martedì 3 ottobre 2023

Se il neonazismo diventa "democratico"...

 


La Terza commissione dell’Assemblea Generale Onu ha adottato una bozza di risoluzione sulla “lotta alla glorificazione del nazismo, del neonazismo e di altre pratiche che contribuiscono ad alimentare le forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e intolleranza”. 

Il documento è stato  sostenuto da 106 Paesi, mentre 51 stati (tra cui l’Italia e gli altri europei) si sono  opposti  e 15 astenuti.

Perché l’Italia della Meloni  si è opposta? Perché la risoluzione era proposta dalla Russia? Meglio stare in compagnia con Germania e Giappone: le potenze dell’Asse “RoBerTo” della seconda guerra mondiale? Magari celebriamo l’anniversario dell’Asse Roma-Berlino-Tokyo? Il Patto tripartito fu sottoscritto a Berlino il 27 settembre 1940 dalla Germania nazista, dal Regno d’Italia e dall’Impero giapponese:  a guerra vinta, all’Italia e alla Germania sarebbe spettato il comando dell’Europa ed al Giappone il controllo dell’Asia.

Infine l’Onu ha  approvato l’annuale risoluzione russa per la “lotta alla glorificazione del nazismo, del neonazismo e di altre pratiche che alimentano razzismo e xenofobia” con soli 106 Sì (contro i 121 dell’anno precedente), incluso quello di Israele. Contrari, come sempre, Usa e Ucraina; e, per la prima volta, tutti i Paesi Nato e alleati, esclusa la Turchia e inclusa l’Italia.

E’ in corso uno strisciante sdoganamento del neonazismo ucraino iniziato il 24 febbraio ’22.  Fino ad allora media e politici occidentali, Onu, Osce e Amnesty denunciavano i partiti neonazisti in Ucraina e i crimini delle loro milizie in Donbass. Clicca qui le prove.   Poi è scattata la sordina e infine la beatificazione degli “eroi” del battaglione Azov con le rune stilizzate e le svastiche tatuate. D’altronde in Ucraina venerano come eroe nazionale “combattente per la libertà” il collaborazionista delle SS Stepan Bandera,    criminale di guerra coinvolto nella deportazione e uccisione di migliaia di ebrei, eleggono partiti neonazisti in Parlamento e vantano milizie neonaziste nelle forze armate, mentre Zelensky loda le milizie neonazi e arringa il Parlamento greco in tandem con un figuro dell’Azov.  

A Milano l’Associazione dei giovani ucraini allestisce una mostra fotografica, “Eyes of Mariupol – Uno sguardo negli occhi dei difensori”, che omaggia i neonazi di Azov noti per le stragi commesse non solo a Mariupol ma in tutto il Donbass.


Rete Ambientalista




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