lunedì 6 marzo 2023

La strategia dei "mille tagli"...

 


L'Occidente collettivo ha molte risorse, è vero. E può fare leva sui recalcitranti (Paesi, persone, aziende). Ma il suo problema è che le sacche di resistenza si stanno moltiplicando.

In alcuni casi è resistenza aperta, anche con le armi in pugno, in altri è cauta,  come in certi paesi critici ma non attivamente, in altri ancora si balla una danza l'uno nelle braccia dell'altro (come Cina e India). E questo costringe l'Occidente collettivo a dividere le sue risorse.

Il caso ucraino dimostra che Washington vuole fare più pressione sull'Europa perché sostenga Kiev, contro la Russia, in modo da potersi concentrare sulla lotta con la Cina (per non perdere influenza soprattutto in Asia meridionale). Ed i nord-americani hanno ancora problemi con l'America centrale e meridionale e con il Medio Oriente.

Qualcuno ha già definito questa situazione per gli Stati Uniti e i suoi satelliti come una strategia dei "mille tagli": non si viene feriti in profondità ma la quantità totale di sangue perso diventa critica, oltre all'infezione del corpo, e infine sopraggiunge la morte.

Questo è più o meno ciò a cui stiamo assistendo ora. Tra l'altro, anche le  tattiche militari russe  nei confronti dell'Ucraina possono essere riconosciute come tali, se si guarda in senso lato e non solo agli eventi di combattimento. Gli ucraini dicono che tali tattiche sono da loro applicate nei confronti dei russi,  ma la Russia è più stabile e resistente dell'Ucraina (anche se forse più debole degli Stati Uniti).

(Politjoystic)






P.S. L'esecuzione dei mille tagli  prevedeva che il condannato fosse legato ad un palo, ed il boia molto lentamente tagliasse le sue carni con un coltello, asportando piccoli pezzi fino al sopraggiungimento della morte. In seguito, in forma di strategia, questo sistema di fiaccamento delle forze del nemico, entrò a far parte dell'Arte della Guerra...

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