domenica 12 marzo 2023

P.D. Una yankee al comando... e non è una "parolaccia"



...è duro da dire ma non c'è nulla di più insidioso che le donne al comando, in questi tempi. Penso alla Ursula, alla presidente EU Metzola, alla Giorgia nazionale, ma anche a quelle dei governi dei paesi del Nord.

Si accompagnano sempre in politica con uomini o stupidi o pavidi (Borrell) o cosi innamorati di se stessi e peter pan da farsi leggi ad hoc (Berlusconi e Salvini).

Che Elly  fosse sostenitrice della guerra lo sapevo, il non-dettaglio che ha doppia cittadinanza  europea (italiana e svizzera)  ed è anche yankee, US.  Inoltre, essendo aschenazita, avrà forse  di diritto  anche quella israeliana. Sappiamo niente?

Alla somma dei fatti il PD ha realizzato se stesso simbolicamente ed evidentemente per quello che la gente non iscritta si aspetta da questo partito: pro armi, pro USA e pro-diritti civili (individuali), filo sionista e pro Israele - priorità confermate - e non femminista.

Abbiamo un campione del liberismo armato, un simil-Biden, anche LGBT, non ci manca nulla dunque.
Preoccupante assai... per me.

Voi che leggete i giornali italiani ... teneteci al corrente,  "by all means"!

 
Paola Manduca, Prof. Genetics
President NWRG-odv 















Roma, 12 marzo 2023. Il discorso di Elly...


12 marzo 2023. Ho ascoltato il discorso di Elly Schlein all'Assemblea Nazionale del PD, il primo dopo la proclamazione a segretaria avvenuta pochi minuti prima.

E'stato un intervento lungo che ha trattato diversi temi (meno uno) ma non poteva omettere la questione "guerra" perché sarebbe stato un silenzio esplosivo.

Ne ha parlato quindi verso il termine del suo discorso per pochissimo tempo, dopo aver anche disquisito sull'importanza dello sport, nonostante ora non faccia più parte della nazionale delle deputate dove giocava insieme alla Ascani. Ringraziamo la neo segretaria PD per questa importante informazione che ci ha fornito.

Schlein ha parlato di guerra e di guerre, ed è riuscita a farlo senza citare la parola "armi".

Naturalmente avendo una immagine di sè "pacifica" ha menzionato  la parola pace, per dire che "pace non è una parolaccia".

Il taglio del suo telegrafico accenno alla guerra è stato però chiarissimo: "aggressione criminale di Putin, un aggressore e un aggredito, l'Unione Europea deve essere protagonista nel costruire le condizioni per finire la guerra". Cito a memoria.

Niente di nuovo in quanto ha detto, tutti concetti che aveva già espresso. Ma con  un tono che esclude ogni equivoco o ambiguità.

Il poco tempo che ha dedicato all'argomento, l'assenza  della parola "armi",  nelle poche frasi pronunciate, mi hanno dato la certezza che Elly Schlein abbia l'elmetto della NATO, altra omissione totale, ma forse questa l'ha fatta per evitare accuse di conflitto di interessi... essendo Elly Schlein anche cittadina statunitense.

Marco Palombo



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