martedì 17 ottobre 2023

All'ONU ennesima azione occidentale contro la pace in Palestina...



Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha rifiutato di adottare la bozza di risoluzione russa sull'immediato cessate il fuoco nella zona di conflitto israelo-palestinese:



Articolo collegato: 
"La sera del 16 ottobre, ora locale, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha votato una bozza di risoluzione sulla situazione israelo-palestinese, ma la risoluzione non ha ricevuto abbastanza voti a favore per essere approvata. Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Giappone hanno espresso voto contrario..." - Continua: https://italian.cri.cn/2023/10/17/ARTINIwLACHoBynJboiKwTqf231017.shtml


Altre notizie aggiunte: 

Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha respinto una bozza di risoluzione russa sul cessate il fuoco in Israele e Palestina. Il rappresentante permanente russo Vasily Nebenzya ha dichiarato che ciò dimostra esattamente chi vuole che la guerra continui.

Il Ministero degli Esteri iraniano ha annunciato "l'apertura di nuovi fronti" se le Nazioni Unite non metteranno in campo tutte le loro capacità e risorse al più presto. E ha aggiunto che il coinvolgimento dell'Iran nel conflitto è "facile da immaginare".

L'OMS ha dichiarato che un disastro umanitario definitivo colpirà la Striscia di Gaza entro 24 ore, con la regione a corto di carburante e cibo.

New York Times: Israele ha chiesto agli Stati Uniti circa dieci miliardi di dollari in aiuti militari d'emergenza.

CNN: Washington sta inviando duemila marines in Israele. Fanno parte della 26° Expeditionary Unit, un'unità di forze speciali dell'esercito specializzata in operazioni di risposta rapida.

La Cina sta inviando aiuti umanitari d'emergenza alla Striscia di Gaza attraverso le Nazioni Unite.

Il ministro della Difesa israeliano Galant al segretario di Stato nordamericano Blinken: "Questa sarà una guerra lunga. Il costo sarà alto. Ma vinceremo, per il bene di Israele, per il bene del popolo ebraico e per il bene dei valori  di "libertà" in cui credono  i  nostri paesi”.

Il muro della "libertà" secondo Israele





Commento:

"Ci dispiace che il Consiglio sia stato ancora una volta ostaggio delle aspirazioni egoistiche di un blocco di delegazioni occidentali. Questa è l'unica ragione per cui non è stato in grado di inviare un messaggio chiaro, forte e collettivo volto alla de-escalation. Stiamo parlando della più grande esplosione di violenza in Medio Oriente degli ultimi decenni.

Il mondo intero si è congelato nell'attesa che il Consiglio di Sicurezza fosse in grado di compiere passi decisivi per fermare lo spargimento di sangue ma le delegazioni occidentali hanno messo fine a queste aspettative.

Riteniamo che il voto del 16 ottobre 2023 dei membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sia molto rivelatore: ha dimostrato chiaramente chi è davvero a favore di una tregua immediata e della fine dei bombardamenti indiscriminati sulla Striscia di Gaza e chi invece continua a bloccare ostinatamente il segnale unitario del Consiglio per perseguire obiettivi politici strettamente egoistici. 

L'esito del voto e i relativi commenti non devono illudere nessuno. Siamo estremamente preoccupati per la portata senza precedenti della catastrofe umanitaria nella Striscia di Gaza e per gli elevati rischi di ricaduta del conflitto".
(D.S.) 

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