La mossa di Fort Knox, cambio di cavallo in Ucraina...

 

...il confronto non è tra Putin e Zelensky, ma tra la Russia del Brics - quattro o cinque miliardi di umanità - e il braccio armato occidentale, ovvero la Nato, il custode di Fort Knox, che se sconfitta svelerebbe finalmente il suo contenuto di carta straccia.

Qualcuno 'lassù' ha deciso che Zelenkstein va ora fatto fuori, e Travaglio subito si adegua *. La foto in prima del Fatto dice tutto.
Ma occhio che il prossimo potrebbe essere peggio, più intelligente addirittura (ossimoro).

Lo scopo è evitare che la UE vada (finalmente) in pezzi, perchè trascinerebbe nel crollo (finalmente) pure la Nato europea. E a qualcuno, anzi a parecchi, tutto ciò non sta bene, è roba di cui parlavamo già mesi fa.

Il succo è che i kuratory hanno una fifa matta, di qua e di là dell'Oceano, Vaticano e Israele compresi, di un ritorno di Trump che svelerebbe il giochino e ribalterebbe il tavolo mondiale, e pure i piani per l'Europa di far fuori la Germania mettendo la più serva Polonia al suo posto. 

Questione di soldini, tantissimi in ballo ma falsi, ma soprattutto di egemonia da conservare e ridefinire. Il riposizionamento degli arabi del petrolio e di Opec+ dice tutto. E dicono pure tanto le rivoluzioni in Mali e Burkinabè con la gente in piazza con le bandiere russe, roba che nessuno della "stampa" riporta.

La questione è enorme. L'Italia di Draghi e Meloni è un po' più piccola e non manca di farlo notare.  E Kiev per i kuratory è solo una pedina e gli ucraini e i russi solo carne da macello. Tutto, quasi tutto, come 80 anni fa, tranne che al tempo non c'era ancora l'atomica e che Africa, America latina e Asia sono oggi parecchio più svegli e potenti. 

Per chi vuole conservare la supremazia con carte false, da Carlo III al Regno d'Olanda e soci, la guerra totale è l'unica via d'uscita, a tutti i costi, ed è questo il nostro problema.

Jure Eler

* Articolo collegato: https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/10/08/zelenkenstein/6832404/