"I soldati israeliani sono ancora appostati sui tetti degli edifici, gli stessi soldati che non avevano fatto nulla per impedire a centinaia di coloni di scatenarsi nella città di Huwara, situata alla periferia di Nablus.
Il formidabile Huwara Bypass, attualmente in costruzione, sarà presto completato e i coloni non avranno più bisogno di attraversare la città, se non per compiere i pogrom.
Huwara è un bersaglio conveniente per i violenti coloni che risiedono negli insediamenti sulla montagna: di tanto in tanto i coloni scendono, bruciano, distruggono, a volte uccidono e se ne vanno. Le case situate nella parte settentrionale della città, vicino alle strade che portano agli insediamenti di Itamar e Yitzhar, sono le più soggette ad attacchi.
Il 26 febbraio i coloni si sono scatenati qui per cinque ore di fila, vandalizzando le case e le attività commerciali dei residenti. Quando ti ritrovi a Huwara la mattina dopo, è impossibile non chiedersi come 400 coloni siano riusciti a prendere d’assalto la città per così tante ore senza che nessuno li fermasse o proteggesse gli abitanti – a meno che l’esercito non volesse che questa furia avesse luogo.
Quando sei a Huwara la mattina dopo, è anche impossibile non immaginare cosa sarebbe successo se 400 palestinesi avessero attaccato gli insediamenti di Yitzhar, sulla montagna, o Givat Ronen, Har Bracha e Itamar, dando fuoco alle case e alle auto dei loro abitanti per vendetta. Dopotutto, anche il sangue ribolle a Huwara."
Alcuni capoversi dell’articolo di Gideon Levi che trovate integralmente all'indirizzo:
fonte: Haaretz via Tlaxcala
Traduzione: Gerard Trousson
Notizia collegata recentissima:
Cisgiordania, operazione esercito israeliano a Jenin: 6 palestinesi uccisi.
Lo Stato ebraico ha lanciato un'operazione in campo profughi, allo scopo di arrestare i sospetti coinvolti nell'uccisione di due fratelli israeliani ad Huwara.
Cosi scrisse Eistein nel 1948 al capo dei sostenitori di Israele negli USA: “Egregio Signore, quando una catastrofe reale e definitiva si abbatterà su di noi in Palestina, i primi responsabili saranno i britannici e i secondi responsabili saranno le Organizzazioni Terroriste cresciute fra le nostre stesse fila. Non ho intenzione di incontrare nessuno collegato a questa gente fuorviata e criminale. (Albert Einstein)”
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