere il nazismo.
A.C.
RIFLESSIONE SUGLI ATTACCHI RUSSI DEL 10 OTTOBRE 2022
Nella giornata di ieri abbiamo assistito a un attacco molto deciso della Russia sul fronte Ucraino, con bombardamenti avvenuti anche su Kiev.
I lanci di missili sono avvenuti a seguito dell’attacco al ponte di Crimea, che ha seguito diverse altre operazioni di sabotaggio, come quello con cui sono stati danneggiati i condotti dei gasdotti Nord Stream 1 e 2.
Si è trattato del lancio di oltre ottanta missili diretti per lo più su obbiettivi militari ed energetici.
Ovviamente si tratta di un’azione grave e preoccupante, che segna - sicuramente - un cambio di marcia nell’escalation del conflitto.
Ma, come al solito, i media hanno dato una interpretazione del tutto di parte sull’accaduto, presentandola come una vera e propria ecatombe che ha colpito i civili in maniera indiscriminata. Di una folle vendetta da parte di un Putin assetato di sangue e desideroso di distruggere più vite umane possibili.
Ma abbiamo idea di cosa potrebbe produrre una operazione di lancio di oltre 80 missili su centri abitati se venisse condotta davvero in modo da voler fare una strage di civili?
14 morti è il bilancio che potrebbe fare l’esplosione di una qualsiasi bombola del gas da cucina in un condominio.
È ovvio che non stiamo scrivendo questo per minimizzare l’azione russa, poiché anche se ci fosse stato un solo morto o ferito lo considereremmo comunque un fatto gravissimo. Ma ci occorre riflettere su questo per avere una idea di quale è stato il messaggio di questa operazione.
Per avere una idea di paragone, esattamente il 10 ottobre del 2001, le forze statunitensi organizzarono dei raid in Afganistan su diversi villaggi, ed i bilancio fu di 140 vittime. All’epoca si parlava di “guerra chirurgica”, ovvero azioni atte a disarmare il nemico senza provocare troppi danni.
Da una parte ci rendiamo conto che, a dispetto di tutto quello che si sta dicendo e degli orrori che abbiamo dovuto vedere, la Russia sta ancora combattendo questa guerra in maniera “soft”, un po’ come un adulto che lotta con un bambino e non può fare uso delle sue forze.
È ovvio che se la Russia volesse usare le “maniere forti” potrebbe condurre degli attacchi davvero devastanti ed è altrettanto ovvio che, per ora, non ne ha l’intenzione. Anche se le gli attacchi di ieri hanno - probabilmente - voluto essere un avvertimento molto serio che, qualcosa potrebbe cambiare.
I russi e gli ucraini sono legati da una sorta di rapporto di parentela e, probabilmente, l’opinione pubblica russa non vedrebbe di buon occhio che venissero effettuati attacchi distruttivi e brutali sulla popolazione civile. Probabilmente questa è una delle motivazioni per le quali ancora si sta mantenendo una specie di cautela.
Purtroppo la sensazione che si ha in questo momento è che si sta tentando di provocare una risposta russa sempre più violenta ed indiscriminata.
Sandro Curatolo
Commento di M.O.: "Quando Napoleone entrò a Mosca i russi se ne erano andati e le avevano dato fuoco. Meglio distruggerla che lasciare qualcosa intatto per i francesi. Le truppe trovarono fuoco e desolazione e dovettero tornare indietro riaffrontando l'inverno. Napoleone portò a morte 500mila uomini.
RispondiEliminaMa pensiamo ancora di pressarli e farli arrendere. I Russi.
Saranno più lacrime, più sangue e più bombe. Per tutti.
La storia di certi popoli che ne ha forgiato la gente non si cambia."